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Trentino Rock, dagli anni '60 a oggi/ 21 – Ufo Fliers

Il grande entusiasmo di quattro ragazzini poi diventati grandi musicisti: «La musica ti rende sempre protagonista e ti eleva a rango superiore»

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Mauro Tecchiolli e Paolo Garbari, due ragazzini di Vezzano, sono amici da sempre e sono legati ambedue da una grande passione musicale.
Infatti il loro sogno è formare una band. Uno studia pianoforte ma ascolta i Deep Purple invece che Mozart e Bach, l’altro è incantato da sempre dal ritmo incalzante della batteria.
Ma un giorno, nell’estate del 1979, il loro sogno come per magia inaspettatamente diventa realtà.
Paolo Garbari compra una batteria usata d’occasione mentre Mauro Tecchiolli si fa prestare una vecchia tastiera dall’organista che suona in chiesa
In modo casuale conoscono Mauro Borgogno un chitarrista di Pergine e Angelo Giordano che con il basso non è niente male.
Alla fine del 1979 finalmente nascono gli Ufo Fliers!
 
«Facevamo prove a Vezzano a casa di Paolo Garbari, – ricorda Mauro Tecchiolli – e Mauro Borgogno saliva da Pergine con la sua apecar furgonata. Era l’unico mezzo di trasporto per portare in giro gli strumenti, purtroppo in salita si piantava e quindi dovevamo accettare contratti solo sotto una determinata pendenza.»

Il gruppo in tutti i concerti era seguito da Claudio Zanini il fonico/mixerista della band che per quei tempi era cosa rara.
I giovanissimi Ufo Fliers allora tredicenni in quasi 5 anni di attività si esibiranno per circa 80 volte in concerti live suonando la loro musica, l’hard rock.
Poi complice il servizio militare il gruppo si scioglierà e i 4 ragazzini non si ritroveranno mai più. Mauro Borgogno costruirà insieme a Paolo Garbari i Rising Power (vedi).
 
Angelo Giordano suonerà per molti anni con i Dispaccio e diventerà un fonico di alto livello all’interno della sua sala d’incisione.
Ora trasferitosi a Vicenza si è specializzato nel flamenco dove è diventato uno dei massimi interpreti a livello nazionale.
Mauro Tecchiolli appena tornato da militare ha intrapreso subito una lunga carriera professionistica legando il suo nome al famoso duo Saravà insieme al grande Gino Vivori con il quale ha suonato fino alla sua recente scomparsa. 
 
Oggi siamo ospiti al centro della musica di Trento di Mauro Tecchiolli che gentilmente ci ha invitato. In questo centro c’ è un grande via vai di musicisti ed in lontananza sentiamo la musica dei gruppi che stanno provando nelle numerose sale messe a disposizione dal comune di Trento.Per la prima volta una nostra intervista avrà quindi una colonna sonora.
 
 
 
Hai suonato per oltre 25 anni con Gino Vivori e adesso?
«Adesso mi riprendo quello che ho lasciato – ci risponde Mauro Tecchiolli. – Quando suoni per vivere devi cedere anche a dei compromessi. Oggi mi sento più giovane di quando avevo 20 anni e sono pronto a ricominciare e a rimettermi in gioco con grandi motivazioni ed entusiasmo. Ho voglia di fare grande musica live, grandi concerti.»
 
Come ti ha aiutato la tua lunga esperienza musicale nella vita?
«La musica è come un linguaggio universale e un Passepartout che ti apre tutte le porte della vita. Ti rende protagonista, ti eleva a rango superiore. Il musicista spesso è persona riflessiva e tenace, che vive le proprie emozioni in silenzio senza condividerle con nessuno.»
 
Hai avuto un maestro nella tua giovinezza musicale?
«Carletto Patton è stato un mio grande punto di riferimento fin da quando da ragazzino tredicenne andavo a vederlo suonare a casa sua insieme al suo gruppo [I Reportage NdR http://www.ladigetto.it/permalink/15882.html]. Da lui – continua Mauro – ho preso molte lezioni, il costo allora era di 700 Lire all’ora.»
 
Per quanto riguarda invece i tuoi artisti preferiti, quali sono stati i tuoi punti di riferimento?
«Keith Emerson, gli Yes, Elton John e numerosi cantautori Italiani.»
 
E fra i musicisti trentini?
«Carletto Patton, Giuseppe Martinelli e Gino Vivori»
 
Hai qualche simpatico aneddoto da raccontare di questi lunghi anni di musica?
«Avevamo comprato un impianto voci di dimensioni ciclopiche. Solo dopo l’acquisto ci siamo chiesti, e adesso come facciamo a trasportarlo? Fu una vera tragedia. Il secondo aneddoto riguarda una sponsorizzazione.
«L’Ufo, un grande negozio del centro storico di Trento ci aveva proposto la sponsorizzazione, a patto che noi cambiassimo nome del gruppo. Squattrinati come eravamo ci abbiamo messo una frazione di secondo a diventare gli Ufo Fliers!»
 
Ti riconosci un pregio?
«Ho un carattere piuttosto conciliante e quasi mai polemico»
 
E un difetto?
«In tutta la mia carriera musicale credo di essermi sottovalutato, in me stesso è sempre stata forte la mia mancanza di autostima»
 


Qualche rimpianto?
«Non aver finito il conservatorio è un mio grande rimpianto, purtroppo una grave tendinite mi costrinse a interrompere gli studi. Ma un altro grande rimpianto riguarda la lunga esperienza con Gino Vivori, credo infatti che questa esperienza così lunga mi abbia fatto perdere molte opportunità di suonare con dei gruppi e questo rimane un mio grande limite per ora.»
 
Ti è rimasto ancora qualche sogno?
«Poter continuare a fare questo lavoro che è anche la mia passione, vivere di musica.»
 
Condividi la musica con i tuoi figli?
«Con mio figlio Manuel di 16 anni ho un ottimo rapporto. lui ha seguito la mia strada e al pianoforte è un piccolo fenomeno. Lui predilige la musica classica e rispetto la sua scelta. Certamente vedendolo suonare mi accorgo come i giovani d’oggi abbiano una capacità di apprendimento incredibilmente superiore a quella nostra»
 
Quale è stato a parer tuo il grande cambiamento della musica in 40 anni?
«Posso spiegartelo con un esempio. Un tempo – continua Mauro – quando andavi a suonare eri chiamato pianista o musicista adesso ti chiamano Dj. È ovvio che ormai c’ è stato un grande appiattimento della musica in generale, ma non dobbiamo piangerci addosso ma inventarci altre formule di spettacolo che siano legate anche al coinvolgimento del pubblico e forse aumentarne lo spessore culturale.
«Oggi – aggiunge Mauro – molti di noi pensano di essere gli unici depositari dell’arte della musica, pensare così oggi credo sia deleterio.»
 
In tal senso mi pare che il vostro gruppo proponga qualcosa di nuovo, vero?
«Si certo. Da un po’ di tempo proponiamo nei locali uno spettacolo dove il pubblico è coinvolto e canta insieme a noi che suoniamo dal vivo. È una specie di Karaoke ma con i musicisti che suonano dal vivo. Uno spettacolo nello spettacolo quindi»
 
Che consigli ti senti di dare ai giovani musicisti?
«Non farsi condizionare da nessun giudizio e suonare lo strumento a cui sei legato, non importa se magari di seconda importanza e di poca visibilità.»
 
Sappiamo che hai un progetto legato alla morte di Gino Vivori, vuoi spiegarci qualcosa a riguardo?
«Si chiama Cantando Gino ed è un progetto di raccolta fondi per il finanziamento di una scuola di musica a Salvador de Bahia in Brasile dove abita l’amato nipote di Gino Vivori». 
[Al termine dell’articolo potete vedere la struttura dell’intero progetto con gli eventuali contatti - NdR].
 

 
Per Mauro Tecchiolli crediamo che ci sia un’altra giovinezza, per lui forse proprio da qui comincia un nuovo percorso musicale. La voglia di rimettersi in gioco e recuperare il tanto tempo perduto lo rende motivato ed entusiasta del movimento musicale che lo circonda da sempre.
È come aprire gli occhi e vedere un futuro diverso, come avere la consapevolezza di poter dare a se stesso e agli altri ancora molte emozioni.
Il suo leggero imbarazzo, il suo sguardo abbassato nel rispondere ad alcune nostre domande ha scoperto la sua umanità e sensibilità.
L’esperienza di mille e più serate insieme all’amico di sempre deve essere un trampolino per entrare in una nuova dimensione musicale, quella dei grandi concerti Live Rock.
Ora davvero Mauro può ricominciare a sentire e suonare la musica dei Deep Purple tanto amata nella sua adolescenza.
E quando la suonerà dal vivo siamo sicuri che nonostante tutto anche il suo amico Gino apprezzerà…
 
Roberto Conci
r.conci@ladigetto.it
Il prossimo Giovedì sarà ospite della nostra rubrica Andrea Sartori Leader del gruppo «Le Termiti»
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 Progetto Gino
 
Il progetto Cantando Gino (in Brasile) si divide in due fasi distinte.
Prima fase: selezione di un/a ragazzo/a per partecipare ad una serata commemorativa di Gino in Italia.
La prima fase si svolgerà da febbraio a settembre 2012 e vedrà impegnati una decina di ragazzi che frequentano le strutture della Fundação Marimbeta con spiccate doti musicali e canore.
Dall’inizio del prossimo anno scolastico, i ragazzi saranno supportati da un insegnante locale di musica per migliorare le proprie capacità e apprendere le nozioni fondamentali delle musiche del repertorio di Gino.
A fine giugno sarà fatta una selezione per individuare il candidato che parteciperà alla manifestazione italiana. Nei due mesi successivi il ragazzo selezionato frequenterà un corso di perfezionamento per migliorare l’uso della lingua italiana e inglese sui testi del repertorio di Gino.
Nel mese di settembre il ragazzo usufruirà di un viaggio-premio in Italia per partecipare alla serata musicale in ricordo di Gino, ed ad altre eventuali iniziative.
Seconda fase: istituzione di una scuola con corsi professionalizzanti di musica e canto.
Per gli anni successivi, il progetto prevede di dare continuità all’iniziativa allestendo, in orari extrascolastici, dei corsi di musica popolare per dare la possibilità ad alcuni ragazzi di migliorare le proprie condizioni di vita partecipando ad eventi e manifestazioni pubbliche di intrattenimento.
Ai corsi potranno partecipare 4-5 ragazzi con frequenza di quattro ore settimanali: due di musica e due di canto, modificabili a discrezione dell’insegnante in base alle necessità del momento. Sull’andamento dei corsi e sui test programmati durante l’anno verrà fornita adeguata documentazione ai patrocinatori.
 
Supporto logistico
L’Associazione CLAUDIO ha già dotato le strutture della Fundação Marimbeta di un numero sufficiente di chitarre (60) e di un adeguato impianto audio.
Tale strumentazione, già utilizzata per i normali corsi, rimarrà a disposizione anche per i partecipanti alla selezione per tutta la durata della prima fase. Successivamente si potrà scegliere se continuare con gli stessi strumenti o acquistare qualche altro strumento per diversificare l’offerta.
Inoltre un volontario dell’Associazione accompagnerà in Italia il ragazzo selezionato (non potendo egli fare il viaggio da solo in quanto minorenne).
La Fundação Marimbeta mette a disposizione i locali e il materiale per l’effettuazione dei corsi, fornisce l’insegnante per la prima fase e organizza la selezione dei candidati.
 
Bilancio di spesa preventivo.
Le spese per il primo anno (2012) sono solo quelle relative al viaggio andata/ritorno dal Brasile all’Italia per il concorrente selezionato e per il soggiorno in Italia dello stesso.
Il soggiorno e l’accompagnamento potrebbe essere a carico di amici o sostenitori e quindi non influire sul bilancio.
Il professore di musica suggerisce inoltre l’acquisto di un adeguato microfono con relativo impianto voci da utilizzare anche durante la selezione.
Per il secondo anno, sarebbe opportuno l’acquisto di una tastiera semiprofessionale per l’accompagnamento delle chitarre ed eventualmente di un microfono e impianto voci (se non acquistati nel 2012); sono inoltre da mettere a preventivo gli stipendi dell’insegnante.
Dal terzo anno in poi resterebbero solo le spese relative all’insegnamento.
 
Tabella riassuntiva del preventivo costi:
- anno voce importo in € totale annuale 2012 volo aereo Brasile/Italia e ritorno 900,00
- soggiorno e accompagnamento in Italia a carico di amici  acquisto microfono e impianto voci 300,00 -1.200,00
- 2013 acquisto tastiera 900,00
- salario insegnante per otto mesi 1.200,00 - 2.100,00
dal 2014 in poi salario insegnante per otto mesi 1.200,00 -  1.200,00 
 
Caratterizzazione dei partner in Brasile.
CLAUDIO – Associazione di volontariato solidale
L’Associazione ha sede in Trentino ed è stata costituita nel 2008 con l’intento di proporsi in modo positivo nei confronti di comunità e soggetti che vivono in precarie condizioni economiche e sociali.
L’Associazione è senza fini di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale in ambito nazionale ed internazionale; obiettivo generale è fornire un valido aiuto per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio attraverso programmi tesi a valorizzare le capacità e le risorse territoriali per contribuire allo sradicamento della povertà ed alla promozione dello sviluppo umano.
 
Particolare attenzione è dedicata al primo, secondo e settimo degli Obiettivi del Millennio attraverso azioni e programmi che mirano a garantire l’accesso all’acqua, a tutelare la salute e l’igiene delle persone, a potenziare l’agricoltura e l’allevamento, ad incentivare l’artigianato e l’imprenditoria locale, a migliorare la qualità dell’ambiente urbano e rurale, ad aumentare le opportunità di istruzione e di avviamento al lavoro in favore di soggetti disagiati.
L’Associazione è indipendente da partiti politici, sindacati, istituzioni locali, nazionali e internazionali, fedi religiose, fondazioni o imprese private sia in Italia che nei paesi di intervento; rifiutando un approccio assistenzialista, preferisce puntare sull’istruzione scolastica sia primaria che secondaria e sulla formazione al lavoro artigianale ed imprenditoriale al fine di creare membri della società coscienti dei propri diritti e della propria identità sociale e civile diffondendo l’istruzione, la cultura e la professionalizzazione.
Attraverso un programma di sviluppo economico, ecologico ed equo, coordinato e concordato con le istituzioni locali, viene sensibilizzata la cittadinanza interessata, favorendo la formazione di cooperative di lavoro e creando strategie di commercializzazione dei prodotti ottenuti.
 
L’Associazione riserva uno spazio dedicato anche allo spettacolo, alla storia, alle abitudini, al mantenimento e recupero di folklore e tradizioni locali al fine di rispettare e mantenere intatte le identità culturali delle popolazioni beneficiarie degli interventi.
L’obiettivo comune è di fare in modo che tutte le popolazioni, anche quelle attualmente più disagiate, possano un domani avere un ruolo importante nelle decisioni che le riguardano quotidianamente e nelle scelte future inerenti al loro ambiente.
 
Fundação Marimbeta - Sitios de Integração da Criança e do Adolescente
La Fundação Marimbeta è stata costituita nel novembre 1987 nel comune di Itabuna, una città di 250.000 abitanti situata nello stato di Bahia (Brasile), circa 500 km a sud di Salvador.
È un organismo senza scopo di lucro e gestisce un Centro costituito da cinque unità dislocate nei rioni della periferia cittadina. Attualmente sono iscritti e frequentano giornalmente i siti della Fondazione 1.030 ragazzi e giovani di età compresa tra i 7 e i 17 anni.
L’accettazione dei ragazzi presso la Fondazione è subordinata alle effettive condizioni economiche delle famiglie: il salario minimo garantito alle famiglie è stato recentemente aggiornato ad un importo corrispondente a 236,00 € mensili e questo costituisce il tetto massimo per l’accesso al Centro, ma la maggior parte delle famiglie dei ragazzi che frequentano il Centro ha un reddito molto più basso, dovuto a disoccupazione, lavoro saltuario e sfruttamento; in media il reddito mensile di una famiglia composta da cinque persone non supera i 140,00 €.
La presenza nei centri è complementare all’orario di frequentazione della scuola pubblica: due turni di ragazzi si alternano (mattina o pomeriggio) in funzione dell’orario scolastico.
 
Finalità della Fundação sono la creazione di condizioni favorevoli per la promozione della cultura civica, dell’educazione e dei diritti fondamentali dei giovani, dando preferenza ai ragazzi provenienti da famiglie di basso reddito e promuovendo lo sviluppo delle loro capacità attraverso attività complementari socio-educative, artistico-culturali, ecologiche, sportive e professionalizzanti.
 
Sono competenze della Fundação: favorire l’integrazione dei giovani attraverso programmi specifici educativi e sociali nel periodo extra scolastico, difendere i diritti fondamentali dei giovani, stimolare lo sviluppo dei giovani attraverso attività socio-educative.
Ai ragazzi è anche fornito il materiale didattico e il materiale necessario per l’esecuzione dei lavori di artigianato.
Le attività svolte nelle varie unità consistono in: artigianato, taglio e cucito, confezionamento di bigiotteria, teatro, musica, canto, arti marziali, informatica, riciclaggio carta, agricoltura, sport e danza.
La diversificazione delle attività è necessaria per mantenere alto l’interesse dei giovani e creare in continuazione nuovi stimoli.  
 
Per informazioni telefonare al 3472967504 (Mauro Tecchiolli).

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