È scomparso il professor Angelo Ciravolo

Il ritratto dell'Uomo di cultura nel ricordo di Claudio Tugnoli

Ciravolo è il secondo da sinistra nella fila in basso, capelli grigi, sorridente, cravatta e giacca scura.
 
Angelo Ciravolo, nato a Paternò, in provincia di Catania, il 22 maggio 1927 e residente a Castello Molina di Fiemme in Provincia di Trento, è deceduto all’improvviso il 22 ottobre 2015 nella sua casa di Paternò dove si trovava per una visita di alcuni giorni.
I funerali si sono svolti il 23 ottobre.
La salma è stata tumulata nella tomba di famiglia a Paternò.
 
Angelo Ciravolo era uomo dottissimo e metodico, indifferente alle mode, anima indipendente, mente lucidissima fino alla fine.
Aveva studiato presso l’Università Cattolica di Milano, città nella quale fu docente presso scuole private e tenne corsi di danza (era socio della Società Italiana dei Maestri di Danza, S.I.M.D., con sede a Milano).
Fino a pochi anni fa è stato Giudice Internazionale di gara, una carica che gli permetteva di viaggiare il mondo, come direbbe Montesquieu.
Nel 1978 ha iniziato la sua carriera di insegnante di Musica nelle scuole del Trentino, tra cui anche il Quinquennio Unitario Sperimentale di Cavalese, dove siamo stati colleghi.
 
Nella mia lunga carriera di insegnante non ho mai conosciuto qualcuno che lo eguagliasse per versatilità, erudizione, vastità e profondità di competenze nelle più diverse direzioni.
Era un uomo all’antica. Non amava il frastuono né l’esibizionismo di una società, come quella attuale, in cui il voyeurismo sembra diventato il sale della vita.
Non cedeva a nessun conformismo, dava sempre prova di indipendenza di giudizio e fermezza di carattere.
Aveva conosciuto il fascismo, che detestava al pari del comunismo, perché credeva fermamente nella libertà e nel diritto di difenderla da tutto e da tutti.
Ci siamo dedicati all’ebraico biblico e al siriaco nei primi anni ’80 e da allora abbiamo iniziato un lavoro di traduzione dei testi biblici sulla BHS che non si è più interrotto.
 
Claudio Tugnoli