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Rugby Alto Vicentino batte Rugby Trento per 28 a 24

Una trasferta sfortunata quella del Trento rugby a Schio con una sconfitta di misura contro la seconda squadra in classifica

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Una trasferta sfortunata quella del Trento rugby a Schio con una sconfitta di misura per 28/24 contro il Rav Altovicentino, seconda in classifica.
I padroni di casa segnano la prima marcatura, trasformata, al decimo minuto del primo tempo.
Poi un sostanziale equilibrio che viene rotto dalla segnatura del giovane pilone Andrea Della Sala (autore di tre mete e di una prestazione convincente). Un calcio piazzato del Rav chiude il primo tempo 10 a 7.
La ripresa si apre con una meta trasformata dei padroni di casa, abili a sfruttare una superiorità numerica per un giallo preso da un giocatore trentino, ed ancora due calci piazzati.
 
Risponde Della Sala, dopo una performante mischia chiusa del Trento, ma è ancora il RAV a sfruttare delle disattenzioni nella linea veloce dei ragazzi di capitan Cuka.
Gli ultimi venti minuti sono caratterizzati da un arrembante gioco del Trento che si concretizza con due mete, una di Lorenzo Pocher ed una di Della Sala, non trasformate e che, quindi, non portano il meritato pareggio.
In definitiva, come da previsioni, una partita divertente con moltissime azioni alla mano da entrambe le squadre, che ha premiato la formazione che ha commesso meno errori.
Ora al Trento servono tre vittorie consecutive per sperare ancora di entrare nei play off.
 
«Paghiamo ancora le piccole disattenzioni ed i cali di lucidità nel corso del macht; troppe le touch perse, i falli sul punto d'incontro ed il giallo inutile che ci è costato una meta» commenta coach Soldani.
«Non è facile competere contro squadre più esperte di noi ma io continuo a credere in questo gruppo e nel lavoro svolto nelle sedute di allenamento. Oggi ho visto una mischia performante e, comunque, abbiamo segnato quattro mete contro le tre del Rav; di contro, abbiamo sbagliato ancora una volta alcune scelte individuali che hanno compromesso il risultato finale. Nonostante tutto vedo i ragazzi molto uniti, consapevoli che prima o poi riusciremo ad aggiustare il tiro ed essere più lucidi in tutti gli ottanta minuti di gioco.»

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