A Gardolo 95 dei 5.000 esuberi mondiali della Whirpool
Sono effetti della crisi, a Trento contenuti grazie alla bassa incidenza del costo del lavoro nella distinta base. - I commenti di Dellai e di Savoi
La multinazionale ha annunciato un
piano di riduzione delle forze lavoro per 5.000 unità. Di queste,
3.100 sono nei soli Stati Uniti, mentre in Europa, Asia e Sud
America i tagli previsti sono 1.900 di cui 691 in Italia. Qui però
nessuno degli stabilimenti Whirpool verrà chiuso: la riduzione più
consistente toccherà a Cassinetta (VA) con 431 tagli. Seguono
Napoli (100), Trento (95) e Siena (65).
Nello stabilimento trentino operano oggi 670 addetti. Con i 95
esuberi si ridurranno a 575, livello significativo e comunque
compatibile con il vincolo occupazionale posto dalla Provincia in
occasione del finanziamento di un progetto di ricerca (vincolo pari
a 666 unità con una tolleranza del 20 per cento in meno, per almeno
due anni continuativi nel corso del triennio novembre 2007 -
novembre 2009).
Va fatto notare comunque che a Trento gli esuberi reali sono 80,
perché 15 dipendenti sono collocabili in pensione da subito. Per
queste 80 unità, previo accordo sindacale, scatterà nel corso del
2009 la mobilità, ma graduale perché - vista la presenza di molti
lavoratori anziani - si conta di «diluire» il processo nel corso di
tre anni, offrendo loro uno scivolo per arrivare alla pensione o
comunque a una decorosa ricollocazione. Ciò tenendo conto anche di
qualche probabile esodo volontario
«Ci fa piacere - ha commentato il presidente Dellai - che l'azienda
condivida con noi l'impegno a non lasciare nessuna famiglia sulla
strada, ed altrettanto piacere l'impressione, che proviene dagli
ambienti sindacali, di una ferita "socialmente gestibile".
E ci fa sperare bene quella che possiamo considerare una "buona
notizia" che si nasconde sotto la "cattiva", e cioè
che nessuno stabilimento Whirlpool chiuderà nell'immediato e che il
sito trentino ha realisticamente di fronte ancora alcuni anni di
permanenza in attività. Infatti nel corso del 2008 la
multinazionale ha investito su Trento circa 5 milioni di euro; 4
milioni sono già programmati per il 2009 con l'annuncio di un
ulteriore investimento di entità non ancora nota per il 2010. Ed è
anche motivo di soddisfazione il fatto che uno dei risultati,
seppur marginale, del progetto di ricerca sostenuto dalla Provincia
verrà industrializzato sulla nuova gamma di prodotti realizzati a
Trento.»
Diverso il commento di Alessandro Savoi della Lega, che rinfaccia
al presidente Dellai l'investimento fatto a suo tempo per
l'acquisto dello stabilimento da parte della Provincia, dato poi in
affitto alla Whirpool stessa.
«Dellai argomentò l'operazione perché così la Whirpool non avrebbe
licenziato nessuno, - dice Savoi in un comunicato stampa che
annuncia una curiosa interrogazione. - «Ma ora, incassati fior di
milioni pubblici, i licenziamenti ci sono e tanti, con buona pace
dei sindacati e di tutti coloro che hanno votato Dellai solo pochi
giorni fa.»
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