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A Rovereto la mostra dal titolo Romano Conversano «Dalle origini»

L'evento aprirà al pubblico sabato 6 aprile ed è stato organizzato per ricordare la figura e l'opera del pittore

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Presso la Sala «Iras Baldessari» di Rovereto aprirà al pubblico ed ai visitatori sabato 6 aprile prossimo, la mostra antologica dal titolo: Romano Conversano «Dalle origini».
L'evento, organizzato per ricordare, a tre anni dalla scomparsa, la figura e l'opera del pittore, è stato voluto da Silvia e Filippo, figli dell'artista, che, attraverso la costituzione dell'associazione «Romano Conversano Cultura Artistica», intendono dare inizio ad una serie di iniziative in omaggio del padre e della sua arte.

Romano Conversano nasce nel 1920 a Rovigno d'Istria da padre pugliese e madre istriana, figlia del pittore Giuseppe Bino.
Dopo aver compiuto gli studi artistici all'Accademia di Belle Arti a Venezia, trascorre il periodo bellico impegnato nella resistenza a Belluno.

Dal 1946 al 1954 vive a Rovereto: si impegna in campo artistico, organizza e partecipa a diverse mostre locali.
Nel 1950 espone con gli artisti trentini alla Mostra d'Arte del Sindacato regionale di Trento, tenuta all'Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e, l'anno seguente, alla 3° Mostra Regionale d'arte tenuta al Grand Hotel Trento.

In quegli anni è uno dei maggiori animatori dell'ambiente culturale della città di Rovereto ed è in contatto con artisti trentini quali Bruno Colorio, Remo Wolf, Guido Polo e altri.
In seguito si stabilisce a Milano alternando soggiorni in Spagna, Francia e nelle Fiandre che rappresentano per il pittore precisi «periodi», chiaramente individuabili osservando le sue opere.

Nel 1957 Romano Conversano acquista e restaura un piccolo castello a Peschici, nel Gargano dove, quando può, si reca per contemplare la natura e il mare.
A quella terra si riferiranno innumerevoli sue opere, nelle quali sono i colori del tutto personali, fatti di scaglie di verde ed azzurro, fuse e sovrapposte, a creare un tipico fenomeno di vibrazione e lievitazione per cui si «muovono» le acque, le scogliere, tremolano le bianche case nel sole meridiano.

Gli viene conferito nel 1974 l'Ambrogino d'oro dal Comune di Milano e dal 1980 diviene membro dell'Accademia degli Agiati di Rovereto.
La mostra di Rovereto presenterà una serie di opere inedite, custodite fino a poche settimane fa in quello che per Conversano, e per ogni pittore, rappresenta un luogo separato, a se, distaccato dal mondo, dove esiste solo arte e ricerca quotidiana della figura.

Luogo dove sono nate dalla mano dell'artista opere ad olio, acquarelli realizzati con rara sapienza e padronanza della tecnica, disegni con tratto deciso e forte.
Paesaggi di mare, trabucchi usati come gigantesche propaggini del corpo umano utili alla pesca, nature morte e figure femminili dai fascinosi sguardi di sensuale bellezza.

Saranno queste le opere che il pubblico potrà osservare in un cammino dell'immagine che vuole ripercorrere tutta la vita artistica di Romano Conversano.
La mostra sarà occasione per presentare al pubblico la neo costituita Associazione «Romano Conversano Cultura Artistica» ed iniziare nella raccolta di informazioni riguardo le opere di Conversano custodite presso collezionisti ed estimatori privati.

E' infatti volontà dell'Associazione giungere, tra qualche anno, alla definizione di un archivio il più completo possibile dell'operato pittorico del maestro.
Ma l'associazione si prefigge lo scopo di abbracciare altre, e diverse dalla pittura, forme espressive e artistiche: per questo in occasione dell'apertura della mostra sarà possibile ascoltare le musiche del gruppo «Ensemble A l'antica» che, con l'uso di strumenti d'epoca, proporrà ai presenti alcune sonate tratte da trascrizioni originali di musiche di Mozart nel concerto dal titolo Mozart «Accommodato».

La mostra sarà introdotta dalla presentazione del critico Maurizio Scudiero; vede il patrocinio e il contributo della Comunità della Vallagarina, della Cassa Rurale di Rovereto e del Comune di Rovereto.
Avrà durata da sabato 6 a giovedì 18 aprile con orario da martedì a venerdì ore 15.00-19.00; sabato e festivi ore 10.00-12.00 e 15.00-19.00 e sarà visitabile presso la Sala «Iras Baldessari» di via Portici 14 a Rovereto.

Inaugurazione sabato 6 aprile alle ore 17.00

Stefano Spagnolli

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