Bronchite: come si prende e quando diventa cronica
Un problema di salute che è diventato di attualità in questo particolare momento
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Le malattie respiratorie come bronchiti e polmoniti non sono un’esclusiva invernale. Complici gli sbalzi di temperatura e l’ozono, che irrita le mucose respiratorie, questi malesseri si manifestano tutto l’anno e insorgono spesso anche durante la bella stagione.
I modi in cui si prende la bronchite
La bronchite è un’infiammazione delle mucose bronchiali che può manifestarsi anche in forma violenta e repentina, in questo caso si parla di bronchite acuta.
Anche quando i sintomi sono più intensi, il decorso della malattia si esaurisce solitamente nell’arco di dieci giorni.
A determinare questa infiammazione delle vie respiratorie sono generalmente infezioni di natura virale o batterica, ma anche patologie polmonari croniche come l’asma, disturbi come il reflusso gastroesofageo e l’inalazione prolungata di sostanze irritanti.
L’insorgenza della bronchite acuta può essere favorita anche dall’inquinamento ambientale e dal fumo.
Per comprendere meglio come si trasmette la bronchite acuta a un adulto in salute, è possibile leggere degli approfondimenti dedicati all'argomento. In linea di massima è sufficiente pensare alle forme più comuni di contagio tra le persone, che prevedono il contatto diretto con oggetti infetti o con l’individuo malato.
Un colpo di tosse o uno starnuto diffondono goccioline di saliva nell’aria che possono essere facilmente inalate da chi circonda il malato, provocando così l’insorgere della malattia.
Va tenuto bene a mente, però, che la bronchite è contagiosa solo se di natura virale o batterica, mentre non è trasmissibile se viene causata da altri fattori.
Cos’è la bronchite cronica e come si cura
Quando i sintomi della bronchite, come la tosse e il catarro, persistono e magari se ne aggiungono altri nel tempo, siamo di fronte alla bronchite cronica, ovvero un’infiammazione permanente dei bronchi che si manifesta con tosse per almeno tre mesi all’anno, non necessariamente consecutivi, e si presenta ogni anno per almeno due anni di seguito.
Chi soffre di bronchite cronica può avvertire anche difficoltà respiratorie come il cosiddetto «fiato corto», sentirsi debole, provare dolore nel deglutire, mal di gola e qualche linea di febbre. In medicina la bronchite cronica si può riferire alla persistenza di una bronchite acuta, che non curata bene si può cronicizzare, oppure ad una patologia più complessa nota come broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
La bronchite cronica infatti è principalmente determinata da fattori irritativi, come il fumo di sigaretta e l’esposizione a gas tossici e sostanze nocive, come diversi inquinanti presenti nell’aria.
L’infiammazione cronica dei bronchi causa un progressivo restringimento delle vie aeree e, se non viene adeguatamente trattata, può evolvere in condizioni patologiche più gravi come la BPCO, la broncopolmonite e l’enfisema.
La terapia medica per contrastare la bronchite cronica tiene in considerazione la situazione del paziente e l’entità del disturbo, mirando sempre all’eliminazione delle cause, come il fumo e l'esposizione agli agenti inquinanti, e alleviando i sintomi attraverso un’idratazione adeguata per fluidificare il muco e un’eventuale prescrizione di farmaci broncodilatatori.
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