Nuovo prestigioso incarico per Gabriella Belli
Gabriella Belli in autunno lascierà il Mart per assumere la direzione della Fondazione Musei Civici di Venezia
Come annunciato dalla Fondazione
Musei Civici di Venezia, Gabriella Belli accetta l'incarico di
Direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia che comprende 12
musei tra i più importanti della città. L'incarico sarà operativo a
partire dal tardo autunno 2011.
Gabriella Belli avrà il compito di individuare e proporre i
programmi della Fondazione, e ne curerà gli aspetti culturali,
scientifici e artistici.
Gabriella Belli lascia il Museo di arte Moderna e Contemporanea di
Trento e Rovereto, dopo un'esperienza di oltre 27 anni.
E' infatti nel 1981 che avvia il primo nucleo del Museo d'arte e
moderna e contemporanea del Trentino.
«Lascio un museo che funziona - dichiara Gabriella Belli, raggiunta
a Parigi dove è impegnata a seguire il disallestimento della mostra
di Gino Severini, che a settembre aprirà a Rovereto - e sono
orgogliosa di aver contribuito a tracciarne la strada.
«Il progetto del Mart continua, ed è anzi più vivace che mai. Il
museo è ben strutturato, ha raggiunto e in molti casi superato, i
traguardi che ci eravamo dati.
«In futuro potrà solo crescere, grazie alla creatività e alla
passione che sicuramente animeranno la nuova dirigenza.
Sento che a livello personale, si apre per me un'inedita fase
professionale.
«Venezia è uno tra i più importanti luoghi della museografia
italiana e sono onorata di accogliere l'eredità di un grande
Direttore come Giandomenico Romanelli.»
Gabriella Belli, nata a Trento nel 1952, aveva assunto la direzione
del Mart nel 1989, creato ex novo dalla Provincia Autonoma di
Trento dalla fusione di due enti museali preesistenti.
L'esperienza maturata in quel ruolo da Gabriella Belli si è
rivelata fondamentale nella costruzione della nuova sede del Mart,
a Rovereto, progettata dall'architetto ticinese Mario Botta e
inaugurata nel dicembre del 2002.
Responsabile dell'intero progetto museografico del Mart, Gabriella
Belli ha anche curato personalmente oltre 60 mostre d'arte moderna
e contemporanea, d'architettura e di design, ma soprattutto alcuni
grandi eventi espositivi come, solo per citarne alcuni, «Le Stanze
dell' Arte» (2002), «Montagna. Arte scienza mito» (2003), «La Danza
delle Avanguardie» (2005), «Mitomacchina» (2006), «La parola
nell'arte» (2007), «Arte Italiana del '900.
Da Boccioni a Fontana», (2005, The State Ermitage di San
Pietroburgo), «Italia Nova» (2006 Parigi, Grand Palais),
«Futurismo. Una rivoluzione radicale» (2008, The Puskin Museum,
Mosca) e «Gino Severini (1883 - 1966), futuriste et néoclassique»
(2011, Musée de l'Orangerie).