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Baldassarri e Raffaeli portano a Trento il ritmo della vittoria

Le farfalle azzurre protagoniste del primo volo rosa sulla Trento del Festival dello Sport

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Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri, le stelle della ginnastica ritmica italiana, che hanno vissuto i loro ultimi «momenti di gloria» ai recentissimi mondiali di Sòfia in Bulgaria, accompagnate da un brillante Yuri Chechi (oro olimpico ad Atlanta ’96) sul palco di un Teatro Sociale affollato di studenti, hanno incantato per la loro lucidità, determinazione, simpatia ed eleganza. In apertura e chiusura di intervista, anche un’applauditissima esibizione delle due atlete azzurre.
In una frase della Raffaeli tutta la grinta della giovanissima pluricampionessa mondiale: «Solo la perfezione è aver dato il massimo».
 
Un tono complice e scanzonato, messo in campo dall’istrionico e simpatico Yuri Chechi, in inedita versione «intervistatore», ha fatto da brillante coreografia e da ingrediente in più alla prima chiacchierata del Festival.
Sul palco del Teatro Sociale le due campionesse di ginnastica ritmica, Sofia Raffaeli, 19 anni il prossimo gennaio, marchigiana, e Milena Baldassarri, romagnola trasferitasi nelle Marche, due anni e mezzo in più della compagna di squadra e di allenamenti.
La Raffaeli, reduce da quattro medaglie d’oro individuali e un bronzo ai mondiali e Milena Baldassarri, bronzo mondiale alla palla, hanno raccontato i loro momenti di gloria, la costanza nell’allenarsi tutti i giorni, nel migliorarsi sempre e più di qualche spaccato della (poca) vita privata al di là dello sport.
 
Introdotte dal vicedirettore della Gazzetta dello Sport, Gianni Valenti, direttore scientifico del Festival, le due giovani atlete (Sofia gareggia per la Polizia di Stato, Milena per l’Aeronautica) hanno raccontato come debbano ancora metabolizzare i recenti grandi successi ma siano pronte a vincere ancora.
«La medaglia nell’all around (il concorso generale che premia l’atleta più completa), la prima d'oro per un’italiana, è quella che ha dato più gioia a Sofia, che ha portato i quattro ori e il bronzo sul palco trentino.
«E che le ha permesso di staccare il pass per le Olimpiadi 2024 di Parigi. «Sì – ha dichiarato – questa pioggia di medaglie mi ha cambiato la vita.
«So che sono un punto di riferimento nella ginnastica ritmica e in ogni gara dovrò dimostrarlo, ma so anche che posso farlo.»
 

 
Doveroso momento di riflessione e partecipazione, in sala, per i lutti e le devastazioni che hanno colpito pochi giorni fa le Marche.
«Provo un forte senso di appartenenza – ha riconosciuto la Raffaeli – per la mia terra e per l’Italia e le Fiamme Oro».
Tornando al mondiale, l’atleta marchigiana ha ricordato la bella gara al nastro, «al cerchio non ho dato il mio meglio», come ha messo tutta se stessa alla palla e come si sia «incavolata» per il bronzo alle clavette. «La differenza la fa sempre la testa. Nel nostro sport dopo la pioggia di medaglie devi ripartire con umiltà e tornare ad allenarti già il giorno dopo».
Grande gratitudine della «formica atomica Raffaeli» per l’allenatrice Julieta Cantaluppi. «Venivo da mesi altalenanti e da quarti posti ai mondiali.
 
Questa medaglia mi ha emozionato» ha dichiarato l’altra farfalla azzurra, Milena Baldassarri. Che in un futuro non lontano, accanto e dopo lo sport vede un lavoro nel mondo dello spettacolo o del cinema.
Momenti di ilarità e gioia quando le due atlete azzurre hanno fatto un «tutorial in presenza» con alcuni attrezzi ginnici (cerchio, clavette, nastro, palla) a due studentesse trentine salite sul palco.
E particolarmente apprezzata l’intervista doppia di Chechi alle due giovani campionesse, in cui è trapelato un po’ di più del loro privato.
Il gelato come unica concessione al palato, entrambe attualmente non fidanzate, la gioia per la patente automobilistica da poco conseguita.
Il colore preferito di entrambe? Il lilla, il rosa pieno che è anche il colore del Festival dello Sport di Trento.

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