Home | Sport | Sport in Trentino | Ferrara vince la Haute Route Dolomites di Predazzo

Ferrara vince la Haute Route Dolomites di Predazzo

Fra le donne domina l'australiana Christine Hemphill – 265 i chilometri complessivi con 8.600 metri di dislivello

Tre giorni di fatica, entusiasmo e soddisfazione, tra salite che hanno fatto la storia del ciclismo e panoramici dalla suggestione unica.
È questa la sintesi della Haute Route Dolomites, la ciclosportiva proposta da venerdì 21 a domenica 23 settembre da OC Sport (www.ocsport.com) a Predazzo, in Trentino.
Un evento che ha saputo abbinare l'agonismo (ottimo il livello tecnico dei primi classificati) al piacere di pedalare in ambienti di grande bellezza senza l'assillo della classifica, e che ha richiamato concorrenti da 19 nazioni: Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Israele, Italia, Messico, Norvegia, Olanda, Perù, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera.
 
265 i chilometri complessivi, con 8.600 metri di dislivello.
Tre le frazioni: venerdì 21 settembre la Predazzo – Passo Sella, con salite ai passi Lavazè, Nigra e Pinei, sabato 22 la Predazzo – Predazzo, salendo a passo Valles, forcella Aurine, passo Cereda e passo Rolle, domenica 23 la cronometro Predazzo – Alpe di Pampeago.
Consolidata la formula di gara: la classifica delle diverse tappe è stata determinata dalla somma dei tempi ottenuti nei tratti cronometrati mentre nei tratti di percorso più complicati dal punto di vista del traffico i concorrenti erano considerati in semplice trasferimento.
 

 
Dominatore assoluto è stato Fortunato Ferrara: il ricercatore universitario che vive e lavora negli Stati Uniti ha vinto le prime due tappe in linea e si è imposto anche nell'ultima frazione, al cronometro in salita con traguardo a Pampeago.
Sul podio della graduatoria finale con Ferrara sono saliti lo svizzero Maxime Galletti e il tedesco Krzysztof Krupke.
 
Tra le donne successo finale per l'australiana Christine Hemphill davanti alle britanniche Helen Warner e Suzy Robinson.
Festa per i primi classificati ma festa anche per i primi di categoria, per i vincitori della formula «duo» (a squadre) ma, soprattutto, per l'ultimo arrivato: la «lanterne rouge» di Haute Route Dolomites è stato il britannico Elliot Ledger.
«È stata la mia prima Haute Route ed è stata bellissima: per le vittorie di giornata e per il successo finale certo ma soprattutto per le strade percorse e per l'ottima organizzazione e accoglienza» commenta Fortunato Ferrara. «Per il 2019 mi piacerebbe affrontare un evento Haute Route di sette giorni, le Alpi.»
 

 
«Predazzo ci ha accolto in maniera straordinaria, – dice Claire Gaubert, event manager di Haute Route. – Dall'amministrazione comunale alle associazioni, tutti hanno collaborato in maniera importante: dobbiamo dire loro un grande grazie. Torneremo sulle Dolomiti il prossimo giugno.»
«I concorrenti son stati entusiasti dei percorsi e questo ci fa archiviare la manifestazione con il segno più, – dice il direttore di gara, Davide Marchegiano. – Altro dato importante è che i concorrenti hanno apprezzato moltissimo la sicurezza in gara e in questo ambito fondamentale è stata la collaborazione delle diverse realtà di polizia locale, Polizia Stradale, Carabinieri e carabinieri in congedo.»
 
Soddisfazione anche da parte dell'amministrazione comunale di Predazzo.
«Haute Route Dolomites è stata una bella occasione per far scoprire il nostro territorio e le nostre tipicità a gente arrivata da tutto il mondo, – ha affermato l'assessore allo sport della cittadina trentina, Giovanni Aderenti. – Abbiamo apprezzato anche il fatto che Haute Route abbia coinvolto in maniera importante il territorio, dalle associazioni, all'amministrazione agli operatori economici.»
 
Le classifiche di tappa e generale.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande