Il lecchese Petilli e il trentino Nardelli provano il professionismo
Stefano Nardelli: «È stata una grande emozione correre in casa e in una competizione di così alto livello»
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Simone Petilli e Stefano Nardelli hanno concluso il 39° Giro del Trentino soddisfatti per la positiva esperienza vissuta in maglia azzurra.
Il lecchese e il trentino della Unieuro Wilier Trevigiani convocati per l'importante corsa professionistica dai Commissari Tecnici Davide Cassani e Marino Amadori, hanno assaggiato la massima categoria dimostrando di essere in grado di ben destreggiarsi anche nel gruppo dei migliori.
«È stata una grande emozione correre in casa e in una competizione di così alto livello, – spiega Nardelli. – I professionisti vanno forte davvero, soprattutto le squadre World Tour. La Sky del vincitore Richie Porte in salita mi ha impressionato.
«Abbiamo fatto fatica, ma il fuorigiri di questi giorni ci tornerà senz'altro utile per i prossimi appuntamenti in calendario.»
Petilli, protagonista di giornata, con una lunga fuga e il 7° posto finale raccolto sul traguardo di Cles commenta così.
«Volevo provarci a tutti i costi, sono entrato nel primo tentativo e poi ho avuto ancora la forza di entrare nel secondo. Purtroppo mi sono mancate un po' le gambe nel finale per resistere all'azione di questi campioni, ma sono molto soddisfatto.
«Cosa ho imparato da questa corsa? Che tra i professionisti si va davvero forte ma posso benissimo starci anche io.»
Mentre Fabio Chinello e Rino Gasparrini proseguono il loro impegno con la Nazionale Italiana al Tour di Croazia, Petilli e Nardelli insieme ai compagni Chesi, Pedretti, Plebani e Trillini domenica prossima saranno al via del 76° Giro dell'Appennino, gara per professionisti con arrivo a Genova.
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