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Ferragosto tra amici di Cortina: Virginia Agnelli e Ripa di Meana

A «Una Montagna di Libri» la storia affascinante e precorritrice di una donna scandalosa, la mamma di Gianni Agnelli

Cortina d'Ampezzo. La storia affascinante e precorritrice di Virginia Agnelli, donna scandalosa, un'aristocratica sposata con la più importante famiglia italiana.
La storia, soprattutto, della madre dell'Avvocato, Gianni Agnelli, sarà la protagonista assoluta del Ferragosto di Cortina d'Ampezzo.

Marina Ripa di Meana, che le ha dedicato il suo ultimo best-seller, Virginia Agnelli madre e farfalla (Minerva Edizioni), sarà ospite lunedì 15 agosto 2011 di Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l'Autore di Cortina d'Ampezzo.
In una conversazione con Carlo Ripa di Meana, come sempre alla Sala Cultura del Palazzo delle Poste.

L'incontro cortinese sarà l'occasione per presentare in anteprima la nuova edizione aggiornata del volume, scritto a quattro mani con Gabriella Mecucci, che ha rappresentato un vero e proprio caso culturale in questi ultimi mesi, vendendo migliaia di copie e sollevando un dibattito sul ruolo storico di casa Agnelli.
Un'occasione, inoltre, per passare il Ferragosto in compagnia di una coppia di ospiti affezionati di Cortina, e della loro innegabile oratoria.

Il Libro
Bellissima, trasgressiva, intelligente, coraggiosa, figlia di un principe della nobiltà nera e dell'americana Princess Jane: Virginia Bourbon Del Monte Agnelli, madre di Gianni, Susanna e di altri 5 figli, ha avuto una vita drammatica e scandalosa.
La sua biografia è stata tenacemente occultata dalla famiglia che ha cancellato la sua straordinaria personalità.

Virginia perse il marito Edoardo a 35 anni. Pochi mesi dopo s'innamorò di Curzio Malaparte.
Il suocero, il senatore Giovanni Agnelli, non glielo perdonò e fece togliere a Virginia la patria potestà.
L'ordinanza la bollava come pubblica peccatrice e consentiva una sorta di sequestro dei 7 figli, che le vennero strappati dalla polizia.

Virginia, grande madre, affettuosa e divertente, combatté come una leonessa e alla fine, anche grazie all'aiuto di Mussolini, riuscì a riprendersi i sette ragazzi.
Un libro che non racconta le vicende della Fiat, né gli scontri per ragioni di eredità, ma che vuole restituire alla storia la figura di una donna affascinante.
Decisiva nella costruzione, insomma, dell'Agnelli style. Tanto è vero che l'avvocato teneva in camera da letto una sola fotografia: la sua.

Appuntamento quindi lunedì alle ore 18.00, come sempre nel calore della Sala Cultura del Palazzo delle Poste di Cortina d'Ampezzo.
A un passo da Corso Italia. Ingresso libero.

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