A lezione da Depero entrando nella sua «opera totale»
Conoscere il mondo cromatico e favoloso dell’artista futurista roveretano

Dettagli di Sala Depero della Provincia autonoma di Trento - Foto © l’Adigetto.it.
A 60 anni dall’inaugurazione, la magnifica sala decorata dall’artista futurista Fortunato Depero, già sede del Parlamento dell’autonomia, ha aperto stamane i battenti a 72 ragazzi dell’Istituto d’arte roveretano intitolato all’artista (tre classi quarte-indirizzi Grafica, Design e Audiovisivo_Multimedia, e una classe quinta-indirizzo Grafica).
Il progetto, focalizzato sui temi storico artistici che interessano sala Depero e che prende avvio con l’iniziativa di oggi, nasce in partnership con il Mart e la Soprintendenza per i Beni culturali.
I ragazzi, accolti dal Presidente del Consiglio Bruno Dorigatti, che ha contestualizzato sala Depero all’interno delle vicende storiche del Trentino, hanno ascoltato le lezioni di Nicoletta Boschiero, conservatrice del Mart e responsabile della Casa d’arte futurista Depero e di Roberto Perini, funzionario restauratore della Soprintendenza per i beni culturali e curatore della conservazione e del restauro di quella che è stata definita oggi da più parti «un’opera totale».
Più che nelle singole parti, Nicoletta Boschiero ha considerato l’opera nel suo insieme, quasi avessimo la possibilità di «entrarci dentro».
E in effetti questa sala, di cui Depero ha curato i minimi dettagli, dagli elementi pittorici, agli arredi, dagli infissi ai soffitti, tutti finemente decorati dall’artista, offre un’occasione straordinaria per fare luce sull’arte e insieme sulla personalità poliedrica e favolosa dell’artista roveretano.
Roberto Perini ha posto l’accento sullo spirito innovatore di Depero, sulla sua capacità di sperimentare e di trasformare, anche con l’utilizzo di materiali inconsueti e seguendo logiche - si è scoperto nella fase di restauro - in taluni casi dettate dalla necessità del risparmio.
Personalità egocentrica, però nel contempo capace di confrontarsi e di evolversi dal contatto con gli altri, Depero può essere preso a modello dai giovani aspiranti artisti di oggi, per la sua voglia di fare, di creare e di lottare, superando le numerose avversità che dovette incontrare, per realizzare il proprio progetto artistico e di vita.
Questo progetto intanto ha già prodotto anche dei pregevoli risultati concreti: sono infatti stati realizzati dai ragazzi la cartolina promozionale di questa giornata e il logo destinato a connotare futuri materiali a carattere divulgativo diretti alla valorizzazione della figura e dell’opera di Depero per quanto attiene ai temi associati alla Sala.
Il logo scelto, di Aurora Fiordaligi, rinvia a un concetto di disponibilità e apertura, espresso sia dal volo della farfalla trentina, sia da due profili rivolti verso l’esterno.
La cartolina promozionale è stata realizzata da Alex Emanuelli e Arianna Chistè.
Il contesto del progetto
Il Mart, con l’Archivio del ‘900, di cui è responsabile Paola Pettenella, è impegnato in un progetto biennale (bandi Caritro), diretto proprio alla valorizzazione del Fondo Fortunato Depero, che il Museo conserva, e nel quale sono presenti anche numerosi materiali e documenti sulla realizzazione di questa singolare Sala.
La Soprintendenza, con i propri funzionari e restauratori, ha condotto a inizio anni 2000 i lavori per il restauro dell’apparato decorativo della Sala.
Dispone quindi delle competenze e conoscenze più qualificate per quanto riguarda modi e tecniche di realizzo e trattamento dei materiali utilizzati dall’artista e per una loro corretta contestualizzazione.
L’evoluzione del progetto
Ad oggi si prospetta una prosecuzione della collaborazione in atto con la futura realizzazione, sul piano della comunicazione, della messa a disposizione di pagine online nelle quali l’opera di Depero verrà proposta attraverso un inedito intreccio di dati (mappa geografica delle opere, percorsi cronologici e tematici ecc.).
La diffusione su larga scala delle conoscenze su questa Sala vuole rappresentare un rafforzamento dell’azione istituzionale del Consiglio provinciale a favore dell’accessibilità alla cultura.