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Estate di eventi a Primiero per ricordare Riccardo Schweizer

Dopo il successo della preview, la «Tavola di Schweizer», nella suggestiva cornice dello storico Palazzo Scopoli di Tonadico

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Allestita nella stube dello storico Palazzo Scopoli a Tonadico, la «tavola di Schweizer», è stata la preview alle mostre dedicate all'artista trentino che interesseranno due sedi espositive a partire dal prossimo giugno. Non una vera e propria antologica ma un importante assaggio della vasta produzione artistica di Riccardo Schweizer.
Volute e patrocinate dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Comunità di Primiero, in collaborazione con i Comuni di Primiero San Martino di Castrozza e Mezzano, è solo una tra le numerose iniziative dedicate all'artista primierotto scomparso nel 2004.
 

 
  GLI EVENTI  
Sono molte le iniziative promosse dalla Provincia e dagli Enti locali, nei prossimi mesi: dalla realizzazione di un breve documentario sull'artista con filmati originali e interviste, alla pubblicazione di un piccolo vademecum delle opere pubbliche presenti nel territorio trentino e altrove, fino alla realizzazione di un catalogo postumo che illustrerà le mostre accolte nelle due prestigiose sedi.

La prima esposizione verrà allestita all'interno del nuovo edificio pubblico progettato dallo Studio Architetti Associati Schweizer - Piazzetta, a Mezzano di Primiero, paese natale dell'artista e aprirà il ciclo di iniziative a lui dedicate, sabato 25 giugno 2022 con la proiezione in anteprima del cortometraggio. La mostra accoglierà principalmente le prime opere giovanili, i racconti biografici legati all’infanzia e all’adolescenza dell’artista, e i paesaggi.
 
Seguirà la mostra a Palazzo Scopoli che ad un mese di distanza, venerdì 22 luglio 2022, aprirà le porte al pubblico. Questa seconda parte espositiva accoglierà opere del periodo veneziano e più maturo ma anche progetti di design, sculture e materiale biografico. Verranno poi organizzate dalla Comunità di Primiero visite guidate agli affreschi e alle tante opere presenti sul territorio primierotto.
 

 
  LA PREVIEW  
Per questa tavola dai toni primaverili allestita da Barbara Schweizer sono stati selezionati il servizio in ceramica Arena originale, dipinto a mano da Riccardo Schweizer, le caraffe prodotte da Pagnossin, sempre di Schweizer, così come il vaso pezzo unico in ceramica, tutto rigorosamente degli anni ‘70. A completare la mise en place le posate di Tapio Wirkkala, acquistate personalmente dallo stesso Schweizer negli anni ‘70. Contemporanei invece, i calici in vetro May ideati dalla designer statunitense Felicia Ferrone, la tovaglia tessuta a mano su telai dell'atelier Artelèr di Mezzano e il dolce creato dal giovane pluripremiato pasticciere Nicola Dobnik. Alle pareti due opere pittoriche degli anni ‘90 di Schweizer, «A cena con me» e «Val Noana». Degli anni ‘60 invece la scultura in terracotta. Le ceramiche originali provengono dalla collezione privata dell'artista.
 
  SCHWEIZER PER PAGNOSSIN  
Nell'arco di un decennio, dai primi anni Settanta, Schweizer disegna numerosi servizi da tavola per l'azienda di ceramica Pagnossin di Treviso. Il primo ad entrare in produzione si chiama Tartaruga, un set di piatti contenuto all'interno di una zuppiera rovesciata che ne ricorda appunto il carapace. Seguiranno molti altri progetti dai quali nasceranno oggetti scultorei dalle forme sempre pulite e geometriche che si scompongono e ricompongono in un perfetto gioco di incastri. Schweizer ha ben presente la lezione lecorbusiana e la fa sua.
La casa è una «macchina per abitare». Bisogna realizzare strutture sagomate su forme geometriche semplici, massicce, virili, dalla perfezione «non antica né moderna, bensì semplicemente eterna» come il cubo, la sfera, il cilindro e la piramide.
Non manca di farsi sentire però anche l'influenza del più vicino Carlo Scarpa, evidente nell’attenzione ai particolari e all’attrazione per l’incastro. Nascono così da questo rigore ideologico e ingegneristico, gli iconici Romeo e Giulietta, Cubo Bibita, Zangola, Arena e molti altri oggetti sempre perfetti e senza tempo.

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