Rugby, è arrivato il nuovo allenatore Massimo Soldani
«Ho trovato dei giocatori seri, determinati e volenterosi di fare bene ed ho già avuto modo di incontrare persone di notevole esperienza per completare lo staff»
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Nei primi giorni di agosto riparte la preparazione della prima squadra con il nuovo coach Massimo Soldani (foto).
Un trascorso da giocatore nelle giovanili della gloriosa L’Aquila rugby e nel Paganica; tre anni allenatore u18, con collaborazioni federali, e un anno di coordinatore tecnico giovanili del rugby Trento.
«Sono contento per la fiducia che la società ha riposto in me, - ha dichiarato. - Ho trovato dei giocatori seri, determinati e volenterosi di fare bene ed ho già avuto modo di incontrare persone di notevole esperienza per completare lo staff.
«È doveroso ringraziare la Rotaliana Rugby che ha creduto nel progetto permettendo di ampliare la rosa di giocatori a mia disposizione.
«Faremo due settimane di intenso lavoro atletico con il nostro preparatore Alessandro Consoli, una pausa di recupero la settimana di ferragosto e successivamente a regime inserendo ovviamente la parte tecnica.
«Il mio obiettivo non è quello di vincere subito ma di costruire qualcosa di solido per provare a fare bene nel prossimo futuro, rafforzando il senso d’appartenenza a questo club da parte di giocatori, famiglie e tifosi tutti nonché valorizzando la cultura del lavoro svolto in campo durante la settimana.»
«Amo questo sport e i valori che mi ha trasmesso e con i quali sono cresciuto, - ha detto in conclusione. - Sono convinto che, insieme allo staff ed a tutte le persone che collaborano con la società, si arriverà a far conoscere il rugby sempre più diffusamente ed a raccogliere i frutti di quanto fatto da anni, con passione e sacrificio, nel settore giovanile e nel mini-rugby.
«L’unico rammarico è che dovrò abbandonare i ragazzi che, in questi quattro anni, mi hanno regalato tante soddisfazioni dal punto di vista umano e sportivo; è mia intenzione, comunque, far esordire in prima squadra quanti più giovani possibili e, nel contempo, portare i giocatori veterani e più esperti a seguire i tantissimi rugbisti che ogni pomeriggio si allenano nel campo di via Fersina.»
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