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Tour of the Alps 2023: vincitore è lo spirito dell’Euregio

Gran finale a Brunico per la corsa ciclistica a tappe Tour of the Alps che attraversa i tre territori di Alto Adige, Tirolo e Trentino

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Foto: Jaroslav Svoboda.

Ci permettiamo di sottolineare come il Giro, nato come Giro del Trentino, avrebbe dovuto chiamarsi «Giro dell'Euregio».
Gli organizzatori hanno avuto paura che fosse difficile capire il significato di Euregio (territorio euroregionale) e così lo hanno chiamato Tour of the Alps, un nome che purtroppo va bene dalla liguria alla Venezia Giulia.
Ovviamente dopo qualche edizione la gente avrebbe capito il significato di Euregio, proprio grazie al giro.
Il tour avrebbe svolto il ruolo di diffondere l'Euroregione, motivo per cui il Giro del Trentino si era allargato fino al di là del confine del Brennero.
Pazienza, ad ogni edizione l'organizzazione dovrà spiegare che il Tour of the Alps si snoda nei tre territori di Trentino, Alto Adige e Tirolo, l'Euregio.

Gran finale a Brunico per la corsa ciclistica a tappe che ha attraversato i tre territori dell’Euregio: i presidenti di Alto Adige, Tirolo e Trentino hanno applaudito vincitore e organizzatori.
Una grande festa popolare sul traguardo cittadino di Brunico ha sancito il successo della quarantaseiesima edizione del Tour of the Alps, che si è snodata per 752 km superando un dislivello di 15.000 metri e alla quale hanno preso parte 19 squadre.
La corsa ciclistica a tappe è nata dall’embiore del Giro del Trentino per riunire in un’unica manifestazione la passione per lo sport, l’ambiente montano e l’economia turistica dei tre territori dell’Euregio, Alto Adige, Tirolo e Trentino.
 
I tre presidenti Kompatscher, Mattle e Fugatti hanno applaudito il vincitore, l’inglese Tao Geoghegan Hart , il suo team Ineos-Grenadiers, che ha vinto il premio riservato appunto alle squadre e tutti i partecipanti.
Il britannico Simon Carr (EF Education-EasyPost) ha vinto la tappa odierna davanti al suo compagno di squadra, il tedesco Georg Steinhauser.
Un plauso particolare è stato dedicato agli organizzatori della corsa ciclistica: dall’Alpbach a Renon, da Brentonico a Predazzo, da Cavalese al capoluogo della Val Pusteria hanno unito i loro sforzi dando prova dei risultati che può dare la collaborazione transfrontaliera.
 
«Questa manifestazione assume una grande importanza per il nostro territorio, – dice il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. – Oltre a essere una manifestazione sportiva di grande importanza, alla quale partecipano ciclisti di oltre 20 nazioni, è anche una gara che dà un messaggio importante di collaborazione oltre i confini.
«Lo spirito dell’Euregio viene vissuto concretamente attraverso le manifestazioni sul territorio, che vedono coinvolte nell’organizzazione le associazioni locali e la popolazione.»
«Il Tour of the Alps è anche la prova che siamo una terra di sport. In più, non dimentichiamoci che il ciclismo rappresenta una fetta importante del nostro turismo e che la bicicletta è un mezzo importante per la mobilità, all’insegna della massima sostenibilità», – ha concluso il presidente Kompatscher.
 
«Anche l'edizione di quest'anno – questo il commento del presidente della Provincia autonoma di Trento e dell'Euregio Maurizio Fugatti – ha confermato tutto il fascino di una manifestazione che ai notevoli contenuti agonistici offerti da un percorso impegnativo ha aggiunto lo spettacolo offerto dalla bellezza dei territori che compongono l'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino.
«Lo sport ancora una volta si è fatto efficace strumento di comunicazione per ricordare i valori e i contenuti di una collaborazione territoriale che si rafforza progressivamente declinandosi in numerose iniziative a vantaggio della comunità.»
 
«L'Euregio, con le sue montagne e le sue valli uniche, rappresenta un luogo ideale e impegnativo per il Tour delle Alpi, – ha affermato il presidente tirolese Anton Mattle. – Ogni anno, la spettacolare gara di ciclismo su strada è ancora una volta un evento sportivo che coinvolge i tre territori che compongono l’Euregio, le cui immagini incoraggiano anche il ciclismo internazionale in Tirolo, Alto Adige e Trentino.
«Nata come progetto trentino, la gara si è trasformata in un grande progetto dell'Euregio. È quindi un ottimo esempio di cooperazione transfrontaliera.»

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