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La Marcialonga celebra il successo fino all’ultimo bisonte

Rino Masseroni di Rho conquista la Marcialonga… per ultimo – Spalti gremiti a Cavalese per acclamare il milanese a sera inoltrata



Ore 18.30, Cavalese acclama l’ultimo bisonte, l’ultimo concorrente della Marcialonga 2015 risponde al nome di Rino Masseroni, classe 1948 di Rho (MI) che per terminare la sua granfondo di 57 km ha impiegato 8h28’ 48’’.
A salutare l’impresa del 66enne della sezione CAI di Rho c’era praticamente tutta la popolazione con il folto pubblico che si affacciava su Viale Mendini, là dove sette ore e mezza prima circa transitavano Gjerdalen, Aukland e gli altri fuoriclasse.
Masseroni è arrivato esausto sul traguardo e, dopo essere stato «incoronato» dalla Soreghina Giulia Pastore e dal presidente di Marcialonga Angelo Corradini, si è preso il meritato abbraccio della moglie, saltata in pista a salutare e baciare il marito.
Masseroni ha concluso la sua seconda Marcialonga al 6173° posto e, come l’anno scorso, è riuscito a raggiungere il traguardo di Cavalese, mentre nel 2012 non era riuscito a terminare la gara.
Con il poco fiato rimasto Masseroni ha detto che è andato tutto bene e i suoi occhi non nascondevano l’emozione per il momento particolare.
 
Poi, mentre lasciava la pista per godersi il meritato riposo, Masseroni ha esclamato a voce alta un bel «grazie, grazie a tutti» per salutare il pubblico che l’aveva atteso.
La Marcialonga di Fiemme e Fassa ha così calato il sipario sulla 42ª edizione e subito dopo le foto di rito a Masseroni, si sono spente tutte le luci e nel cielo di Cavalese sono esplosi i fuochi artificiali dell’immancabile spettacolo pirotecnico finale. I festeggiamenti sono poi proseguiti nel corso della serata e la Marcialonga ha salutato tutti, dando l’arrivederci al 2016.
Alla 42ª Marcialonga di oggi c’erano anche 11 senatori, delle province di Trento, Verona, Belluno, Milano, Lucca, Brescia e Trieste che per la 42ª volta hanno messo in bacheca un risultato ai piedi delle Dolomiti.
La Marcialonga ha dimostrato di essere unica al mondo anche per quanto riguarda la precisione e l’assistenza. Un paio di dati su tutti, ogni 10 km circa sul percorso erano presenti punti di assistenza e a Pera di Fassa, per esempio, sono stati cambiati 50 bastoncini e 10 sci a chi era incorso in qualche contrattempo, per l’appunto, tecnico.

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