Il fiume Serchio accompagna i nostri passi verso Lucca, dove finalmente possiamo venerare il Volto Santo, che è in restauro, nel Duomo di San Martino
In Garfagnana siamo invogliati a rallentare, per godere più a lungo di questi paesaggi, nascosti tra le Alpi Apuane, gli Appennini e il fiume Serchio
Lasciamo la Lunigiana attraversando il Passo di San Nicolao di Tea, dove c’era un ospitale medievale e, scortati dai lupi, entriamo in Garfagnana
La Via del Volto Santo, da Pontremoli a Lucca, è un cammino autonomo, ma può essere la continuazione della Via degli Abati o una variante della Francigena
Seguendo il Cammino del Cid finiamo la Ruta de la Lana a Burgos, dopo aver ammirato i monasteri di San Domingo de Silos e di San Pedro de Cardeña
Nella Provincia di Soria, oltre ai giacimenti dell’età del bronzo, scoviamo chiese romaniche, fortezze e castelli che testimoniano un passato glorioso
La deviazione a Sigüenza è un tuffo nella storia, dal Doncel alla Battaglia di Lepanto, ma passa da luoghi poco abituati al passaggio dei pellegrini
Lasciata Cuenca entriamo in provincia di Guadalajara, dove la guerra civile è ancora viva nei racconti di un anziano del paesino di Gárgoles de Arriba
Da Cuenca percorreremo, come i commercianti di lana del 1500, la strada per Burgos già citata nel Repertorio dei Cammini di Alonso de Meneses del XVI secolo
Uscendo dalla provincia di Valencia ed entrando in quella di Cuenca incontriamo due «compaesani»: Juan, un trentino, e Stefano, un veneto di Bassano del Grappa