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Oggi gli Imam sono entrati nelle chiese d'Italia e Francia

L'Imam del Trentino Alto Adige Aboulkheir Breigheche ha presenziato alla messa delle 19 nel Duomo di Trento

Come promesso, l’Imam del Trentino Alto Adige, Aboulkheir Breigheche, ha partecipato alla messa delle 19 celebrata in Duomo.
In questa maniera, da una parte ha offerto la propria solidarietà alla cristianità duramente colpita dall’attentato di Rouen e, dall’altra, ha espresso la condanna a qualsiasi atto di terrorismo commesso nel presunto nome dell’Islam.
Lo scorso 17 luglio fa gli avevamo chiesto di esprimere il suo pensiero sugli attentati dei fondamentalisti islamici e l’Imam ci aveva risposto in maniera netta: «La vita è un dono di Dio e a nessuno è permesso di toglierla» (vedi servizio di Nadia Clementi).
 
Poi, all’indomani dell’assurdo assassinio dell’anziano prete in Normandia, l’Imam si è sentito in dovere di condividere – come il resto degli imam italiani – l’atteggiamento di pace offerto dagli islamici in Francia: il partecipare alla messa della domenica.
Il principio è che le tre religioni monoteiste – cristiana, islamica ed ebraica – hanno in comune la ricerca della pace in terra. E gli assassini che commettono atroci delitti nel nome di un improbabile Dio della morte, hanno spinto i religiosi a prendere una posizione netta contro la jihad.
Non solo hanno deciso di entrare nelle chiese d’Italia e di Francia, ma hanno anche negato la sepoltura dei terroristi secondo il rito della religione islamica.
Secondo noi questa posizione rappresenta il primo vero passo contro il terrorismo islamico.
 
Oggi Aboulkheir Breigheche ha ripetuto le parole già anticipate al nostro giornale.
Ha detto che il mondo islamico si sente offeso e colpito come l’intera cristianità per il solo fatto che a fianco della parola terrorismo sia messo l’aggettivo islamico.
Il dialogo con la cristianità, ha ricordato, è cominciato da tempo e non basteranno quattro tagliagole per far cambiare rotta a una religione che in Europa conta l’8 percento di fedeli.
Già, l’Europa. È un peccato che questo grande passo di fratellanza religiosa sia avvenuto solo in Francia e in Italia.
Ma, come detto, si tratta comunque di un precedente che entrerà nella storia e che avrà un seguito.

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