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Storie di donne, letteratura di genere/ 518 – Di Luciana Grillo

Eugenia Prado Bassi, «(D)istruzioni d’uso per una macchina da cucire – Femminismi, Comunità e altre trame» – Un romanzo breve ma molto originale

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Titolo: (D)istruzioni d'uso per una macchina da cucire.
            Femminismi, comunità e altre trame

Autrice: Eugenia Prado Bassi
Curatrice: Laura Scarabelli
Traduttrice: Laura Scarabelli
Editore: Edicola Edizioni, 2023
Pagine: 80, illustrato. Brossura
Prezzo di copertina: € 14
 
Romanzo breve, molto originale, arricchito da illustrazioni deliziose, centrato sul mondo delle donne, in particolare operaie che trascorrono in una sartoria tante faticose giornate, «sommerse in una densa nebulosa. Immobili, di fronte alle loro macchine da cucire, lavorano in silenzio, resistono in silenzio agli infiniti turni… Di tanto in tanto una di loro sospira».
L’autrice vuole sottolineare la vita di queste ragazze, «incatenate e silenziose… e irretite in trame incomprensibili… Non potevamo né dovevamo uscire da sole e le nostre idee, senza il sostegno di padri e mariti, erano considerate sempre stravaganti».
 
In laboratorio, spesso le operaie si lamentano, parlano dei loro malanni, «mugugnano mentre i loro bronchi sibilano. Si lamentano del fumo di sigaretta, della tosse, del fiato corto. Protestano per il freddo, per il caldo, per le terribili punture d’ago».
La capa decide il momento della pausa pranzo, mentre i clienti reclamano la consegna puntuale dei vestiti, il padrone sentenzia che «donna e cervellosono una pessima accoppiata… Una donna intelligente è come una bomba a orologeria».
 
Incontriamo alcune operaie, per prima Mercedes – specializzata nella confezione di abiti eleganti – che ha tra le mani un prezioso taccuino, su cui scrive con immediatezza i pensieri che le attraversano la mente, e suggerisce a tutte di scrivere per lasciare un segno, per trasmettere la loro esperienza… «scrivere è come cucire scampoli di tessuto…».
Le altre? Sono spesso ragazze molto giovani che improvvisamente scoprono di essere incinte, come Aurora, Lorena, Carmen, Iris: si scambiano ricette per indurre gli aborti, il tè di ruta e la tisana di cannella… sono giovanissime, provate dalla paura e dall’ansia, preparano infuso di prezzemolo o bevono dosi di assenzio.
Qualcuna «agonizza nella sala da taglio. È in pericolo di vita».
E Mercedes chiude il suo taccuino.

Luciana Grillo - l.grillo@ladigetto.it
(Recensioni precedenti)


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