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Dellai ad Asiago per il «Premio Mario Rigoni Stern»

Per «La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del Novecento» Consegnato il riconoscimento all'autore valdostano Alexis Bétemps

nche il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha voluto essere presente, ieri sera, ad Asiago, alla consegna del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi, assegnato quest'anno all'autore valdostano Alexis Bétemps, per la sua opera «La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del Novecento.»

Intitolato a uno dei più noti scrittori delle Alpi, che con le sue opere ha saputo portare il suo messaggio di pace e di amore per la montagna in tutto il mondo, il Premio rappresenta anche un'occasione importante per riflettere sui valori e sugli stili di vita che accomunano le popolazioni che abitano le «alte quote».

Questi valori sono stati sottolineati anche dal presidente Dellai, che ha parlato dei legami storici (e non solo) che intercorrono fra le genti di montagna trentine e venete.
«Sono contento di essere qui perché Mario Rigoni Stern era molto amico del Trentino, - ha detto Dellai, ricordando poi che - la montagna vive oggi un momento delicato, incalzata com'è da modelli, anche economici, che appartengono più alle grandi aree urbane e alle pianure, e che non tengono conto dei suoi equilibri delicati, così come peraltro dei suoi punti di forza.»

«Bisogna perciò valorizzare - ha concluso - quello che accomuna i territori di montagna, rimarcando la peculiarità, ambientali, culturali, economiche e sociali degli ambienti alpini.»

Scheda: il Premio Mario Rigoni Stern

La giuria, costituita da Innocenzo Cipolleta, Ilvo Diamanti, Mario Isnenghi, Jon Mathieu, Giovanni Kezich, Gianni Rigoni Stern, nella seduta del 1° giugno 2011 ha deciso di assegnare il premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi - sezione saggistica - ad Alexis Bétemps per la sua opera La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del Novecento con la seguente motivazione:

«La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del Novecento» di Alexis Bétemps, (Priuli & Verlucca, 2009) descrive la cultura valdostana dell'allevamento e della monticazione in modo serio, competente, fattuale, sobrio e, in misura rilevante, nelle parole degli stessi protagonisti, secondo una limpida metodologia di assoluto rigore etnografico.

«Pur nel nitore di una descrizione perfettamente focalizzata e anche efficacemente sintetica dell'universo dell'alpeggio, colto in tutti suoi aspetti - ivi inclusi quelli zootecnici, ecologici, tecno-caseari, socioeconomici e più schiettamente culturali - il libro non manca di trasmettere l'intima poesia di un mondo alpino laborioso, ordinato e prospero pur nell'intrinseca modestia del suo apparato materiale, secondo una tematica che si ricollega naturalmente all'ispirazione più genuina della poetica di Mario Rigoni Stern.

«La stessa Valle d'Aosta, che Mario frequentò quale Allievo Sottufficiale della Scuola Militare Alpina e che rimase sempre presente nei suoi orizzonti interiori, appare nel libro come una grande scuola di montagna e di vita, a contatto con le stagioni, con i ritmi biologici e gli eterni andirivieni della vita delle grandi mandrie, quale cellula ancora intatta della grande civiltà pastorale che sottende quella europea fin dai suoi albori.

«Presentato sia in lingua francese che in lingua italiana, questo libro di un autore valdostano, apostolo benemerito del plurilinguismo alpino, punta direttamente a quel contesto culturale popolare e multilingue, laborioso e umile quanto solidale ed autonomo, che, come abbiamo tutti appreso dall'indimenticata grande epopea di Tönle Bintarn, rappresenta la dote più importante dei popoli dell'arco alpino per un mondo di pace.»

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