«Trentini e Trentoni», monologo brillante di Andrea Castelli

Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Cosa facciamo nella vita? Al Teatro Cuminetti di Trento, da martedì 22 a venerdì 25 novembre

Preistoria, storia e fantascienza sono i tre luoghi deputati per questo delicato e controverso tema affrontato in chiave comico-pensante.
Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Cosa facciamo nella vita?
Questo il «pre-testo» offerto oggi alla stampa da Andrea Castelli per anticiparci come intende analizzare, nel suo dodicesimo monologo, pregi e difetti di quel che resta del senso di appartenenza dei Trentini.
 
«Trentini e Trentoni», scritto e interpretato dall’attore trentino, debutterà martedì 22 novembre sul palcoscenico del teatro Cuminetti e consiste in uno spettacolo mistilingue, come lo definisce lui, perché alterna italiano e dialetto.
Racconta la lunga storia dei suoi concittadini discesi dal Doss Trento per stabilirsi in Trentino, puntando satiricamente il dito sui due estremi che caratterizzano la forbice dei Trentini che saltano da una bonaria autostima (noi sen i mèio) a una riduttiva autolimitazione (per Trènt l’è anca massa).
 
Andrea Castelli cercherà di far guardare i suoi concittadini oltre le nostre montagne, cosa che fa ormai da 25 anni, per invitarli ad accettare il futuro senza restare con la testa rivolta all’indietro e riconoscere coloro che hanno lavorato bene e onestamente per farli arrivare dove sono.
«Voi siete qui» si legge sulle mappe attaccate da Castelli sui muri per aiutare i Trentini a collocarsi nella propria parte.
Noi, che siamo più tolleranti, proponiamo l’immagine in basso con la proiezione dei Trentini all’Europa.
 
Trentini e Trentoni, al teatro Cuminetti da martedì 22 a venerdì 25 novembre, inizio ore 20.30.