Castel Belasi: presentato al pubblico il restauro
Domenica sera il maniero della Val di Non ha accolto la cerimonia conclusiva del Giro del Trentino femminile
Prime prove di apertura, per Castel
Belasi, rocca medievale da tempo interessata da un articolato
intervento di restauro coordinato dalla Provincia autonoma di
Trento ed eseguito dal Comune di Campodenno.
Domenica sera la manifestazione conclusiva del Giro del Trentino
Alto Adige internazionale per Donne Elite è stata ospitata proprio
nel maniero della Val di Non, dove al mattino le centoventi atlete
erano partite per la terza ed ultima tappa.
Alla cerimonia era presente l'assessore alla cultura, rapporti
europei e cooperazione della Provincia autonoma di Trento, Franco
Panizza, e i locali amministratori fra cui il sindaco, Daniele
Biada e l'assessore della Comunità di Valle, Lorenzo Ossanna, che
hanno presentato al folto pubblico lo stato dei lavori di
restauro.
«L'intervento su Castel Belasi - ha commentato ieri sera
l'assessore Franco Panizza - si inserisce nel progetto generale
dell'Assessorato alla Cultura provinciale di riaprire i castelli
trentini al pubblico. Un percorso che in Val di Non ha già visto
l'apertura di Castel Thun, posto proprio di fronte a questa rocca,
visitato da migliaia di persone. L'intenzione delle amministrazioni
provinciale e comunale - ha poi aggiunto l'assessore - è quella di
portare a termine i lavori di restauro di Castel Belasi, anche se
bisognerà riflettere attentamente su alcune delle potenzialità
espresse dal progetto. Esso prevede, infatti, la realizzazione di
una struttura ricettiva e di ristorazione che deve essere
sostenibile dal punto di vista economico.»
A Castel Belasi, nel frattempo, sono stati condotti lavori di
consolidamento del versante e di una parte degli edifici, oltre ad
alcuni interventi di somma urgenza.
Da poco è stato appaltato il terzo lotto, che prevede il recupero
della parte nobile del maniero, infine il quarto stralcio renderà
il castello funzionale alla visita.
Costruito a poca distanza dall'abitato di Campodenno, il castello
affonda le sue origini al XII secolo quando venne eretto a scopi
comunitari.
Nel corso della storia Castel Belasi è passato di mano a numerose
delle più importanti famiglie nobiliari della Val di Non: dai
Belasio agli Sporo e infine ai Khuen di Termeno, da cui il Comune
di Campodenno alcuni anni fa ha acquistato il maniero.
Abbandonato definitivamente nel corso del secondo dopoguerra la
rocca si è andata via via deteriorando nel corso del tempo.
A protezione del castello si erge una doppia cinta muraria, la
maggiore delle quali è stata progressivamente alzata a partire dal
Quattrocento, in concomitanza con la crescita d'importanza
dell'intero maniero.
Il palazzo centrale (XVI-XVII sec.) è collegato al poderoso mastio
sulla cui sommità, raggiungibile attraverso una scala a chiocciola
cinquecentesca, si aprono cinque grandi finestre, punto di
belvedere sull'intera bassa valle.
Durante la manifestazione di domenica sera, è stata aperta una
parte di Castel Belasi ad un folto pubblico.
Oltre alla presentazione del progetto, a cura dell'architetto
Bartolini, e agli interventi degli amministratori, anche
l'animazione del maniero con musiche rinascimentali e figuranti,
nonché il saluto alle atlete del giro femminile ciclistico del
Trentino, e a Rossella Calovi, che abita proprio in una frazione di
Campodenno ed è stata campionessa del mondo juniores a Mosca nel
2009.