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Dolomiti Energia Trentino perde con la capolista Milano 73-79

Alla BLM Group Arena i bianconeri, intensi e coraggiosi, giocano 40’ di buona pallacanestro ma si devono arrendere all’esperienza della corazzata lombarda

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Si ferma a un passo dall’impresa l’assalto della Dolomiti Energia Trentino alla capolista Armani Exchange Milano: i lombardi, messi a dura prova per tutti i 40’ dall’intensità e dal furore agonistico dei padroni di casa, per passare alla BLM Group Arena hanno bisogno della miglior prestazione in carriera di Nicolò Melli (27 punti e otto rimbalzi) e di una gestione ai limiti della perfezione degli ultimi tre minuti di partita.

Merito di una prestazione, quella dei bianconeri padroni di casa, che per 40’ ha fatto sognare i 1.400 del palazzetto di via Fersina e che ha restituito le belle sensazioni dell’Aquila di qualche settimana fa non a caso nel giorno del rientro di capitan Forray che ha permesso a coach Molin di poter contare di nuovo su tutto il suo roster al completo.

Miglior realizzatore per Trento un Cameron Reynolds da 19 punti (7/14 dal campo), in doppia cifra anche Johnathan Williams (13 punti e nove rimbalzi) e lo stesso Forray (10 punti con 3/5 al tiro).
 
 La cronaca  
L’Aquila apre la partita con buon piglio (6-4), ma fa presto i conti con le qualità in difesa e in attacco di Melli, che sale rapidamente in doppia cifra segnando da tutte le posizioni: con i canestri del lungo azzurro Milano si porta avanti nel punteggio nonostante il buon impatto di Williams e di Reynolds, che chiude con le note alte i primi 10’ di gioco (19-23).
Tre triple di Baldasso rallentano il rientro della Dolomiti Energia, che torna a meno uno nel cuore del secondo quarto cavalcando il buon momento offensivo ispirato dalle giocate di Bradford e Williams: la capolista torna ad allungare con il solito Melli e un paio di canestri di Daniels, ma Trento ha un super Flaccadori e capitan Forray chiude il primo tempo con una gran tripla che firma il 40-40 dell’intervallo lungo.
 
Sei punti consecutivi di Saunders fanno partire bene il secondo tempo della Dolomiti Energia, è sempre Melli a realizzare i punti del nuovo allungo ospite: quando il capitano della Nazionale scollina quota 20 Milano raggiunge il massimo vantaggio di serata sul 48-57 che costringe coach Molin a un timeout.
Due triple di Reynolds tengono in linea di galleggiamento i padroni di casa, che in apertura di quarto periodo nonostante i canestri in sequenza di uno scatenato Baldasso trovano punti preziosi da Forray e Williams.
È una tripla dalla punta di Bradford a pareggiare a quota 66 a 6’ abbondanti dalla sirena finale: Melli e Hall vanno a bersaglio, i bianconeri lasciano per strada un paio di occasioni per restare a contatto e Grant segna una tripla che spezza l’equilibrio. Milano vince e allunga in testa alla classifica.
 
 Il tabellino  
Dolomiti Energia Trentino 73 – Armani Exchange Milano 79
(19-23, 40-40; 54-59)
 
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Bradford 8, Williams 13, Reynolds 19, Conti, Morina ne, Forray 10, Flaccadori 8, Saunders 8, Mezzanotte ne, Dell’Anna ne, Ladurner, Caroline 7. Coach Molin.
ARMANI EXCHANGE MILANO: Melli 27, Grant 5, Leoni ne, Tarczewski, Ricci, Biligha, Hall 11, Baldasso 16, Daniels 5, Alviti 7, Bentil 8. Coach Messina.
 
 Le parole di coach Lele Molin  
«Dispiace aver perso, perché ci eravamo messi nelle condizioni per poter vincere: la squadra questa sera ha giocato la miglior partita da un mese a questa parte, almeno per come intendo io la pallacanestro.
«Non che nelle ultime uscite fossero mancati volontà o carattere, ma abbiamo attraversato tante difficoltà tra assenze, pochi allenamenti e tanti viaggi: non abbiamo espresso ultimamente del gioco collettivo in attacco e in difesa, e oggi siamo tornati a farlo, per 30’ abbondanti.
«Milano è scesa in campo con un roster rimaneggiato, sono stati bravi a strappare i due punti per merito della loro esperienza e in particolare per l’esperienza di Melli che ha prodotto rimbalzi e giocate decisivi.
«Non ho nulla da rimproverare alla squadra in termini di impegno e volontà di competere, è una prestazione che mi fa ben sperare nonostante la frustrazione della sconfitta.»

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