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«Vermiglio Bike XCO» Internazionali d’Italia, pronostici rispettati

Primi il lombardo Aurelio Fontana e la messicana Daniela Campuzano Chavez Peon

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Pronostici rispettati alla Vermiglio Bike XCO: la quinta e penultima tappa dei prestigiosi Internazionali d’Italia di mountain bike, specialità cross country, disputatasi ieri a Vermiglio in alta Val di Sole, è stata infatti vinta dai due bikers grandi favoriti alla vigilia: il fuoriclasse lombardo Marco Aurelio Fontana e l’esperta messicana Daniela Campuzano Chavez Peon.
Nella gara più attesa, quella open maschile, dopo un primo giro di rodaggio e controllo reciproco Fontana, prestigiosa medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012 e recente terzo ai Campionati Europei nella prova a squadre, ha spinto decisamente sull’acceleratore: per un giro ha cercato di resistere alla sua ruota il forte altoatesino dell’Idro Drain Bianchi Gerhard Kerschbaumer, ma anche l’ex campione mondiale juniores e under 23 ha dovuto alzare presto bandiera bianca.
Al terzo dei sette giri in programma sul tecnico e rinnovato tracciato ricavato attorno agli splendidi laghetti di San Leonardo ed ai boschi limitrofi al noto Centro Fondo vermigliano, Marco Aurelio Fontana è quindi rimasto solo, mentre alle sue spalle si è formato un terzetto inseguitore, composto da Kerschbaumer e dai due portacolori della Forestale Nicholas Pettinà e Luca Braidot, quest’ultimo vincitore della prova di Vermiglio nel 2012.
 
Il terzetto ha abbozzato una rimonta, soprattutto grazie al gioco di squadra dei due Forestali, seguiti a poca distanza dagli altri due compagni di colori Daniele Braidot e Mirko Tabacchi, campione italiano in carica.
Fontana non ha però mai ceduto, dimostrando invece un ottimo e costante stato di forma, che gli ha consentito di incrementare progressivamente il vantaggio sugli inseguitori.
A metà del penultimo giro il biker brianzolo portacolori della Cannondale Factory Racing è persino scivolato, rovinando a terra nell’attraversamento di un ponticello, reso viscido dalla pioggia incessante.
La perdita di dieci secondi non ha però impedito a Fontana di giungere tutto solo al traguardo, finalmente irradiato da un timido sole e precedendo di 32 secondi Luca Braidot e di 55 secondi l’altro Forestale Nicholas Pettinà.
Ai piedi del podio Gerhard Kerschbaumer, giunto quarto ad un minuto e 47 secondi di distacco, precedendo di poco Mirko Tabacchi e Daniele Braidot.
 
Assoluto monologo di una biker anche nella prova open femminile: dopo un solo giro dal via la messicana Daniela Campuzano Chavez Peon, recentemente classificatasi tra le top ten di Coppa del Mondo, ha preso infatti il largo, distanziando ben presto le più immediate inseguitrici: l’emergente altoatesina Lisa Rabensteiner, portacolori del Focus Xc Italy Team, recente medaglia di bronzo agli Europei nella corsa a squadre e ben tre volte terza quest’anno in Coppa del Mondo Under 23 (a Pietermaritzburg in Sudafrica, Nove Mesto in Repubblica Ceca ed Albstadt in Germania), nonché la piemontese del Team Corratec Keit Serena Calvetti, leader della classifica femminile generale degli Internazionali d’Italia.
Nettamente più staccate le altre atlete più attese, l’altoatesina del Carraro Team Trentino Anna Oberparleiter e l’elbana della Forestale Alessia Bulleri.
Dopo ben cinque giri in perfetta solitudine, la biker messicana è quindi piombata tutta sola sul traguardo, distanziando di ben 3 minuti e 13 secondi l’altoatesina Lisa Rabensteiner, di 13 anni più giovane, e la piemontese Serena Calvetti (4’19” il suo distacco), che è riuscita a conservare la maglia rossa di leader dell’importante circuito. Ai piedi del podio l’altoatesina Anna Oberparleiter (5’31” il suo distacco) e l’altra messicana Lorenza Laura Morfin Macouzet , staccata di 7 minuti e 12 secondi.
 
Tra gli junior, da segnalare il singolare arrivo a mani alzate in perfetta sintonia di Moreno Pellizzon (Caprivesi) e di Chiara Teocchi (Idro Drain Bianchi), giunti insieme sul traguardo mano nella mano: il veneto Pellizzon, che aveva percorso un giro in più (gli junior maschi erano infatti impegnati in 5 giri e le junior donne in 4 giri), ha infatti raggiunto in prossimità dell’arrivo Chiara Teocchi ma, da autentico gentleman, non l’ha doppiata preferendo giungere sul traguardo insieme alla vincitrice delle junior donne.
Decisamente apprezzato il rinnovato tracciato della gara di Vermiglio, organizzata dal Comitato Organizzatore Grandi Eventi Val di Sole, con la preziosa collaborazione di Comune, Sgs e numerose associazioni del borgo trentino. Preludio alle principali gare pomeridiane una festosa invasione mattutina di giovanissimi biker delle categorie esordienti ed allievi, che si sono sfidati in un’affollata prova di Coppa Italia, con diverse centinaia di atleti in erba giunti da numerose regioni.
Tra gli esordienti primo anno vittorie per Giovanni Pagani (Team Alba Orobia Bike) ed Elisa Muratori (Rdr Pila Bike), tra gli esordienti secondo anno successi per Mario Zaccaria (Cicli Montanini Alice Ceramica) e Maria Rainalter (Kortsch Raiffeisen Rad); tra gli allievi primo anno vittorie per Matteo Cucchi (Alpin Bike Edilbi Team) e Sara Casasola (Jam’s Bike Team Buja); tra gli allievi secondo anno successi infine per gli atleti valdostani del Courmayeur Bike Mathieu Vicquery e Martina Berta.
 

 
 INTERVISTE
MARCO AURELIO FONTANA
«È stata una gara difficile da interpretare perché il terreno era molto umido e scivoloso. Ho cercato di stare davanti proprio per non scivolare e sono riuscito a tenere sempre il ritmo migliore. Sono scivolato sul ponte perché l’ho affrontato troppo velocemente, ma ero molto in vantaggio rispetto agli altri e mi sono ripreso subito. Ora sono molto stanco, i prossimi impegni sono il battesimo di mio figlio e poi un po’ di meritato riposo.»
 
LUCA BRAIDOT
«A livello personale è andata meglio delle aspettative e a livello di squadra è andata benissimo. Marco è troppo forte, ma noi in quattro abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra con Gerard Kerschbaumer ed è andata bene. Oggi per me c’era il terreno ideale, io preferisco infatti gareggiare nel fango. E’ dal 2008 che partecipo a questa gara, un anno ho anche vinto. Il percorso di quest’anno è il migliore di tutti, con questa parte nei prati molto bella. Sabato prossimo mi aspetta il Campionato italiano a squadre e domenica prossima ci sarà la tappa conclusiva degli Internazionali d’Italia, poi penseremo al Campionato italiano.»
 
NICHOLAS PETTINA’
«La gara per me è iniziata decisamente male, sono partito in prima fila ma sono caduto al primo giro ed ho sentito subito che non andava. Sono riuscito a recuperare nella parte pianeggiante e a raggiungere i miei compagni di squadra, poi alla fine Luca (Braidot) mi ha ripreso ma è andata comunque bene per il podio. Nel cross country è fondamentale partire forte, io non ero in forma e ho faticato molto per recuperare.»
 
DANIELA CAMPUZANO CHAVEZ PEON
«Mi è piaciuta molto questa gara, l’ho trovata divertente e questo nuovo percorso, un po’ più corto rispetto alle passate edizioni, è sicuramente più spettacolare. È stato difficile riuscire a passare gli Junior che sono partiti davanti a noi, ma anche questo ha fatto parte del divertimento.»
 
SERENA CALVETTI
«Sono un po’ stanca in questo periodo, sono stata insieme a Lisa (Rabensteiner) fino a metà gara, poi lei è andata ed io sono rimasta indietro, ma va bene comunque. Questo percorso, più concentrato, l’ho trovato più divertente, mi è molto piaciuto. In discesa sono riuscita a tenere bene, nonostante la pioggia ed il terreno scivoloso, mentre ho trovato difficile riuscire a tenere il ritmo nella discesa, con tutti questi junior che avevamo davanti, ed erano davvero tanti!»
 
 
 
 
 
 
 
  

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