Educare alla vittoria significa non portare alla competitività esasperata, tantomeno a voler primeggiare sul «nemico» con qualsiasi mezzo
Se siete molto agitati ditelo all’esaminatore, perché anche manifestare apertamente ciò che si prova serve a creare un clima adeguato
Le prove che accompagnano le trasformazioni diventano passaggi di paura e di ansia, di sofferenza e disorientamento
Il «Body Shaming» è la derisione fatta a una persona per il suo aspetto fisico
Oggi in casa regna un rumoroso silenzio perché ognuno pensa che sia più rassicurante il non dire niente…
Ai genitori di figli bocciati suggerisco le stesse parole di Samuel Beckett: «Prova ancora, fallisci ancora, fallisci meglio!»
La sfida educativa del nostro tempo è quella ridurre la competizione e potenziare, a livello orizzontale, solidarietà e empatia
Freud diceva che la «febbre della guerra» si impossessa dei corpi degli individui. Ma è lo stesso Freud a lasciare uno spiraglio di speranza...
Oggi è anche «San Giuseppe lavoratore» e ricordiamo le funzioni di un padre che insegna a dare senso al presente e valore all’esistenza
Giovani rissosi, delusi e senza futuro: manifestano un disagio nella funzione adattiva. Per tutti c’è bisogno di adulti in grado di ascoltare gli adolescenti