Home | Arte e Cultura | Se ne è andato Robin Gibb, leader dei Bee Gees. Aveva 63 anni

Se ne è andato Robin Gibb, leader dei Bee Gees. Aveva 63 anni

Un mese fa aveva superato la crisi ed era uscito dal coma ascoltando la sua musica

image

Alla fine se ne è andato anche lui, Robin Gibb, il fondatore di uno dei complessi che più hanno segnato la seconda metà del XX secolo, i Bee Gees, il cui nome deriva dalle iniziali dei fratelli Gibb BG dette in inglese.
Un mese fa circa avevamo pubblicato due articoli su di lui. Prima per annunciare la sua entrata in coma, dovuta al cancro contro il quale stava lottando da due anni, poi per annunciare la sua ripresa di coscienza. Si raccontava che a farlo uscire dal coma fossero state le sue canzoni che amici e familiari non avevano mai smesso di fargli ascoltare nel sonno.
A ben vedere oggi, si è risvegliato quanto bastava per dare un ultimo saluto a chi amava di più. Il che non è poco, ma lui – già che c’era – si era messo a lavorare per un muovo progetto musicale…
 
Robin Hugh Gibb era nato a Douglas (isola di Man – Mar d’Irlanda) il 22 dicembre 1949, da genitori inglesi.
Iniziò la sua carriera nel 1969, dopo aver costituito con il fratello gemello Maurice Gibb (morto prima di lui, nel 2003) e il fratello maggiore Barry il famoso trio dei Bee Gees.
Il gruppo cominciò l'attività in Australia, ma divenne famoso nel Regno Unito, soprattutto per aver «dato vita» all'era e al genere della disco music.
I Bee Gees divennero uno dei più famosi gruppi di tutti i tempi.
 
Nel 1968 sposa Mollis Hullis, una segretaria della casa di produzione di Robert Stigwood.
I due, che erano stati coinvolti nel grave disastro ferroviario di Londra del 5 novembre 1967 e che erano riusciti a salvarsi per miracolo e a sopravvivere, ebbero due figli, Spencer e Melissa.
Nel 1980 divorziano e in quello stesso anno, Robin sposa Dwina Murphy, una scrittrice interessata alla storia dei Celti, che lo convince a diventare astemio e vegano (vegetariano all’estremo). Nel 1983 nasce il loro figlio, Robin John.
 
Robin Iniziò la sua carriera solista già nel 1969, con il singolo Saved by the bell, uscito anche in Italia con il titolo Salvato dal campanello, anche se il suo brano più famoso, perlomeno in Italia, sarebbe venuto solo nel 1983, il singolo Juliet.
Verso la fine del 1970 si riunisce ai fratelli tornando al successo con Lonely Days, inclusa nell'album Two Years On.
Il 1971 si apre con il trionfo del singolo How Can You Mend a Broken Heart, il primo a scalare le classifiche americane e piazzarsi in vetta. Ciononostante la popolarità dei Bee Gees cala notevolmente per il resto dell'anno, in particolare nei paesi anglosassoni. In Italia, al contrario, il gruppo gode il massimo successo.
Ne sono dimostrazione canzoni come Run to Me e My World, così come gli album Trafalgar del 1971, e To Whom It May Concern del 1972.
Il momento negativo continua anche nel 1973, con l'album Life a Tin Can, e nel 1974 entrano in sintonia col nascente fenomeno della disco music. Sarà proprio Arif Mardin, famoso produttore turco-americano, a convincere i fratelli a cambiare indirizzo musicale, e a Barry di usare il famoso falsetto che li renderà celebri proprio a partire da questo periodo in poi.
 
Arif riesce a rilanciare il gruppo nel 1975 con Main Course. L'album conosce un successo che i Bee Gees mancava da tre anni: al suo interno sono incise Jive Talkin', il cui singolo raggiunge la vetta negli Stati Uniti, e altre canzoni di successo come Nights on Broadway (la prima in falsetto) e Fanny (Be Tender with My Love).
Nel 1976 i Bee Gees pubblicano l'album Children of the World in cui si trova una delle canzoni più popolari della band britannica, You Should Be Dancing. Nello stesso album anche la ballata Love So Right e Boogie Child.
 
Nel 1977 nuove vicende segnano la vertiginosa scalata al successo mondiale, che faranno dei Bee Gees il gruppo vocale più venduto assieme ai Beatles.
A maggio esce il doppio album dal vivo Here... At Last... Bee Gees Live, che riscuote un buon successo commerciale, mentre il manager Stigwood, rinfrancato dalla ritrovata notorietà dei fratelli Gibb, propone loro di comporre la colonna sonora del film La febbre del sabato sera che avrà come protagonista John Travolta.
La pellicola riscuote un successo straordinario, mentre la colonna sonora diventa il disco più venduto di tutti i tempi, con oltre 30 milioni di copie vendute (24 settimane consecutive in testa nelle classifiche americane).
Solo Michael Jackson con Thriller riuscirà a superare le vendite di Saturday Night Fever. All'interno dell'album sono inclusi i brani How Deep Is Your Love la prima a scalare le classifiche americane, seguita da Stayin Alive, e Night Fever.
Da ricordare anche altre due canzoni scritte ma non cantate dai fratelli Gibb, If I Can't Have You di Yvonne Elliman e More Than a Woman dei Tavares.
 
Nel frattempo i tre Gibb patrocinano anche il lancio della carriera del fratello minore Andy Gibb, nato a Manchester il 5 marzo 1958 (e morto a Thame, Oxfordshire il 10 marzo 1988), il quale pubblicherà tre album di seguito tra il 1977 e il 1980 conoscendo un ottimo successo di pubblico grazie a tre canzoni che si piazzano consecutivamente al numero uno nelle classifiche americane come I Just Want to Be Your Everything, Love Is Thicker Than Water e Shadow Dancing.
Alla fine del 1978 i Bee Gees pubblicano il singolo Too Much Heaven, che conquista la vetta delle classifiche di mezzo mondo. In questo periodo sono indiscutibilmente il gruppo più famoso del mondo.
 
Nel 1979 pubblicano l'album Spirits Having Flown (15 milioni di copie vendute) e collezionano altri due singoli scala-classifiche. Tragedy rimane primo in Italia per otto settimane, Love You Inside Out per sei settimane.
Grazie a quest'ultimo singolo i Bee Gees registrano un nuovo record. Sono i primi (e finora unici) artisti ad avere avuto 6 singoli consecutivi al numero uno nelle classifiche americane.
A ottobre uscirà Bee Gees Greatest, che sarà un altro ennesimo trionfo.
 
Nel 1981, i Bee Gees pubblicano Living Eyes, album che marca la fine dell'era della disco music. I fratelli Gibb si rinnovano con un raffinato rock, avvalendosi anche di noti session men (tra cui Steve Gadd) e musicisti come Don Felder degli Eagles, ma il disco non riuscì a bissare le vendite dei due album precedenti (pur ottenendo un buon successo in Italia).
Nel 1983 esce la colonna sonora del seguito di Saturday Night Fever, Staying Alive, il quale, pur insignito con il disco di platino, non contiene alcun singolo di successo.
Nel 1984 nel corso della prima edizione del Gran premio internazionale dello spettacolo sono premiati con il telegatto.
Robin nello stesso anno pubblica l'album How Old Are You?, da cui viene estratto Juliet di grande popolarità in Europa.
Nel corso degli anni ottanta Robin firma altri due album, Secret Agent nel 1984 e Walls Have Eyes nel 1985.
 
Anche il fratello Barry pubblica nel 1984 un suo album, Now Voyager.
Il gruppo si dedica nella prima parte del decennio soprattutto al ruolo di autore di testi, che portano al successo sotto la produzione di Barry, cantanti del calibro di Barbra Streisand, Dionne Warwick, Kenny Rogers, Dolly Parton e Diana Ross.
Robin produce invece per Jimmy Ruffin, mentre Maurice scrive la musica per il film A Breed Apart e produce un disco per la cantante svedese Carola.
Solo nel 1987 i Bee Gees tornano alla ribalta delle classifiche di tutto il mondo con l'album E.S.P., che vende tre milioni di copie.
Il singolo You Win Again è primo in Gran Bretagna e in numerosi altri paesi.
La canzone fu presentata nella trasmissione Telemike, condotta da Mike Bongiorno nella quale i Bee Gees furono ospiti fissi per alcune settimane. Nel 1988 esce il secondo album da solista di Barry, Hawks.
 
Nel 1989 i Bee Gees includono nel loro nuovo album, One, una canzone dedicata ad Andy, Wish You Were Here, mentre l'eponima* One è il primo singolo a entrare nella top ten negli Stati Uniti negli anni ottanta.
[Si dice eponimo (in greco soprannominato) un personaggio, reale o fittizio, che dà il suo nome a una città, un luogo geografico, una dinastia, un periodo storico, un movimento artistico, o altro. - NdR]
Dopo la pubblicazione dell'album, il gruppo intraprende un nuovo tour mondiale dopo dieci anni.
Finito di registrare il loro ultimo lavoro, High Civilization nel 1991, la cui traccia più famosa è Secret Love, i Bee Gees intraprendono un tour europeo, al termine del quale Barry Gibb comincia ad accusare seri problemi alla schiena.
Nei primi anni novanta, Barry non è l'unico a sopportare gravi problemi: Maurice entra nel giro dell'alcool, da cui uscirà vittorioso dopo una lunga battaglia grazie all'aiuto degli Alcolisti Anonimi.
 
Nel 2001 – anno in cui vengono inseriti nella Vocal Group Hall of Fame – esce il loro ultimo album come gruppo, This Is Where I Came In.
L'album ha dato modo a ciascun membro della band di scrivere le proprie canzoni, ma allo stesso tempo ha permesso che si aiutassero l'un l'altro nella loro composizione.
Ad esempio Maurice ha contribuito alla stesura di Man in the Middle e Walking on Air, Robin di Déjà Vu, Promise the Earth e Embrace, e Barry di Loose Talk Costs Lives, Technicolour Dreams e Voice in the Wilderness.
L'ultima esibizione dal vivo dei Bee Gees è Live by Request, speciale andato in onda in televisione.
 
Nel 2010 Robin si ammala di cancro al colon, che poi si diffonde al fegato.
Il 28 marzo 2012 viene ricoverato in una clinica di Chelsea per un intervento chirurgico, ma il 14 aprile le sue condizioni peggiorano ed entra in coma per otto giorni.
Si risveglia il 22 aprile mentre, secondo la moglie Dwina, nella stanza stavano suonando Crying di Roy Orbison.
Tuttavia le sue condizioni restano molto gravi e muore la sera del 20 maggio.
 
Si ringrazia Wikipedia, dalla cui fonte abbiamo preso le informazioni di cui sopra e le foto. Chi volesse leggere la versione originale dell’enciclopedia virtuale, può farlo tramite questo link.
 

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande