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La giuria premia l’elaborato di Irene Tabanelli, classe 3 LA F

Skiri Trophy secondo i giovani artisti, statua di ghiaccio a tema val di fiemme olimpica. 2ª posizione per Alice Stroppa-Davide Petrone, 3ª per Alice Cavada-Denise Chenetti

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Nell'ordine, il primo, il secondo e il terzo classificato.

La Val di Fiemme nel 2026 sarà olimpica e i ragazzi del Liceo del Design e delle Arti «G.Soraperra» di Pozza di Fassa che hanno partecipato al concorso «Statua di ghiaccio 2020» dello Skiri Trophy XCountry lo sanno molto bene, riportando su carta tutta la loro immaginazione.
34 gli iscritti, 29 gli elaborati presentati in vista dello storico evento fiemmese pronto a festeggiare - il 18 e 19 gennaio 2020 al Centro del Fondo di Lago di Tesero - la trentasettesima edizione.
Elevato il numero di iscritti al concorso e il numero di elaborati presentati, con la commissione a premiare il disegno della prima classificata Irene Tabanelli (classe 3 LA F) con la seguente motivazione:
«Per la capacità di coniugare lo Skiri in modo simpatico, con l’assegnazione delle future olimpiadi invernali del 2026 e il territorio circostante», raffigurante Skiri che si porta appresso i cerchi olimpici, indossandone uno come corona di vittoria, e con le montagne dolomitiche a fare da sfondo.
In basso campeggia invece la scritta 37° Skiri Trophy, il quale si svolgerà subito dopo le fatiche dei «grandi» di Tour de Ski e Combinata Nordica.
 
Seconda posizione assegnata ad Alice Stroppa e Davide Petrone (classe 5 LA F), e al loro Skiri «a cinque cerchi» con edizione del prossimo Trophy in bella vista ma senza le montagne leitmotiv del bozzetto vincitore: «Per la simpatia e l’originalità nel presentare i cerchi olimpici in modo giocoso e divertente come lo è la nostra mascotte», mentre sul gradino più basso del podio sono salite Alice Cavada e Denise Chenetti, entrambe della classe 2 LA B, raffigurando uno scoiattolino sicuro di sé con il campanile di Castello di Fiemme e gli alberi fiemmesi tagliati per richiamare la tempesta Vaia abbattutasi sul Trentino ad ottobre 2018 tra le mani, senza dimenticare i sempre presenti «cinque cerchi».
Questa la motivazione: «Per il richiamo all’assegnazione di alcune discipline olimpiche nella nostra valle, dopo la rinascita dalla tempesta Vaia».
La commissione era composta da Nicoletta Nones, coordinatrice generale del comitato organizzatore del G.S. Castello, Fulvio Zorzi, assessore allo sport del Comune di Castello-Molina di Fiemme, dal professor Tiziano Deflorian, responsabile del progetto, e dal professor Domenico Bravi, referente dell’Istituto d’Arte - Liceo del Design e delle Arti G. Soraperra.

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