Michele Placido sta scoprendo il Trentino grazie al suo film
Le scene italiane di «Itaker» sono girate in Val di Non, a Trento e a Rovereto. In un primo tempo il film doveva essere ospitato in Friuli

Michele Placido si è rivolto oggi alla stampa per presentare, insieme all’assessore provinciale Panizza, lo stato dei lavori della pellicola «Itaker», le cui riprese in provincia sono a metà strada.
Il film è diretto dal regista Toni Trupia e prodotto da Michele Placido, dal regista romeno Bobby Paunescu e da Rai Cinema.
Michele Placido si è dichiarato contento di trovarsi a produrre in Trentino il suo film, che dapprincipio voleva girare nel Friuli. Pensava infatti che il fenomeno dell’emigrazione fosse più friulano che trentino, sospinto a pensarlo forze perché oggi la nostra provincia è tra quelle che stanno meglio nel nostro Paese.
Probabile che sia venuto da noi più per le agevolazioni che ha trovato che per la rappresentatività della piaga dell’emigrazione.
Proprio oggi, infatti, si è meravigliato a sentire dall’assessore provinciale che la popolazione trentina emigrata nel corso dell’800 rappresenta numericamente la stessa quantità di gente stanziale.
Placido peraltro ha una bella immagine del Trentino, anche se lo ricorda più per la bellezza del suo territorio e per i riferimenti della Grande Guerra che per gli aspetti sociali che hanno contraddistinto la storia della nostra gente.
Due, in tutto, le settimane di permanenza in Trentino della troupe, grazie all'impegno della Trentino Film Commission.
Diverse le location individuate per le scene trentine. In Val di Non si sono già concluse, mentre a Trento e Rovereto vengono girate in questi giorni.
«Itaker» sarà distribuito nelle sale italiane nel 2012, proprio quando la Germania celebrerà il cinquantesimo delle forti ondate migratorie dai Paesi mediterranei.
Il titolo significa «italianacci» (noi diremmo taglianacci), uno dei tanti dispregiativi con cui erano appellati gli italiani emigrati in Germania. Infatti è una storia di emigrazione, ambientata nel 1962.
Il film racconta il viaggio del piccolo Pietro, che parte dal suo piccolo paese in Trentino per cercare il padre emigrato, del quale non ha più notizie da tempo.
Ad accompagnarlo è Benito interpretato da Francesco Scianna, un italiano spiantato che, suo malgrado, grazie a Pietro, scoprirà cosa significa essere padre. Sullo sfondo della vicenda principale, il mondo degli emigranti italiani in Germania.
Il protagonista, il piccolo Pietro, è un giovanissimo attore trentino di nove anni, di Arco, accanto ai principali interpreti che saranno impersonati da Francesco Scianna (diventato divo grazie al ruolo del protagonista maschile di Baaria, il film di Giuseppe Tornatore), Michele Placido e Monica Birladeanu, ci sono anche altri trentini fra cui Angela Demattè, Alessio Della Costa, Milena Lunelli e Gelsomina Bassetti (artista che espone alla Biennale di Palazzo Trentini).
Le riprese del film dovevano cominciare nell’aprile scorso, ma si è dovuto attendere la sostituzione del ministro alla Cultura Bondi con il ministro Galan. Con il primo infatti erano state sospese tutte le sovvenzioni previste in sede preventiva, confermate poi dal secondo grazie a un intervento sulla benzina.
Il film è diretto dal regista Toni Trupia, la sceneggiatura originale è curata da Toni Trupia, Leonardo Marino e Michele Placido, la produzione è sostenuta da Goldenart Production, Rai Cinema e Mandragora Movies (Bobby Paunescu), distribuzione Cinecittà Luce.
Le riprese sono girate parte in Romania e parte in Trentino, il film è sostenuto da Trentino Film Commission e Mibac.