Presentati i volumi 2009 e 2010 dell’annuario della Cultura
La nuova iniziativa è stata illustrata dall'assessore Franco Panizza e dalla dirigente generale Laura Boschini
E' stato presentato stamane nella
sede del Dipartimento Beni e Attività culturali, in via San Marco a
Trento, l'annuario della Cultura della Provincia autonoma.
I due volumi, quello relativo al 2009 e quello attinente il 2010,
sono una novità in questo ambito e intendono «restituire maggior
trasparenza possibile all'attività svolta in ambito culturale e, al
contempo, lasciare memoria di taluni eventi emblematici, più
interessanti, che hanno registrato un maggior gradimento del
pubblico, un maggiore impegno per la loro realizzazione, o sono
magari frutto della collaborazione tra diversi soggetti».
L'assessore Franco Panizza intervenendo all'incontro di stamane ha
sottolineato che seguiranno, a partire dall'autunno, altre
iniziative di identico segno, ovvero nella direzione della
trasparenza.
L'Osservatorio sulla Cultura sarà una delle realtà che diverrà
operativa nei mesi prossimi.
Alla presentazione hanno partecipato quasi tutti i vertici delle
strutture culturali trentine interne alla Provincia o facenti parte
degli Enti funzionali.
Ha posto l'accento sull'importanza della trasparenza in ambito di
amministrazione pubblica la dirigente Laura Boschini nel prendere
la parola alla presentazione dell'Annuario della Cultura che si
presenta in due volumi riferiti agli ultimi due anni (2009 e
2010).
L'iniziativa è al suo debutto: è infatti la prima volta che
l'Amministrazione presenta l'Annuario in ambito culturale.
«Una fotografia chiara ed esaustiva su quale sia lo stato della
Cultura in Trentino. E' importante che la cultura venga percepita
come un patrimonio prezioso e che detto patrimonio faccia parte
dell'identità trentina», ha detto l'assessore Franco Panizza
intervenendo all'incontro.
Diversi i soggetti che hanno proficuamente collaborato alla
realizzazione dell'Annuario nel rispetto di una scelta «low cost»
che, sin dall'inizio, il Dipartimento si era prefissato: le
Strutture «interne» al Dipartimento (Soprintendenze per i Beni
architettonici, storico-artistici, librari, archivistici e
archeologici, Servizio attività culturali) e quelle «autonome»
facenti capo al Dipartimento (Museo Castello del Buonconsiglio -
Monumenti e collezioni provinciali, Museo degli usi e costumi della
gente trentina, Museo d'Arte moderna e contemporanea di Trento e
Rovereto - Mart, Museo tridentino di scienze naturali, Fondazione
museo storico del Trentino, Centro servizi culturali Santa Chiara),
nonché svariati altri soggetti esterni all'amministrazione,
coinvolti nel fornire dati o materiale fotografico.
Gli annuari sono a disposizione, da oggi, su www.provincia.tn.it. La dirigente
Boschini ha ringraziato l'Ufficio stampa per la collaborazione
prestata nel rendere sfogliabile on line l'Annuario.
Il costo per la realizzazione dei due volumi è decisamente
contenuto in quanto ci si è avvalsi della collaborazione del Centro
Duplicazione della Provincia autonoma.
Tre sono i filoni narrativi che l'Annuario propone e la loro chiara
individuabilità all'interno del documento agevola l'approccio del
lettore, rendendolo in grado di indirizzarsi facilmente verso il
settore o la prospettiva più attinente al suo interesse.
Il primo dei filoni che percorre ciascun volume ed unificherà
l'intera serie, è rappresentato dall'efficace ed elegante
narrazione per immagini che, sin dalla pagina di copertina, attira
lo sguardo e stimola la curiosità.
Attraverso un intuitivo richiamo ai colori «istituzionali»
dell'aquila di San Venceslao, un sottile gioco di rimandi si
sussegue tra le pagine evocando suggestioni ed accostamenti e
garantendo al contempo quella qualità di immagini e di contenuti
che renda l'Annuario un prodotto di livello anche per il suo
sfoglio e la sua consultazione on-line.
La seconda prospettiva di narrazione, che è la più ampia e
strettamente collegata alla prima, si compone dell'apparato
fotografico, accuratamente selezionato per offrire al lettore una
panoramica della molteplicità dei compiti che rientrano nelle
competenze dei diversi soggetti; a ciò si accompagnano delle
descrizioni che entrano nel dettaglio delle tematiche
esemplificate.
In questo senso, l'Annuario si pone come un testo di
approfondimento che mette in luce diverse sfaccettature, anche meno
note, dell'offerta culturale del territorio e fornisce allo
studioso delle coordinate sulle quali fondare ulteriori
ricerche.
Il terzo, e non meno importante filone, riguarda l'aspetto di
natura economico-contabile che, per ciascuno dei dieci soggetti
facenti capo al Dipartimento, restituisce in forma analitica
l'elenco delle attività svolte in corso d'anno, raggruppate per
tipologie omogenee, e le risorse finanziarie allo scopo
impiegate.
In Appendice, poi, attraverso una serie di sintetici prospetti,
l'Annuario intende fornire quei dati che non solo permettano di
conoscere l'entità delle risorse finanziarie di cui dispone il
comparto cultura dell'Amministrazione provinciale nel suo
complesso, ma ne consentano una lettura comparativa tra le singole
strutture che lo compongono, al fine di mettere in luce tendenze,
progressioni, ambiti di intervento da potenziare.
L'analisi viene effettuata partendo da una prospettiva generale di
confronto tra le risorse del bilancio provinciale e quelle
assegnate al comparto cultura e, arricchendosi di una serie di
successive comparazioni, si conclude con uno sguardo alla
distribuzione dei pagamenti all'interno del territorio
provinciale.
Questa scelta consente anche delle successive indagini sulle
ricadute economiche che da tali interventi potranno derivare sia in
ambito locale, che in una proiezione più ampia.
Completano l'Annuario altre informazioni utili a conoscere
l'organizzazione del comparto cultura dell'amministrazione
provinciale, la sua strutturazione interna, le sedi in cui opera
nonché la normativa principale su cui la sua attività si fonda.