Roditori, zecche e malattie trasmesse, workshop internazionale

Una trentina di ricercatori da tutto il mondo a Tonadico per l’incontro organizzato da FEM e Parco Naturale di Paneveggio - Pale di San Martino

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L’ecologia dei roditori forestali e le malattie che trasmettono sono al centro del meeting internazionale che si è tenuto dal 26 al 30 maggio, a Tonadico, presso la Villa Welspberg, organizzato dalla Fondazione Edmund Mach in collaborazione con il Parco Naturale di Paneveggio - Pale di San Martino.
I ricercatori FEM insieme a esperti internazionali di prestigiose università americane ed europee hanno discusso dei fattori ecologici e socio-economici associati all'emergenza di malattie trasmissibili dagli animali all'uomo (zoonosi), con particolare riferimento a quelle trasmesse dai roditori selvatici.
 
Durante il meeting di Tonadico, che si è concluso oggi, è emerso che l'impatto del cambiamento climatico e degli eventi estremi, come la tempesta Vaia, possono aumentare anche il rischio di trasmissione di malattie come quelle trasmesse da roditori e zecche. 
Tuttavia l'implementazione di alcune buone pratiche come quelle messe in atto da tempo dal Parco di Paneveggio, come una gestione selvicolturale finalizzata a diversificare le funzionalità e composizione arborea delle foreste, accanto al mantenimento della gestione dei pascoli alpini e della zootecnia di montagna con sistemi di gestione zootecnica ed agronomica sostenibile attenta a mantenere un'elevata biodiversità floristica e animale, integrati da azioni di prevenzione e formazione in un'ottica «One Health», possono ridurre significativamente il rischio di zoonosi.

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FEM e il Parco sono partner di un progetto internazionale finanziato dalla commissione europea, denominato «BEPREP», che ha lo scopo di individuare le migliori pratiche di rimboschimento e ripristino ambientale riducendo il rischio di diffusione di malattie zoonotiche. 
Nell'ambito di questo progetto, i ricercatori FEM svolgono numerose attività di ricerca, sostenute anche grazie al supporto dell’Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi.
 
I roditori, grazie alla loro ampia diffusione in diversi habitat sia naturali che agrari e urbani e al loro rapido ritmo vitale, sono considerati degli ottimi sistemi modello per lo studio di come i cambiamenti socio-economici ed ambientali, come il cambiamento climatico, e le conseguenti azioni di ripristino ambientale possano favorire la diffusione di malattie trasmissibili all'uomo. 

In generale, il ruolo ecologico di questi piccoli mammiferi è molto importante. 
Essi sono infatti coinvolti nella dispersione di semi, polline e spore fungine e nel rimescolamento del suolo contribuendo così alla composizione della vegetazione e alla rigenerazione delle foreste. Inoltre, i roditori svolgono un ruolo cruciale nella catena trofica, come fonte alimentare per numerose specie di rettili, uccelli e mesomammiferi. 
Tuttavia, essi svolgono anche il ruolo di serbatoio per numerosi microrganismi e parassiti trasmissibili all'uomo, agli animali da reddito e agli animali domestici.

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