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«Nessuna giustificazione per atti di violenza o di terrorismo»

E' iI pensiero dell’Imam del Trentino Alto Adige Aboulkheir Breigheche, che precisa: «La vita è un dono di Dio e a nessuno è permesso di togliere»

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Nadia Clementi, che a suo tempo ha intervistato l’Imam del Trentino Alto Adige Aboulkheir Breigheche (vedi), gli ha chiesto di esprimere il pensiero della comunità islamica sui terribili attentati che vengono sempre più spesso perpetrati nel presunto nome di Dio.
Il dottor Breighechece lo ha inviato e lo pubblichiamo per esteso qui di seguito.

La violenza e il terrorismo nelle sue varie forme è inaccettabile,da condannare con le parole piu decise e piu dure. Nessuna giustificazione per nessun atto di violenza o di terrorismo.
La vita è un dono di Dio e a nessuno è permesso di togliere.
Bisogna chiedersi pero sempre: ma perche succede tutto questo?
Guerre,attentati,distruzioni,morti innocenti!
Ci saranno delle cause precise di tutto questo e delle eventuali soluzioni? Quali sono?
Assistere impotenti a tutto questo porta al suicidio del genere umano.
Ogni uno di noi nel suo piccolo o grande spazio può e deve fare qualcosa.
Il modo migliore è quello di riflettere e agire positivamente per prevenire i fenomeni di violenza, sentimenti di odio, ingiustizia e disprezzo da qualsiasi parte provengono.
 
Chi pretende di risolvere i suoi problemi personali o del gruppo di appartenenza con la violenza è violento, e come tale bisogna trattarlo con tutti i metodi a disposizione. Legali naturalmente,per non fare il suo gioco e cadere nella trappola del trascinamento verso la violenza generalizzata.
Nessuna giustificazione naturalmente a nessun atto violente dalle persone adulte che hanno un minimo di intelletto.
Chi accetta la logica di uccidere per il gusto di uccidere?! Se non un criminale e come tale bisogna trattarlo e affrontarlo. Anche con l’uso della forza quando serve.
Bello appartenere ai gruppi che proclamano la non violenza, ma se qualcuno li aggredisce cosa farebbero?
 
Ma qualche ragionamento pure bisogna farlo in merito alle cause che portano alla violenza e al terrorismo e le eventuali soluzioni non solo militari ma anche sociali, culturali, religiosi, economici e politici.
Bisogna imparare dalla storia leggendola in maniera imparziale e prendere atto degli errori commessi «correggendo il tiro».
Per esempio quali sono stati le vere cause della guerra del Golfo contro Saddam Hussein in particolare? E quello che continua a succedere tuttora in quel paese?
E ancora prima quella dell’Afganistan?
E quello che succede in Siria da più di cinque anni dove siamo arrivati a più di 500.000 vittime, quasi 15.000.000 di sfollati quando la popolazione totale conta solo 25.000.000.
 
Per non parlare di tutti gli altri orrori perpetrati contro la popolazione civile, lasciando liberi di agire i criminali al potere e il cosiddetto ISIS praticamente impunito, quando ci raccontano delle ipocrisie come quella della «Coalizione internazionale» che non riesce a sradicare un gruppo che agisce allo scoperto in Siria, Iraq, Libia, Yemen, pieni di armi fabbricate nello stesso occidente.
ISIS che ci dicono e ci raccontano che è imprendibile?!
Mentre ogni cittadino nel mondo oggi è sorvegliato nei suoi movimenti, tutti i movimenti, economici compresi.
E il continente africano è così povero? E i cittadini africani sono così ignoranti da non poter realizzare un modello democratico loro e godere delle loro risorse? E vivere come vogliono loro non come vogliono gli altri diversi da loro nella cultura, nelle religioni, nella mentalità sociale?
E la stessa cosa dicasi per i paesi del medio oriente.
 
La violenza è un flagello che sta distruggendo la vita di molte persone. Tutte le forme di violenza,anche quelle che si commettono tra le mura di casa.
Bisogna fare sempre di più e meglio per vincere questo flagello.
 
Nelle culture sviluppate non ci si sofferma solo sui «sintomi» delle malattie e delle devianze.
Si va oltre. Più profondamente. Alle radici dei problemi.
Se delle mosche si fermano sul viso sporco di dei bambini in un paese sottosviluppato non è colpa di quei bambini ma di chi è responsabile di quella situazione.
E quando i suoi genitori vedono ormai in tempo reale come sono puliti e pieni di salute i nostri fortunati figli in occidente, qualche domanda passerà pure nelle loro menti.
Molti in occidente ripetono spesso che molta colpa in questo ne ha lo stesso ricchissimo occidente.
Ma quali soluzioni ha messo in atto per prevenire i brutti pensieri di quei genitori e degli stessi bambini man mano che diventano più grandi?
Non è il fine e pulito fazzoletto che risolve alla radice quel problema anche se pulisce quel viso.
 
Per tornare al nostro argomento principale della violenza e del terrorismo,tutte le forme di violenza e di terrorismo: gli attentati terroristici, ma anche quelle causate dai bombardamenti su innocenti in Siria per esempio o altrove, che causano dolore,sgomento e orrore, non dobbiamo andare molto lontano.
Andiamo alle radici dei problemi.
Tutti,ogni uno nel suo ambito di agire deve impegnarsi seriamente.
Non solo denunciando eventualmente gli eventuali estremisti pericolosi,quello è il sintomo della malattia, ma fare di più,meglio e prima.
Siamo seri nel proporre soluzioni serie.
Rileggiamo le parole di Papa Giovanni Paolo II pronunciate ne gennaio 2002 ad Assisi:
«Noi sappiamo che molte sono le cause del terrorismo, ma una, la più profonda, è l’insopportabile sofferenza di fronte a un mondo mezzo povero e mezzo ricco, che ha generato e genera risentimenti covati negli animi da tempo, violenza, vendetta. Si esige più parità, più solidarietà, soprattutto una più equa condivisione dei beni.»
 
Aboulkheir Breigheche
Imam del Trentino Alto Adige

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