Home | Arte e Cultura | La politica economica di Alcide De Gasperi e la ricostruzione dell’Europa

La politica economica di Alcide De Gasperi e la ricostruzione dell’Europa

Sarà il tema della Lectio Degasperiana 2012. A tenerla Vera e Stefano Zamagnini

Per la tradizionale lectio degasperiana, la scelta della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi quest’anno è caduta su Vera e Stefano Zamagni, una coppia di economisti e storici dell’economia dell’Università di Bologna, molto noti, non solo nell’ambito accademico, per aver saputo coniugare ricerca economica, prospettiva storica e impegno etico e civile, alla ricerca di nuove idee per uno sviluppo sostenibile e per una umanità più giusta.
 
Il 18 agosto alle 18.00 a Pieve Tesino i due famosi studiosi di economia, coniugi oltre che colleghi, si soffermeranno sul rapporto fra lo statista trentino e la ricostruzione economica dell’Italia e dell’Europa dopo la fine della Seconda guerra mondiale, sulle difficili scelte operate dai governi guidati da De Gasperi, sullo slancio e la risposta appassionata del paese, sull’insegnamento che quella vicenda può dare per il futuro.
 
Dopo l’edizione del 2011, che con Beppe Vacca ha ragionato sulla esemplarità del caso politico italiano che ha visto De Gasperi e Togliatti guidare i due più grandi partiti politici di massa dell’Occidente, la Fondazione ha ritenuto di rimanere anche per l’anno 2012 sulla stagione storica del secondo dopoguerra – affrontandone da vicino la vicenda economica e sociale che ha visto il nostro paese porre le premesse per una ricostruzione che ha contribuito enormemente all’instaurarsi di un progetto economico e civile europeo di cui De Gasperi è stato protagonista.
 
Sarà un appuntamento importante, anche alla luce della crisi economica e finanziaria del continente europeo, della scomparsa di uno spirito costituente sovranazionale, del ritorno dei nazionalismi, della difficoltà di tenere in mano democraticamente il destino delle comunità.
Sarà l’occasione per ragionare sul fatto che la politica degasperiana non può essere compresa se non la si osserva da vicino anche nella sua componente economica e finanziaria, per la quale, accanto allo statista trentino, dettero un contributo importante un vasto gruppo di uomini e di tecnici provenienti non soltanto dalle fila della Democrazia cristiana, tutti impegnati a gettare finalmente le basi per quella rinascita che l’Italia aspettava fin dalle sue origini come stato nazionale.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande