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Concluso dopo 22 giorni il ritiro del Napoli a Dimaro-Folgarida

Il più grande ritiro calcistico d’Europa ha ufficialmente chiuso – I complimenti di Ancelotti: «Grande tifo e accoglienza eccellente»

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Il 27 luglio, per otto anni aveva segnato la giornata degli auguri al capitano Marek Hamsik.
Stavolta è il giorno del sipario sul ritiro di Dimaro-Folgarida, allungato rispetto ai programmi.
Dopo 22 giorni il più grande ritiro calcistico d’Europa ha ufficialmente chiuso.
Dopo pranzo gli azzurri hanno lasciato la Val di Sole per trasferirsi a Verona e imbarcarsi per Edimburgo dove domani alle 18 giocheranno in amichevole contro il Liverpool, campione d’Europa.
L’evento è super considerato nella super snob ed esclusiva Inghilterra (calcisticamente parlando) tanto che il Murrayfield Stadium è già sold-out.
Per gli azzurri di Ancelotti è il primo vero test della stagione.
Dopo la preparazione in ritiro affronteranno anche l’Olympic Marsiglia per due volte il Barcellona a Miami e Boston, negli Usa.
 
Quello ospitato in Trentino è stato un ritiro ricco di conferme e novità: la passione dei partenopei e napoletani è in costante crescita, come dimostrano le code chilometriche allo store e la «valanga azzurra» che ha invaso lo stadio di Carciato per le tre amichevoli contro Benevento, Feralpisalò e Cremonese, ma anche nei normali giorni di allenamento.
 
Dimaro-Folgarida è stato l’epicentro assoluto della preparazione, per la prima volta in assoluto nessun trasferimento a Trento per le amichevoli.
Se a Milano erano in centomila per il derby - come canta Celentano - a Dimaro-Folgarida circa diecimila persone hanno assistito alle amichevoli.
Nove gol fatti e 5 subiti è il risultato del Napoli nelle tre gare giocate.
Ancelotti traccia così il bilancio: «A centrocampo ci sono tre calciatori che hanno qualità complete, anche durante la partita le posizioni possono cambiare, dipende dalle caratteristiche dell’avversario.
«Sugli esterni siamo messi bene, Ghoulam e Mario Rui sono rientrati bene. Siamo disequilibrati in questo momento, ma troveremo l’equilibrio; c’è l’abitudine di vedere un terzino che attacca e uno che copre, stiamo provando l’attacco contemporaneo con i due terzini.
«Ora dobbiamo provare delle cose con la stanchezza, con la brillantezza. Ora non ho preoccupazione per quanto successo in campo, stiamo provando cose diverse.
«So questa squadra cosa può fare in base alle cose fatte l’anno scorso. Siamo stati poco brillanti, abbiamo preso dei contropiedi, ma bisogna scegliere se fare delle figuracce e lavorare bene oppure se a ottobre ci si ritrova con la lingua di fuori.»
 
È da sottolineare la grande prova in materia d’ordine pubblico, l’organizzazione perfetta messa in piedi per gestire in modo brillante la folla che ha invaso Dimaro-Folgarida.
Non solo per le amichevoli, tutto è andato nel verso giusto anche in tante occasioni: le code per gli autografi e le foto dei giocatori con i tifosi, la folla che ha riempito gli spalti soprattutto nel weekend. 
 
Prosegue Ancelotti: «Ci siamo trovati molto bene a Dimaro come l’anno scorso, le infrastrutture sono ottime, ho visitato il mercatino contadino, sono un fan del succo di mele.
«Non so come qui si riesca a tenere il campo da giuoco in condizioni ottime dopo venti giorni di allenamento, con due sedute al giorno, si tratta di un’organizzazione perfetta.»
Parole che rappresentano il messaggio più bello in vista del prosieguo del rapporto tra il Napoli e Val di Sole, sicuramente in vigore per i prossimi due anni ma con l’auspicio da parte dei tifosi che il matrimonio sia lungo e intenso come il legame rafforzatosi anche nelle difficoltà.
Come dimostrano le dichiarazioni del sindaco di Dimaro-Folgarida Andrea Lazzaroni: «Bentornati a casa per la nona volta a Dimaro, ringrazio per la vicinanza nel terribile momento dell’alluvione.
«Grazie, sarete i benvenuti per almeno altri due anni.»

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