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Musica e canto nelle antiche Atene e Roma

Mercoledì 27 febbraio alle allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas di Trento

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Prosegue al S.A.S.S., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, sotto piazza Cesare Battisti, l’iniziativa «L'orizzonte sonoro del mondo antico», ciclo di tre incontri di archeologia musicale.
Dopo l’affollato primo appuntamento, mercoledì 27 febbraio alle ore 17.30, Raffaella Viccei, docente presso l’Università Cattolica di Milano, parlerà di «Odeia: spettacoli musicali e concorsi canori nelle antiche Atene e Roma».
 
Nel mondo greco e romano la musica non era accolta solo nei teatri. Sulle pendici dell’Acropoli di Atene Pericle, nel V secolo a.C., fece costruire l’odeion, un edificio destinato ad ospitare spettacoli musicali e in età imperiale, sempre ad Atene, nuove sonorità si diffusero negli odeia di Agrippa e del magnate Erode Attico.
Anche Roma, per volere di Domiziano, ebbe un monumentale auditorio per le manifestazioni musicali dei giochi Capitolini e molte città romane, come pure lussuose dimore private, si dotarono di odeia.
 
Nel corso dell’incontro verranno illustrati alcuni casi emblematici di «teatri coperti» e saranno avanzate alcune ipotesi sulle musiche che risuonavano al loro interno.
Una riflessione finale sarà dedicata ai modi di utilizzo e di fruizione odierni di queste antiche sale da concerto.
 
«L’orizzonte sonoro del mondo antico» è una sorta di viaggio alla scoperta delle radici della musica che si propone di illuminare aspetti inediti delle culture antiche e allo stesso tempo di comprendere meglio gli orizzonti artistici di oggi.
L’iniziativa, giunta alla settima edizione, è promossa da ArcheoTrento in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e il Conservatorio «F.A. Bonporti», con il patrocinio del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento. Coordinatore scientifico è Roberto Melini.
 
La rassegna si conclude il 13 marzo con «Alle radici del canto liturgico in Occidente: antiche testimonianze dalla terra trentina» a cura di Gianni Ciurletti, già Soprintendente per i Beni archeologici di Trento.

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