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Claudia Rossi e Matteo Mason chiudono al quarto posto

2020 Marina Militare Eurosaf Mixed Offshore European Championship

Sono Benjamin Schwartz e Marie Riou i vincitori del Campione Europeo della nuova disciplina Double Mixed Offshore (destinata a diventare olimpica da Parigi 2024), regata disputata a bordo del monotipo L30 lungo un percorso «mediterraneo» che, con partenza e arrivo a Genova, ha impegnato gli otto equipaggi in gara per circa 65 ore di navigazione continuata.
In quarta posizione, a 1 ora e 41 minuti dal binomio francese, staccato di una manciata di minuti dai belgi Gerckens/Faguet e dagli spagnoli Martinez-Via Dufresne, si sono classificati Claudia Rossi e Matteo Mason, protagonisti di un solido debutto nella «disciplina».
Esordio per il quale si sono allenati sin dalla conclusione del lockdown.
 
«Siamo molto soddisfatti, – spiega Claudia Rossi, già tre volte campionessa europea J/70 con Petite Terrible-Adria Ferries. – Avevamo aspettative più basse dato il livello della flotta, quindi siamo contenti e stupiti del quarto posto La regata è stata lunga e abbiamo coperto diverse posizioni.
«In una prima fase eravamo in testa e abbiamo resistito per diverse ore prima di iniziare a perdere sugli avversari.
«Alla Girarglia abbiamo girato quarti con un distacco importante dai primi. Successivamente abbiamo fatto una bella scelta di poppa, vicino all’Elba, così da sfruttare il vento sotto costa.
«Mossa vincente perché abbiamo girato Pianosa terzi, recuperando molta strada sulla testa della regata. Da lì e stato un tira e molla e lo scenario cambiava spesso per via delle condizioni di vento, oscillante e molto leggero.
«L’ultima notte abbiamo tentato il colpaccio: siamo gli unici ad aver fatto i bordi sotto costa, cercando un salto di vento che effettivamente c'è stato ma sarebbe stato meglio se la Tramontana fosse durata un poco di più.
«Da questa esperienza abbiamo imparato molto e, seppur stanchi, siamo felicissimi di come abbiamo gestito le cose a bordo.
«Ci abbiamo creduto fino all’ultimo centimetro, dando tutti noi stessi: l'ultima notte abbiamo dormito venti minuti a testa pur di recuperare. Non è bastato, ma torniamo a casa con il sorriso e con molti stimoli per continuare a lavorare.»
 
Un debutto, quello del Big Wool Sailing Team che è stato seguito da un'audience importante, connessa ai canali social che davano modo di seguire la manifestazione, ben organizzata da SSI.Events e Difesa e Servizi S.p.A. in collaborazione con lo Yacht Club Italiano.
«Ci tengo a ringraziare tutte le persone che ci hanno seguito – aggiunge la velista anconetana – tanti italiani erano connessi e ho ricevuto una marea di messaggi a cui, mio malgrado, non sono riuscita a rispondere.
«È bello vedere che la gente crede in noi. Il successo dell'evento è senza dubbio merito di Riccardo Simoneschi e della sua crew, che hanno curato l'organizzazione nel dettaglio.
«Inoltre un grazie anche a Rodion Luka e a tutto lo shore team L30, che sono stati sempre molto disponibili e professionali.»

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