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Domenica 27 torna il «Tuffo della merla» al lago di Ledro

Unico in italia per la quota del lago e per la temperatura dell’acqua, è da Guiness dei primati

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Sarà ancora una volta un tuffo da Guinness dei Primati. Il Tuffo della Mela della Valle di Ledro è infatti unico in Italia sia per la quota del lago a circa 655 m/slm sia per la temperatura dell’acqua vicina allo zero.
E poi per la formula che prevede un doppio tuffo e una doppia nuotata di circa venti metri.
Con partecipanti di ogni fascia di età: dai ragazzi a chi non è più giovane ma mostra la voglia di osare tipica dei teenager.
Così, a mezzogiorno di domenica 27 gennaio le acque del Lago di Ledro accoglieranno gli impavidi pronti a sfidare la temperatura di poco al di sopra dello zero per un tonificante tuffo.
 
Sarà l’undicesima edizione della piacevole ed ormai irrinunciabile tradizione che nel corso degli anni ha visto decine e decine di tuffatori d’eccezione gettarsi nelle acque color cobalto del Lido di Pieve.
Quasi cento solo lo scorso anno, provenienti da tutte le regioni del Centro-Nord Italia e anche dall’estero. E senza distinzione di età.
Il ritrovo è fissato per le 10 cui seguirà verso mezzogiorno il tonico tuffo con relativa nuotata per celebrare al meglio i giorni più freddi dell’anno.
L’idea è nata nel gennaio 2009 con un debutto che ha coinvolto 14 tuffatori, numero costantemente cresciuto negli anni fino a sfondare il centinaio di presenze.
 
E sono circa cento i tuffatori attesi domenica 27 da Luca Degara, ideatore - come spesso capita più per gioco che con vera intenzione - ed ancora organizzatore e promotore del Tuffo della Merla insieme - precisa Degara - a Marco Bertolotti e Stefania Oradini, con il supporto del Consorzio Turistico della Valle di Ledro, della Pro Loco di Pieve e dell’Hotel Lido.
Si tratta di una sfida con sé stessi - spiega l’organizzatore e senatore della manifestazione - ma rappresenta un autentico toccasana anche per la salute: il consiglio che posso dare a tutti è quello di provarci, ancor più in un inverno forse un pelo meno rigido del consueto, almeno fino ad oggi.
Come detto il Tuffo della Merla avverrà al Lido di Pieve, nella spiaggia attigua all’Hotel Lido di proprietà della famiglia Bertolotti che mette a disposizione la possibilità di pranzare nella struttura (è gradita la prenotazione) una volta completate le bracciate nelle limpide acque del Lago.
 
Un’occasione per certi versi unica, perché non sempre può capitare di godersi un tuffo tanto rinfrescante in uno specchio d’acqua così cristallino, perla e punto di riferimento della Valle di Ledro, territorio che da anni rientra nel progetto Riserva della Biosfera di Unesco a testimonianza dell’alto pregio ecologico e ambientale della zona, caratterizzata da una profonda biodiversità anche per un’altitudine che varia dai 400 metri di quota dell’imbocco fino agli oltre 2.200 metri delle vette delle Alpi di Ledro, passando dai 650 metri di altezza del Lago.
Insomma, una quota che sa rendere ancora più avvincente la sfida del Tuffo della Merla, una tradizione che ormai ha fatto breccia in gran parte del Nord Italia, come testimoniano le presenze nelle recenti edizioni di tuffatori di numerose regioni settentrionali.
 
Il Tuffo della Merla rappresenta uno dei momenti principali dell’offerta del gennaio della Valle di Ledro, un’agenda sempre più piena e comprendente eventi e attività sempre più varie, grazie alle numerose opportunità concesse da un territorio che rappresenta una vera e propria palestra a cielo aperto, in un cui è possibile praticare qualsiasi attività outdoor.
Per ulteriori informazioni, si rimanda direttamente all’Hotel Lido (INFO: telefono +39 0464 591037 o mail info@hotellidoledro.it), Luca Degara +39 3491373309 e all’ufficio informazioni del Consorzio Turistico della Valle di Ledro, www.vallediledro.com.
 
 LA STORIA 
Il tuffo è stato ideato il primo gennaio 2009 durante un pranzo in ristorante dopo il Tuffo di Capodanno di Riva del Garda.
Iniziarono amichevoli sfottò tra gli organizzatori del tuffo di Riva del Garda (fatto in costume ma nelle acque «temperate» del Lago di Garda) capitanati da Bicio - Fabrizio di Stasio e gli organizzatori del Cimento nell’Adige (acque gelide ma con la protezione della “muta”) capitanati dal Bistecca - Roberto Franceschini.
A quel punto i tuffatori Luca Degara di Tiarno di Sotto e Gianmario Dagnoli di Tiarno di Sopra invitarono i presenti ad una sfida goliardica di pacificazione: tuffo in costume nei giorni più freddi dell’anno (giorni della Merla) nelle acque gelide del lago di Ledro.
La sfida venne accolta con entusiasmo e così nacque il “Tuffo della Merla”.
 
A mezzogiorno del 31 gennaio 2009 sulle sponde del Lago di Ledro e più precisamente a Mezzolago furono 14 tuffatori pronti a sperimentare il tuffo e un breve tragitto fino al pontile ormeggiato a poca distanza.
Tempo da lupi con una temperatura esterna sotto lo zero con nevischio e la temperatura dell’acqua a due gradi centigradi.
Dal 2010 il tuffo si è spostato in pianta stabile a Pieve di Ledro vicino all’Hotel Lido dato che Marco Bertolotti, essendo proprietario dell’albergo, mette a disposizione degli spogliatoi attigui alla zona del tuffo per facilitare i sempre più numerosi affezionati all’evento.

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