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I «Terrazzamenti cembrani» nell’élite rurale d’Italia

Celebrati dalla prestigiosa pubblicazione Paesaggi rurali storici d'Italia Il 30 aprile presso il castello di Segonzano, la cerimonia ufficiale

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La Valle dell'Avisio entra nel catalogo del Ministero dell'agricoltura dei «Paesaggi rurali storici d'Italia», che raccoglie i luoghi di pregio sul piano agricolo.
Il 30 aprile presso il castello di Segonzano, la cerimonia ufficiale La Valle di Cembra entra nel prestigioso catalogo, una pubblicazione edita dal Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali che intende valorizzare le aree coltivate e boscate di pregio.
Nel novero di queste zone rientrano infatti i terrazzamenti cembrani, con il loro mix inimitabile di vigneti che portano il Müller Thurgau in giro per il mondo, intervallati da boschi e declivi dove si ricava l'altra grande peculiarità della zona, il porfido.

Il titolo completo della pubblicazione è «Paesaggi rurali storici. Per un Catalogo nazionale», è editata da Laterza, fa parte di una serie di iniziative del Mipaaf per celebrare l'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia ed è curata dal prof. Mauro Agnoletti dell'Università di Firenze.
Il 30 aprile, presso il castello di Segonzano, la Comunità della Valle di Cembra in collaborazione con gli undici comuni, l'Azienda per il Turismo Altopiano di Piné - Valle di Cembra, la Trentino Marketing SpA e il BIM dell'Adige, con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento e la compartecipazione degli Assessorati all'agricoltura, foreste, turismo e promozione e all'Urbanistica della PAT, celebrerà l'inserimento dei vigneti terrazzati nel prestigioso catalogo.

«Un riconoscimento prestigioso - ha commentato durante la presentazione stampa di questo avvenimento l'assessore provinciale all'agricoltura, Tiziano Mellarini - che dà lustro alla Val di Cembra e alla Val di Fiemme (dove ricade il territorio della Val Cadino) e quindi al Trentino tutto che mette al centro l'ambiente e la natura nella strategia di sviluppo e di crescita di queste zone.
«La Val di Cembra ha grosse opportunità con la sua viticoltura "eroica" di montagna, - ha aggiunto l'assessore - i suoi terrazzamenti che testimoniano l'impegno e la tenacia dell'uomo, le sue cave di porfido, che possono e devono essere valorizzate non solo sul piano industriale, ma anche su quello turistico».

A fare gli onori di casa, il 30 aprile a Segonzano, ci sarà il presidente della Comunità della Val di Cembra, Aurelio Michelon.
«Pensiamo che questo sia innanzitutto un riconoscimento ai nostri avi che hanno creato i famosi terrazzamenti con il sudore della fronte e a chi negli anni li ha mantenuti, coltivandoli. - Ha commentato Michelon. - Un premio che dà un valore aggiunto alla Valle e la proietta in una dimensione di ulteriore sviluppo, anche in sinergia con le Valli limitrofe, in primis la Valle di Fiemme.»

A suffragio di questa tesi le parole del vicepresidente della Magnifica comunità, Giorgio Ciresa.
«Siamo molto felici del premio alla Val di Cembra e alla valle di Cadino, che fa un po' da spartiacque tra quella zona e la nostra val di Fiemme e che le due valli sentono come patrimonio comune. Un luogo stupendo e ameno, reso celebre da quel famoso bosco dei liutai dove arrivavano esperti da Cremona a prelevare gli abeti per realizzare i celebri violini Stradivari».
La valle di Cadino prende il nome dal sistema col quale venivano trasportati i tronchi. Venivano fatti degli sbarramenti temporanei per far alzare il livello dell'acqua del torrente per spostare i tronchi. E avanti così fino al fondo valle.

Presenti alla conferenza stampa di presentazione anche Ugo Faccenda, in rappresentanza dell'Apt di Cembra - Piné e per la Comunità della Val di Cembra gli assessori Sofia di Crisci e Damiano Zanotelli.

Nella foto sotto il titolo, i terrazzamenti della Val di Cembra visti da maso Roncador.
Qui sotto, I vigneti di Giovo.


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