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Per la quinta volta Edwin Soi si aggiudica il Giro Città di Trento

Edwin Soi e il tracciato del Giro Internazionale Città di Trento: un'alchimia magica

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Il 27enne keniano Edwin Soi ha posto anche quest'anno il proprio sigillo sulle strade del capoluogo trentino, adottando la solita tattica, far sfogare gli avversari, stargli alle costole quando provano a fare selezione, quindi partire a razzo sul rettilineo di via Belenzani per sprintare a braccia alzate.
Non è comunque stata una passeggiata, perché il suo connazionale Wilson Kiprop, di un anno più giovane, ha tentato in tutti i modi di strappargli il successo, prima cercando di forzare il ritmo nel penultimo giro, quindi dando il tutto per tutto nella bagarre finale.
E il distacco fra i due, sotto il secondo, ne è la testimonianza.
 
Il «cagnaccio del podismo», come ama definirlo il suo mentore Gianni Demadonna, ha dunque fatto suo per la quinta volta consecutiva il Trofeo Cassa Rurale di Trento, la seconda nel Città di Trento, stabilendo un tempo no n fra i più veloci, 29'01" contro i 28'43" dello scorso anno, mentre il record sulla stessa distanza dei 10 mila metri lo stabilì nel 2005 Paul Kimaiyo Kimugul.
Una sfida davvero entusiasmante quella andata in scena nel tardo pomeriggio lungo il chilometro del tracciato di Trento, con un terzetto che si è giocato la vittoria fino all'ultimo, visto che Wilson Kiprop ha chiuso a pochi centesimi dal vincitore e l'etiope Imane Merga a due secondi da Soi.
 
La lotta per le posizioni di vertice aveva già preso un'importante impronta già al quarto giro, quando al comando si era formato un sestetto tutto africano, composto anche dagli altri tre keniani Simon Cheprot, Thomas Longosiwa e Walter Kororia.
Proprio quest'ultimo si è aggiudicato l'intergiro di metà gara che metteva in palio il Trofeo Cooperativa Le Farfalle, mentre Cheprot ha fatto suo lo sprint del settimo giro con in palio il Memorial Fabio Giacomelli.
 
Il terzetto poi salito sul podio ha allungato al terzultimo giro, prendendo un margine sugli avversari e giocandosi allo sprint la medaglia.
Dietro di loro il più veloce è risultato Cheprot, a 19 secondi dal vincitore e capace di battere per pochi metri Longosiwa e Kororia.
Settimo il primo bianco, ovvero l'ucraino Sergey Lebid, che da quest'anno ha deciso di darsi alle maratone, e che ha tentato in più di un'occasione di ridurre il gap sugli africani senza riuscirci, chiudendo però a soli 4 secondi da Kororia.
 
Il primo degli azzurri è risultato il carabiniere grossetano Stefano La Rosa, decimo assoluto e vincitore come migliore italiano del Memorial Cosimo Coliandro.
Quattordicesimo poi il trentino Yuri Floriani, atleta delle Fiamme Gialle, mentre ha realizzato una buona prova in quanto a prestazione cronometrica la giovane promessa Nekagenet Crippa.
 

 
 INTERVISTE AI PROTAGONISTI
Edwin Soi: «Sono felicissimo. Vincere per la quinta volta è stata una sensazione fantastica in una gara che la sento particolarmente mia. Mi sembra di gareggiare a casa. Non è stato comunque facile, perché i miei avversari mi hanno dato filo da torcere fino all'ultimo. Sapevo che l'importante era non farmi staccare perché so che allo sprint ho parecchie carte a mio favore. E così è stato.»
Wilson Kiprop: «Ci tenevo molto a vincere e ci ho provato in tutte le maniere. L'unico modo per battere Soi era quello di staccarlo a tre quarti gara. Purtroppo non ci sono riuscito. Ho provato ad allungare e a fare selezione più volte ma non si staccava. Non mi è restato che provare il tutto per tutto allo sprint, ho recuperato negli ultimi metri arrivando a pochi centesimi da Soi, ma la vittoria non è arrivata.»
Imane Merga: «Sono arrivato al Giro di Trento non in perfette condizioni a seguito della stanchezza per aver partecipato la scorsa settimana alla mezza maratona di Lisbona. Ho provato a forzare il ritmo negli ultimi giri, ma i rivali ne avevano di più. Poi su questo tracciato Soi è davvero imbattibile, conosce i tempi e i ritmi.»
Stefano La Rosa: «Se devo dare un voto alla mia prestazione, sfioro la sufficienza. Per me è stata una stagione difficile, nella quale non sono riuscito ad esprimermi al meglio, ho anche cambiato allenatore tornando con chi mi seguiva fino a qualche anno fa. Non ho il ritmo ed ora devo riposare per due settimane cercando di ritrovare gambe e testa. Niente cross per il momento.»
Nekagenet Crippa: «Una bella esperienza gareggiare con tanti big e correre nella mia città è sempre un'emozione particolare. Della mia prova comunque non posso che essere soddisfatto, vis to che mi sono migliorato di un minuto e dieci secondi rispetto allo scorso anno. Se miglioro ogni anno di un minuto...»
Tiziano Bisoffi (Presidente Comitato Organizzatore): «Non possiamo che essere soddisfatti, sia per la presenza di tanti atleti sin dal pomeriggio con le prove Csi, sia da come è andata la gara internazionale, con un arrivo allo sprint davvero emozionante. Ogni anno con Gianni Demadonna riusciamo a portare dei fuoriclasse a Trento, atleti che dominano in tutto il mondo ma che purtroppo non sono personaggi. Gli appassionati di atletica comunque apprezzano sempre. Un'altra eccellente edizione del Giro Città di Trento, a gennaio inizieremo a ragionare per il 2014. Abbiamo alcune interessanti opportunità come entrare nel circuito Golden Race Fidal. Vedremo.» 


 
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