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Il rugby si ferma. Arrivederci a settembre

Ieri la sofferta decisione della Federugby di sospendere definitivamente la stagione

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Il rugby si ferma. Definitivamente.
Il Consiglio Federale della Fir ha deciso di sospendere in maniera definitiva la stagione 2019/2020 di ogni categoria.
Dal rugby di base fino al Top 12, tanto che lo scudetto non sarà assegnato e allo stesso modo non ci saranno promozioni e retrocessioni.
Una decisione non facile ma necessaria per tutelare tutti i tesserati e le rispettive famiglie, rispondere all'emergenza Corona Virus in maniera puntuale ed etica e dare una risposta chiara alle società che avranno tutto il tempo di programmare con calma la prossima stagione.
Si ricomincerà a fine estate, e comunque a emergenza conclusa.
 
«In questo momento assumere delle decisioni è oltremodo importante e difficile, – commenta il presidente della delegazione Trentino Fabio Pavanelli (foto). – Farlo comporta delle scelte dolorose in ogni caso e va lodato l'atteggiamento estremamente chiaro della Fir che ha dato delle indicazioni precise che non danno adito ad alcuna interpretazione.
«Mi rendo conto che fermare l'attività verso la fine della stagione sia pesante, ma rimane utile per tutelare l'incolumità e arginare il propagarsi del virus.
«Sebbene si sia arrivati alla soluzione più dolorosa, tutto sommato è la più consona per evitare di peggiorare una situazione già piuttosto difficile.
«Naturalmente come tutte le medaglie ha due facce: da un lato permette alle società di guardare al futuro con tutta la calma del caso, dall'altro aumenterà il divario tra le società strutturate e quelle no.»
 
«Le prime avranno chi si occuperà di reperire le risorse e mantenere i contatti con gli sponsor mentre le seconde, come sono le nostre, potranno subire un contraccolpo, – Prosegue Pavanelli.
«La tensione economica che si sta generando in queste settimana avrà ripercussioni su tutte le attività, non solo sulla parte sportiva e reperire le risorse potrebbe essere difficile.
«Rimane immutato l'impegno della federazione centrale, dei comitati e delle delegazioni di fornire il materiale sussidiario per mantenere la preparazione atletica dei nostri giocatori anche a casa.
«Cerchiamo di rimanere vicini a società e rimanere, come dice l'hashtag lanciato, distanti ma uniti.»
 
 Ecco il comunicato integrale della Federazione Italiana Rugby 
Il Consiglio Federale della FIR si è riunito in video-conferenza giovedì 26 marzo per definire le azioni da adottare a fronte della pandemia da Covid-19 attualmente in atto, dopo aver temporaneamente sospeso sino al 3 aprile ogni forma di attività agonistica.
L’organo di governo del rugby italiano ha deliberato la sospensione definitiva della stagione 2019/2020.
La decisione del Consiglio determina la mancata assegnazione dei titoli di Campione d’Italia previsti dai regolamenti e, al tempo stesso, di tutti i processi di promozione e retrocessione. La ripresa dell’attività domestica per la stagione 2020/21 sarà successivamente normata dal Consiglio e comunicata al movimento.
 
Nell’assumere una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano dal secondo dopoguerra ad oggi il Consiglio ha tenuto in massima considerazione i valori fondanti del rugby italiano e il loro attivo impatto sulla società civile e sui Club, nell’intento di rispondere a tre aspetti imprescindibili:
- tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese, delle loro famiglie e delle loro comunità.
- mostrare come il Gioco di Rugby sia pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese, duramente sfidato sul piano sanitario ed economico dalle vicende epidemiche attuali anche affrontando - come opportuna forma di condivisione - il sacrificio di una sospensione tanto incidente sull’attività agonistica nazionale.
- consentire ai Club di ogni livello di operare in regime di chiarezza rispetto alle attività previste nei prossimi mesi.
 
Il Presidente e il Consiglio ribadiscono inoltre che l'attenzione della Federazione è massimamente rivolta alle Società, ai giocatori, ai tecnici e agli staff, ai dirigenti, ai direttori di gara e, più in generale, a tutte le componenti del nostro movimento e che, nella prospettiva di una loro tutela, saranno varate misure di sostegno straordinarie.
Tali misure saranno approntate dal Presidente e dal Consiglio nelle prossime settimane, in coerenza con le indicazioni del Consiglio dei Ministri, del CONI, degli organi internazionali di cui FIR è membra e con l'esigenza del mantenimento di una sostenibilità complessiva del bilancio federale.
A tal proposito, il Consiglio Federale ha definito di aggiornarsi alle ore 15 di mercoledì 1 aprile 2020.

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