Dellai: «Questa nostra autonomia è frutto di sacrifici e impegno»
Fino a 50 anni fa eravamo la terra di chi emigrava in cerca di fortuna Oggi, pur in momento difficile, siamo una solida realtà economica
Dopo gli interventi del Presidente
del Consiglio Dorigatti e di Marino Simoni, presidente del
Consiglio delle Autonomie Locali, ha preso la parola Lorenzo
Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, che ha così
celebrato, in Sala Depero a Trento, la Giornata dell'Autonomia.
«Si è parlato tanto di autonomia, in questi giorni, in queste
settimane, in questi mesi. - Ha esordito. - Si è parlato di
bilanci, tagli, patti, norme. Tutto questo è certo importante e in
questo senso voglio ancora una volta dare atto a tutti i
parlamentari trentini del loro impegno per far sì che passasse
l'emendamento che sancisce ancora una volta la specialità della
nostra autonomia.»
«È stato ed è importante - ha proseguito - questo impegno corale al
di là delle appartenenze politiche e mi auguro che questo impegno
unitario possa trovare ulteriore espressione anche nelle prossime
importanti prove.
«Ma guai a noi se banalizzassimo l'Autonomia, come se questa fosse
solo questione di risorse pubbliche.
«Noi dobbiamo rafforzare la coscienza autonomistica, ribadire che
essa è un processo storico della nostra comunità e non certo frutto
di furbizie, perché è invece il frutto di una lotta per l'identità
trentina rivendicata nei confronti di Vienna prima e di Roma
poi.»
«In questo senso - ha continuato Dellai - non possiamo non pensare
a chi si impegnò per l'autonomia integrale, alla vicenda dell'Asar
che trovò poi espressione in diverse forze politiche.
«E ancora non possiamo dimenticare coloro che con un lavoro di
paziente costruzione di accordi (con Bolzano, con Vienna, con Roma,
con Bruxelles) ci hanno consegnato questa nostra autonomia.
«Sappiamo che non esisterebbe l'autonomia se il Trentino non fosse
il territorio del volontariato, della cooperazione, della
solidarietà.
«Non ci sarebbe la macroautonomia senza le
microcomunità che sono l'essenza stessa della nostra più
grande Comunità autonoma, così viva e unita.»
«Lo Statuto - ha ricordato il presidente della Provincia - è la
trasposizione normativa di quella che è non tanto una solida radice
piantata nella nostra storia, quanto una visione di futuro. Lo si
dimentica talvolta: fino a poche decine di anni fa eravamo terra di
chi emigrava in cerca di fortuna.
«Oggi, pur in momento difficile, siamo una solida realtà economica,
meritiamo la tripla A, frutto di anni di buon governo.
«Eravamo marginali, oggi siamo sempre ai primi posti delle
classifiche in quanto alla qualità sociale.
«Eravamo un territorio arretrato, anche culturalmente, oggi
attiriamo ricercatori e studenti da tutto il mondo: e questo è
successo proprio perché abbiamo saputo esprimere una visione di
futuro.»
«Non è stata una passeggiata, tutto questo. Questa nostra autonomia
è frutto di sacrifici e impegno. Ed oggi, in un momento di grande
crisi, di fronte al mutamento radicale di tutte le coordinate, la
sfida profonda è quella di vivere in coerenza con la nostra
storia.
«Il che vuol dire rinunciare a quell'attitudine alle proteste e
alle pretese che altrove farebbero sorridere. Ma che vuol dire
anche non rinunciare a quei progetti ambiziosi che si riveleranno
decisivi per i nostri figli, tra 15, 20 o 30 anni. Dobbiamo
insistere: puntare sulla qualità sociale, completare il processo di
aggiornamento dello Statuto, impegnarsi per la crescita.»
«Noi non facciamo sacrifici per la Bce o per il mercato - ha
rimarcato Dellai - ma per continuare ad avere le stesse
opportunità, per dare il diritto a chi verrà di vedere conservate
le nostre opportunità. Siamo a metà strada tra il Nord e il sud
dell'Europa e poiché la crescita è la vera garanzia anche per la
nostra solidità finanziaria, dobbiamo sapere che abbiamo
potenzialità di crescita non espresse, qui, a casa nostra.
«Allora essere fedeli all'autonomia tutti significa che
dobbiamo tutti puntare a essere più veloci, più impegnati,
più dinamici e più coraggiosi. E più uniti, per poter meglio essere
tutto questo. Per questo l'onorificenza per la valorizzazione
dell'autonomia provinciale va quest'anno a chi ha messo impegno e
dedizione, ha chi ha puntato sulla crescita. Sono giovani
imprenditori, sintesi efficace di quel bisogno di radici nella
nostra storia e di ali per andare verso il futuro. Lo so, la strada
è in salita, è dura: ma è l'unica che abbiamo.»
[Ne
parliamo in altro articolo - NdR]
«Nel sottolineare l'amicizia, la stima e il rispetto che il
presidente Giorgio Napolitano ha oggi voluto accordare ancora una
volta alla nostra Autonomia - ha concluso Dellai, - voglio cogliere
come il Presidente della Repubblica abbia voluto assegnare un
valore nazionale a questa nostro percorso. E noi assicuriamo
dunque, e non potrebbe essere altrimenti, il nostro impegno per il
futuro del Paese.
«Noi siamo legati alla nostra autonomia, è un bene non disponibile.
Ma lo è non certo in un quadro di egoismo, bensì in un respiro
nazionale ed europeo che mai è venuto meno. Perché questo è
l'insegnamento dei nostri padri, il senso della nostra presenza
laddove c'è stato e c'è bisogno: dall'Abruzzo alla solidarietà
internazionale.
«Ed è il senso di una Autonomia di respiro nazionale ed europeo,
che fa buone cose nell'interesse del Paese.»
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