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Hugo Chavez ha deciso di chiudere due campi da golf

«È uno sport borghese» è la motivazione fornita dal presidente del Venezuela

«Solo un piccolo borghese può giocare golf», ha dichiarato il leader venezuelano durante una trasmissione radiofonica, che è più o meno la solita dichiarazione fatta da chi non sa impugnare una mazza.
La decisione di Chavez è stata al centro di una dichiarazione ironica a Washington, dove un portavoce del Dipartimento di Stato ha commentato che «ancora una volta, il presidente è andato Out», doppio senso tra l'andare fuori di testa e il termine golfistico usato per indicare l'infrazione del golfista quando sbaglia il tiro e va «fuori limite».
Per chi non lo sapesse, la penalità di chi va Out consiste nella perdita della distanza e di due colpi. Più o meno come la distanza che vuole prendere con il resto del mondo e i due campi che vuole chiudere.

Essendo lo sport più praticato del mondo, è difficile pensare che il Golf possa essere semplicemente definito uno sport per piccolo borghesi. Non regge al paragone dei numeri.
Ma se è comprensibile che Chavez sia contrario ai campi da golf, non è chiaro invece perché ce l'abbia con i piccoli borghesi. Quando Fidel Castro e Che Guevara conquistarono Cuba, avevano provato subito a giocare a golf. Non essendoci riusciti, avevano espresso anche loro un giudizio come quello di Chavez.
È una vecchia storia, l'aveva già raccontata Fedro nella favola della «Volpe e l'uva». Dopo molti tentativi fatti dalla volpe per prendere un grappolo d'uva, aveva rinunciato dicendo «Tanto, è acerba».

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