Christian Fogarolli in mostra a Torino – Di Massimo Parolini
Il giovane artista trentino con la Galleria Boccanera espone i suoi progetti di ricerca presso la Fiera internazionale di arte contemporanea del Lingotto

«Christian Fogarolli is pleased to invite you to Artissima», si legge nell’invito inviato dalla Galleria Boccanera di Trento (ora presso il complesso delle Albere).
Il giovane Christian Fogarolli sarà infatti presente con una delle pochissime (coraggiose) Gallerie d’arte contemporanea rimaste in Trentino alla Fiera internazionale di arte contemporanea del Lingotto di Torino (www.artissima.it, dall’8 al 10 novembre) con l’opera Raskolnikov parte del progetto di ricerca labeling nato ad inizio 2013 con l’obiettivo di indagare alcuni aspetti legati alla dimensione criminale dell’identità umana.
Fogarolli sonda questa possibile società attraverso la falsificazione dell’identità, la duplicazione del corpo, la regressione psichica, l’alterazione degli stati di coscienza, il sovvertimento delle leggi biologiche.
La questione del crimine è analizzata attraverso alcune opere nate dallo studio archivistico, dalla ricerca nei quotidiani di primo ’900 e dal recupero di scatti fotografici legati all’ambiente criminoso europeo.
Tra i luoghi di ricerca l’archivio Police and Justice di Sidney.
Ricordiamo che Artissima raccoglie 108 gallerie tra le più rappresentative della scena artistica mondiale, scelte dal Comitato di Selezione della fiera.
È quindi un privilegio, per questa giovane promessa trentina dell’arte contemporanea, esporre un estratto della propria ricerca artistica.
Il mese scorso Fogarolli era stato presente (sempre con Boccanera) presso la Fiera di arte contemporanea di Barcelona (http://swab.es/) con un’opera del progetto lost identities. Inoltre, sempre in ottobre, un suo lavoro è entrato nelle 40 opere finaliste (in mostra al Pan di Napoli) per la sezione INSTALLAZIONE, SCULTURA & PERFORMANCE (con l'installazione musical score dal progetto di ricerca labeling).
Alcune opere di lost identities sono state esposte anche a Kassel (leggi Documenta) ed al Mart (La magnifica ossessione), vicino ai quadri di Nitsch.
Fogarolli, dicevamo, è un artista giovane: classe 1983. Dopo la laurea triennale a Trento in Scienze dei beni culturali e un Master (presso l’Università di Verona) sullo studio, la diagnostica e il restauro su dipinti antichi, moderni e contemporanei, ha completato gli studi universitari con una laurea specialistica in Storia e conservazione del patrimonio storico-artistico (a Trento).
Del 2008 la prima esposizione, nel 2011 oltre dieci le collettive alle quali ha partecipato, culminate con la presenza alla Sala Nervi di Torino (Palazzo delle esposizioni) all’interno del Padiglione Italia curato per la Biennale da Sgarbi.
L’anno scorso ci eravamo occupati di lui in occasione della mostra collettiva «Novecento e oltre: l'arte italiana da Giorgio de Chirico al multimediale» nello storico Palazzo Pisani (Piazza Garibaldi) di Lonigo (VI).
I suoi quadri erano stati esposti a fianco di opere di Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Aligi Sassu, GiuIio Turcato, Antonio Corpora, Mario Schifano, Sandro Chia, Emilio Scanavino.
La ricerca alla quale stava lavorando Fogarolli (The Individual) non si era ancora concentrata sulla fotografia, ma comunque sempre sull'identità umana e la relativa complessità della stessa: Nomen Omen, Spiritual Anatomy, Post Hominum Memoriam, Noli me tangere, erano i titoli degli oli su tela portatori di una profonda decadenza del fattore uomo, di un’ossidazione dell’identità cartesiana cogitante divenuta problematica.
I personaggi ritratti ostentavano il loro prestigio sociale con vesti, colletti, bardature di pregio ma la loro fisionomia veniva incrostata, erasa, squagliata.
Nel caso delle ricerche lost identities (dal 2011) e labeling (dal 2013), al gesto pittorico si affianca, dicevamo, l’indagine fotografica (verso la fotografia di malati psichici nel primo caso e criminale, nel secondo) e la ricerca d’archivio in ex manicomi, nella convinzione espressa che tale materiale possa interessare maggiormente l’estetica rispetto alla psichiatria.
Rimane quindi in Fogarolli l’interesse primario per l’uomo, nella sua precarietà, vanitas, vacuità, doppiezza, regressione: il tutto condito da un senso diffuso di brutalità, per esserci lacanianamente visti, da piccoli, riflessi nello specchio della madre ed essere poi stati separati, da quell’immagine unitaria, nel nome della Legge/Padre e del Linguaggio simbolico.
Massimo Parolini
Artissima
International Fair of Contemporary Art
8 - 10 November 2013
Preview and Opening, 7 November
Oval Lingotto Fiere, Torino
www.artissima.it