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Domenica scorsa il Trentino ha ospitato la «Gita d’Autunno»

37 auto storiche Fiat, provenienti da Veneto e Lombardia, si sono portate sull’altopiano di Folgaria, in pellegrinaggio sui tristi luoghi della Grande Guerra

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Il ritrovo a Volano.

La «Gita d’autunno in Trentino», svoltasi domenica 1 ottobre 2023, ha visto di buon mattino il gruppo di soci del Registro Fiat Italiano, giunti con 37 auto storiche da Trentino, Veneto e Lombardia, ritrovarsi in una rinomata pasticceria di Volano per la colazione di benvenuto e la successiva partenza in carovana verso l'altopiano di Folgaria, quindi passo Coe (passando per la Base Tuono, il museo realizzato nella ex base missilistica della NATO), fino al Comune di Tonezza del Cimone (VI), che ne ha patrocinato l'evento.
 
Quest'anno, avendo come meta un territorio nel vicentino, l'evento ha valicato i confini trentini giungendo nei luoghi della Strafexpedition, ovvero la spedizione punitiva sferrata dall'esercito austroungarico il 15 maggio 1916 contro il Regio Esercito Italiano, colpevole di aver tradito gli accordi della Triplice Alleanza.
Come sappiamo, non si è trattato di tradimento. La Triplice Alleanza prevedeva l’intervento degli alleati solo nel caso uno di questi venisse aggredito, cosa che non avvenne.
 

Cimitero di Crosati.
 
Alcune località delle prealpi venete, che oggi sono territori della provincia di Vicenza, come ad esempio l'altopiano di Asiago e il Monte Cimone, erano stati occupati dagli imperiali in quel 1916. I
l Monte Cimone, in particolare, era stato lungamente conteso da entrambi gli eserciti, infatti, gli imperiali l'avevano conquistato e tenuto per circa due mesi fino al 23 luglio, quando gli alpini dei battaglioni Val Leogra e Clapier e i Reggimenti 154º e 153º di Fanteria erano riusciti a riconquistarne la cima (oggi, a quota 1.226 metri), ma poi, avevano fatto di tutto per riprenderselo.
 
Per gli austroungarici, quel presidio era di fondamentale importanza poiché dominava la Val d'Astico, una delle principali vie di accesso al Trentino (allora Tirolo), e consentiva pertanto di osservare ogni eventuale spostamento delle truppe del Regno d'Italia verso Trento.
I vari tentativi per la riconquista del presidio italiano, erano tuttavia finiti in un bagno di sangue così, nel giro di due mesi, la Compagnia zappatori del 14º Battaglione zappatori, al comando del tenente Albin Mlakar, scavava una galleria di trenta metri sino alla base della cima e, dopo averla caricata con 14.200 kg. di esplosivo, la faceva esplodere alle ore 5:45 del 23 settembre (esattamente due mesi dopo la riconquista da parte italiana), seppellendo 1.216 soldati italiani, cambiandone il volto e l'originaria altitudine, che si abbassava di alcuni metri.
 

Le auto esposte a Tonezza.
 
Oggi, sui resti di quella tragedia, è visitabile il monumento-sacrario, realizzato nel 1929 a perenne ricordo di quei caduti e, la visita a quei luoghi sacri, intrisi di sangue inutilmente versato, con tutto il sistema di trinceramenti e gallerie, ha caratterizzato l'appuntamento più importante della giornata dedicata alle auto storiche, con due guide esperte che hanno descritto i fatti più salienti di quegli anni di buio totale per l'Europa intera.
Di notevole interesse è stata, altresì, la visita del cimitero austriaco della frazione «Crosati», che custodisce ancora oggi le salme di un migliaio di caduti.
 
Il pranzo negli spazi della Festa d'Autunno di Tonezza, a base di pizza con ingredienti locali, dalle farine ai formaggi, dai salumi alle mozzarelle, per gustare i sapori della tradizione a chilometro zero, è stato l'altro momento di interesse enogastronomico.
A seguire, nel pomeriggio, la visita al piccolo ma interessante Museo della Grande Guerra, aperto in concomitanza con la festa del paese, che ha portato in piazza i mestieri di un tempo, dal falegname al calzolaio, dalle ricamatrici di abiti di lana alle cuoche che impastavano gli gnocchi di patate, agli scultori del legno e della pietra.
 
Una giornata trascorsa in allegra compagnia, tra vecchi e nuovi amici, sapori e lavori dei tempi passati, inframezzati con caffè ed aperitivi con il classico appuntamento culturale, questa volta dedicato, appunto, alla Grande Guerra.

Il Sacrario.

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