Il Giro d'Italia in Trentino e in Vallagarina – Di Paolo Farinati

Vallagarina e Rovereto per un giorno «capitali» del Giro d’Italia e del Giro E 2025


Ieri, martedì 27 maggio, il Trentino, la Vallagarina e Rovereto sono state per qualche ora capitali del Giro d’Italia 2025 e del Giro E. Il mondo intero appassionato di ciclismo ha potuto ammirare il nostro amato e unico territorio. Una giornata di ciclismo che ci ha ricordato con molta emozione quella tappa del 1970, in cui un indomabile Eddy Merckx mostrò tutto il suo talento e la sua forza fisica, vincendo proprio alla Polsa del Baldo e togliendo la maglia rosa al nostro mitico Franco Bitossi.
 
La 18° tappa del Giro in «rosa» è partita questa mattina da Piazzola del Brenta, località arricchita storicamente dalla splendida Villa Contarini, per poi salire verso l’Altopiano cimbro fino a Carbonare, da cui i corridori sono scesi lungo la storica Strada della Fricca fino a Trento, accolti dall’entusiasmo di migliaia e migliaia di sportivi del capoluogo. Da lì su verso il Monte Bondone, una salita non proprio semplice, per poi scendere sotto l’insidiosa pioggia verso la Valle dei Laghi. Qui la selezione del gruppo si è manifestata abbastanza significativa, con i migliori in testa, compresa la maglia rosa del giovane messicano Del Toro.

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Giunti ad Arco la salita è tornata obbligatoria e molto impegnativa su verso il Passo di Santa Barbara, con pendenze alpine che hanno richiesto a tutti uno sforzo a dir poco impegnativo. E proprio qui gli scalatori italiani si sono mostrati protagonisti. Tra loro in primis Scaroni, Fortunato e Pellizzari, peraltro ben marcati dall’ecuadoriano Antonio Carapaz, tra i corridori ai vertici della classifica generale e, quindi, un potenziale, maglia rosa. Il capo classifica, il messicano di origini italiane Isaac Del Toro, ha controllato la situazione e ha retto il ritmo di gara tutt’altro che agevole. Ma la tappa non è finita, anzi, il finale è stato pirotecnico.
 
La difficile discesa della Val di Gresta verso Mori ha procurato alcune cadute, tutte comunque senza conseguenze gravi. Da qui è iniziata la quarta e ultima salita verso Brentonico e poi oltre verso il Passo San Valentino. La selezione si è fatta assai crudele per molti ciclisti. Il duo italiano formato da Cristian Scaroni e dal compagno di squadra Lorenzo Fortunato non trova resistenza alcuna, l’entusiasmo degli sportivi tornante dopo tornante è irrefrenabile. I due arrivano mano nella mano, siglando la doppietta per la squadra della Xds Astana, all’inizio della settimana decisiva del Giro. Terzo a 55” è lo splendido Giulio Pellizzari, libero tatticamente dopo il ritiro di Roglic, uno dei favoriti.

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Pellizzari sulla salita finale va più veloce di tutti, ha fatto la vera selezione, a lui non ha resistito nemmeno il forte Carapaz. Dopo il record negativo di 17 tappe non vinte da un nostro corridore, in cima alla salita trentina del Passo di San Valentino - Brentonico, arriva nella «corsa rosa» una bellissima tripletta azzurra: una giornata magica. Carapaz arriva a 1’10”, il britannico Yates a 1’52”, Bernal e Caruso a 2’30”, la maglia rosa Del Toro a 2’46”. Crolla un altro dei favoriti Ayuso a 14’46”. Del Toro ha evidenziato i suoi limiti sulle grandi salite, pur mantenendo per poche decine di secondi la maglia rosa. Ma da oggi a Roma ci sono ancora 136 chilometri di strada sulle grandi montagne alpine del Trentino, della Lombardia e del Piemonte: domani, mercoledì 28 maggio, sono infatti previste le scalate del Passo del Tonale e del Passo del Mortirolo, e nei giorni a seguire un arrivo al Sestriere. Il Giro d’Italia 2025 è ancora aperto ad ogni risultato finale. Ecco perché il grande ciclismo emoziona sempre.
 
Ma non possiamo qui non accennare alla bellissima mattinata trascorsa a Rovereto con i grandissimi campioni del ciclismo del passato, che si sono dati disponibili per il Giro E, ovvero un Giro fatto di tappe ridotte in chilometraggio e percorse con biciclette elettriche «assistite». La tappa di oggi verteva su un percorso di qualche decine di chilometri, con partenza alle ore 12.30’ da un’affollata via Fontana, nel cuore di Rovereto, tra i monti e le campagne della Vallagarina. Ammirati e applauditi campionissimi come Miguel Indurain, vincitore di ben cinque Tour di France e due Giro d’Italia, accanto al campione del mondo Gianni Bugno, e poi Claudio Chiappucci e molti altri eroici atleti delle due ruote.
Il via è stato dato dalla Sindaca Giulia Robol.
 
In sintesi, una giornata del Giro d’Italia e del Giro E 2025 certamente appassionante e indimenticabile per gli sportivi del Trentino e della Vallagarina e di Rovereto in particolare.

Paolo Farinati

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