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Assemblea annuale della Co.F.As. al Centro S. Chiara di Trento

Effettuate 750 recite, coinvolti 126.000 spettatori (mediamente 170 a spettacolo)

I rappresentanti delle 110 Filodrammatiche aderenti alla Co.F.As. si sono riuniti oggi a Trento presso la Sala 3 del Centro Servizi Culturali S. Chiara per l'annuale assemblea della Federazione.
Giunta alla sessantaseiesima edizione, l'assise rivestiva carattere sia ordinario che straordinario in quanto in apertura dei lavori sono state illustrate e approvate alcune modifiche statutarie.
 
E' stata poi la volta della relazione sull'attività svolta nel corso del 2011 da parte del Presidente, Gino Tarter, che ha ricordato l’obbiettivo che la Co.F.As. da sempre si propone di raggiungere: contribuire alla crescita culturale dei filodrammatici e del pubblico.
Il Teatro inteso dunque non solo in funzione ricreativa, ma quale strumento di educazione e crescita culturale non solo per coloro che lo praticano, ma anche per coloro che ne fruiscono.
 
Dopo aver sinteticamente riassunto l'attività svolta nei settori della comunicazione, della promozione culturale, della ricerca e sviluppo dell’innovazione, oltre che della solidarietà, Tarter ha comunicato i dati numerici che hanno caratterizzato l'annata teatrale.
Sono state effettuate dalle Compagnie associate 750 recite che hanno coinvolto complessivamente 126.000 spettatori con una media di circa 170 presenze a spettacolo.
 
La compagnia associata maggiormente attiva è stata la Filodrammatica di Laives [la Co.F.As. associa anche alcune compagnie filodrammatiche di lingua italiana operanti sul territorio altoatesino - NdR] per la quale il sipario si è alzato ben 56 volte, seguita da «I dialettanti» di Rovereto con 48 recite.
In quanto agli autori, risulta ancora una volta Loredana Cont, con 165 rappresentazioni, «la più amata dai filodrammatici».
 
Alle sue spalle figurano Davide Conati (rappresentato 34 volte), Michele Pandini (33) e Gabriele Bernardi (32).
«Stando a queste cifre – ha commentato il presidente della Co.F.As. – verrebbe da dire che il teatro amatoriale non conosca crisi e questo fatto credo meriti una riflessione, quantomeno sull’interesse che crea e sulla capacità di coinvolgimento della nostra gente trentina. Mi pare di poter dire che il teatro amatoriale trentino gode di un buon stato di salute sia per la quantità di attività svolta, che per l’impegno di tutti di dare il meglio di se stessi. Non tutte le compagnie, però, hanno ancora raggiunto un livello desiderabile di emancipazione e la capacità di esprimersi ad alti livelli. La Co.F.As., come è noto, investe molte risorse sulla formazione e lo fa a più livelli, in particolare, per l’approfondimento di quelle tecniche di base che ci aiutano a imparare il linguaggio teatrale, elemento fondamentale per una buona comunicazione con il pubblico attraverso i nostri spettacoli.»
 
Tarter ha quindi invitato i filodrammatici a non temere il confronto, a chiedere aiuto in caso di bisogno senza sentirsi con questo feriti nell'orgoglio.
E' importante, infatti, imparare bene il «mestiere» per essere in grado di esprimere attraverso gli spettacoli il meglio di se e dare libero sfogo a fantasia e creatività, elementi indispensabili per un teatro innovativo e di qualità.
 
Concludendo il suo intervento, Gino Tarter ha annunciato che il 2012 vedrà impegnata la Co.F.As., oltre che nel potenziamento dell’organizzazione generale, nella formazione a più livelli, in particolar modo aiutando a crescere e migliorare gli spettacoli della compagnie attraverso l'organizzazione di corsi teatrali e la fornitura di esperti di supporto all'attività delle filodrammatiche.
Saranno inoltre incentivati i progetti che mirano al coinvolgimento dei giovani.
 
Si prevede anche di sviluppare la collaborazione con l’Università degli Studi di Trento attraverso un convegno a tema dal titolo «Insegnare il teatro» e valutando l’ipotesi di coinvolgere l’Ateneo trentino nella creazione di una Scuola di Teatro in grado di offrire un’adeguata risposta formativa alle giovani generazioni e a chi già opera nel teatro.
Ha fatto seguito l'intervento dell’Assessore alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, Franco Panizza, che ha esordito ricordando come la cultura possa contribuire alla soluzione dell'attuale momento di crisi facendosi veicolo di riflessione, dibattito e di confronto delle idee.
 
Panizza ha condiviso l'opportunità di legare sempre maggiormente il mondo della cultura al mondo della conoscenza, dimostrando particolare apprezzamento per le iniziative promosse dalla Co.F.As. nel settore scolastico e, più in generale, in favore dei giovani.
L'assessore alla cultura ha poi sottolineato l'importanza che le varie componenti del mondo trentino della cultura possano sempre maggiormente interagire al fine di dare concretezza a quella rete dello spettacolo trentino che, con il coordinamento del Centro Servizi Culturali S. Chiara, possa portare alla produzione di spettacoli legati al territorio e alla sua storia.
 
I lavori sono proseguiti con l'illustrazione del Bilancio consuntivo 2011 da parte del segretario amministrativo Luciano Zendron, approvato all'unanimità, e con l'intervento del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, dott. Gilberto Borzaga.
 
In chiusura, sono stati consegnati riconoscimenti ufficiali Co.F.As. alle Compagnie che nel corso del 2011 hanno festeggiato ricorrenze significative: Filodrammatica «Lucio Deflorian di Tesero» – 140° compleanno; Compagnia GAD «Città di Trento » – 65° compleanno; Filo «Toblino» di Sarche – 45° compleanno; Filo «Doss Caslir» di Cembra – 40° compleanno; Gruppo «TNT/La nossa Trent» di Trento, Filodrammatica «La logeta» di Gardolo e Filodrammatica «ACS Punto 3» di Canale di Pergine – 35° compleanno; Compagnia teatrale «I Sarcaioli» dell'Alto Garda – 20° compleanno.

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