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Vasco Live, una ricaduta di quasi 44 milioni di euro

Presentati i dati sull’impatto economico dell’evento del 20 maggio 2022. La ricaduta sul territorio è stata di 43 milioni di euro. Il ritorno per la Provincia di 3 milioni

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Ne avevamo già parlato noi pochi giorni dopo lo spettacolo, ovviamente non con il crisma scientifico della Nielsen, per quantificare i risultati economici dell’operazione (vedi servizio).
Oggi la presentazione ufficiale dell’analisi effettuata dalla Nielsen, che secondo noi è la maggiore azienda specializzata nel campo delle ricerche nella comunicazione e nel marketing.
Non ci eravamo andati lontani, aggiungendo qualche dettaglio che oggi non è stato preso in considerazione.
Queste le risultanze dell’analisi.
 
L’impatto economico totale generato in Trentino dal concerto di Vasco Rossi alla Music Arena pari a 43,6 milioni di euro.
Valore calcolato partendo dalla spesa effettuata dagli spettatori nei giorni dell’evento: circa 10,1-10,2 milioni di euro, cioè 82 euro di spesa media per ciascuno dei partecipanti al concerto del 20 maggio e della prova generale (19 maggio).
Il dato si eleva secondo il Moltiplicatore dell’impatto economico (che dice che ogni euro speso ne genera 4,05 nell’economia).
Ma da considerare c’è anche il valore della visibilità mediatica ottenuta dal Trentino e dalla città di Trento durante il concerto: 1,1 milioni di euro, di cui 915 mila sono stati realizzati attraverso i canali mediatici, tv, stampa, online, social e radio, mentre i restanti 198 mila sono frutto della visibilità presso il luogo dell’evento.
Visibilità garantita in particolare dai social (per il 51%), seguiti da stampa (27%) e online (16%).
 

Il funzionario della Nielsen e il dott. Rossini di Trentino Marketing.
 
Questi i dati relativi all’indotto scaturito dal Concerto di Trento, inserito nel tour 2022 di Vasco, partito proprio in Trentino per poi approdare in tutta Italia.
Secondo quanto evidenziato nell’indagine, un terzo dei partecipanti è venuto dalla provincia di Trento, mentre le strutture turistiche trentine - gli alberghi fino a 3 stelle e i b&b - hanno accolto il 50% degli spettatori.
Riguardo agli spettatori non residenti in Trentino, quasi la metà (42%) ha pernottato almeno una notte sul territorio (circa il 50% una notte, il 40% due notti, l’8% tre notti e il 2% quattro o più notti): oltre il 50% ha soggiornato a Trento e dintorni, la restante metà ha soggiornato nei pressi delle località limitrofe come Riva del Garda, Rovereto, Valsugana o l’altopiano della Paganella.
 
Rispetto alle impressioni positive per il Vasco Live, coloro che tornerebbero a Trento per altri eventi indicano come motivazione principale l’atmosfera generale, il contesto ambientale e montano, seguiti dalla comodità di raggiungere il territorio e dalla qualità complessiva dell’organizzazione.
L’analisi evidenzia inoltre alcuni aspetti per l’organizzazione sui quali si consiglia di migliorare, ad esempio i prezzi delle bevande e del cibo all’interno della struttura e la gestione dei parcheggi.
 
Come abbiamo scritto nel titolo, oltre alle ricadute sul territorio, ci sono i rientri della Provincia autonoma di Trento.
I costi per spese correnti sono stat circa 1,5 milioni di euro, i costi in conto capitale sono stati circa 3,5 milioni. Va dunque fatto ricadere sullo show di Blasco solo il milione e mezzo, perché il resto va ammortizzato negli anni. Costo recuperato da voci come posteggi e altro ancora.
A questo però vanno aggiunti gli introiti fiscali, perché alla Provincia spettano i 9 decimi del gettito fiscale generato dal territorio. Conteggio che – sia pure a spanne – arriva secondo noi a 8 milioni di euro. Chapeau!

Le slide della Nielsen a questo link.


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