Bolzano, individuati gli autori delle risse dei giorni scorsi
Denunciati, arrestati, revoca dei diritti ed espulsi otto pregiudicati ospiti dei Centri Emergenza Freddo
Lo scorso fine settimana il Centro cittadino, nel cuore della notte, è stato teatro di due violente risse tra pregiudicati, molti dei quali provenienti da altre Province per beneficiare dell’accoglienza dei Centri Emergenza Freddo tuttora aperti, e titolari dello status di Protezione Internazionale.
Solo grazie ai tempestivi, efficaci interventi delle pattuglie della Polizia di Stato è stato possibile identificare, arrestare e denunciare alla Procura della Repubblica gli autori di questi gravissimi atti criminali di inciviltà, ed evitare che gli stessi potessero avere ben più tragiche conseguenze.
Nel corso della notte tra venerdì e sabato, intorno alle ore 2.30, gli equipaggi della Squadra Volanti della Polizia di Stato sono intervenuti in via d’urgenza nei pressi di Piazza Domenicani in quanto era stata segnalata una violentissima rissa tra cittadini stranieri, in un caso anche con l’utilizzo della replica di un machete.
Giunti in pochi attimi sul posto, i Poliziotti notavano alcuni individui fuggire in diverse direzioni; per terra gli Agenti rinvenivano numerosi cocci di bottiglia, un sellino di bicicletta e una bomboletta di spray urticante al peperoncino, segni evidenti della rissa appena avvenuta; subito messisi all’inseguimento di coloro che erano stati indicati quali i due responsabili della aggressione appena avvenuta, le pattuglie della Polizia di Stato riuscivano ad intercettarne ed a fermarne uno mentre stava velocemente tentando la fuga verso via Cappuccini.
Al momento del fermo il soggetto tentava con forza di divincolarsi ed opporre resistenza alla Polizia, ma senza successo, in quanto veniva ammanettato e condotto negli Uffici della Questura.
L’altro aggressore, invece veniva raggiunto poco dopo in Piazza Verdi: qui lo straniero sferrava una testata al volto di uno dei poliziotti, per poi scalciare e prendere a pugni il collega; anche costui, comunque, veniva subito bloccato, messo in condizioni di non nuocere e trasferito in Questura.
Qui entrambi venivano identificati come due fratelli marocchini di 31 e 28 anni pluripregiudicati titolari dello status di asilo politico ed ospiti di Centri di Emergenza Freddo cittadini; provenienti dalla Liguria alcuni mesi orsono per approfittare dell’accoglienza, i 2 fratelli erano già stati arrestati a Bolzano nello scorso inverno per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, furto in abitazione e tentata rapina.
Non essendo ancora stato revocato lo status di protezione internazionale di cui beneficiano, non era stato possibile procedere alla loro espulsione.
Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, entrambi sono stati arrestati per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, e per rissa aggravata, e quindi messi a disposizione della Procura della Repubblica.
Il secondo grave episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, sempre intorno alle ore 2.30; nell’occasione le Pattuglie della Squadra Volanti della Polizia di Stato sono state inviate ad intervenire in emergenza in via Museo in quanto era stati segnalati alcuni cittadini stranieri che si stavano aggredendo armati di bottiglie rotte e, uno di essi, con un machete.
Intervenuti rapidamente in forze, dopo aver chiuso ogni varco di accesso ed ogni via di fuga da via museo gli Agenti di Polizia procedevano a fermare ed a identificare 6 soggetti, tutti cittadini stranieri molti dei quali con vari precedenti penali e/o di Polizia a proprio carico, tutti titolari di protezione internazionale ed alcuni di loro ospiti del Centri Emergenza Freddo: due marocchini di 38 anni, tre di 20 anni e uno di 18 anni.
Condotti negli Uffici di Largo Palatucci, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, essendo trascorsa la flagranza tutti costoro venivano denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica per il reato di rissa aggravata.
Da quanto finora ricostruito dagli investigatori non è ancora chiaro il movente di questi gravi episodi delinquenziali, commessi tutti da individui alterati dall’abuso di alcool e droghe. Riguardo al machete, non rinvenuto, è stato possibile appurare che si trattasse non di una vera arma ma di uno strumento tipo quelli utilizzati in palestra nelle esercitazioni di arti marziali.
Sono tuttora in corso ulteriori indagini al fine di identificare eventuali altri partecipanti alle risse ed a delineare le motivazioni che vi stanno alla base.
Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori, quindi, in considerazione della gravità di quanto accaduto, per tutti e 8 i soggetti coinvolti nelle due risse ha immediatamente sollecitato la competente Commissione Territoriale per i Rifugiati a procedere alla revoca dello status di protezione internazionale ad essi accordato, al fine di poter emettere nei loro confronti altrettanti Decreti di Espulsione dal Territorio Nazionale.