Trentino X-Factor: spazzata la regola di non criticare il pubblico
Forse accade quando i biglietti sono gratuiti e quando c'è l'intervento della Film Commission
Siamo andati ad assistere all'ultima delle selezioni trentine di X
Factor, se non altro per rendere omaggio ai telespettatori che
amano seguire lo show in TV e all'opportunità che viene data ai
concittadini di presenziare alle selezioni di base.
Il S. Chiara oggi era pieno, ma ci è stato detto che il
primo giorno era vuoto, al punto che gli organizzatori avrebbero
dovuto portare delle comparse da Milano per riempire la
sala.
Lo Show è cominciato in ritardo perché i capelli di Morgan
facevano i capricci. Qualunque fosse la causa, per guadagnare
tempo, il presentatore ha guardato l'ora (le 3 del pomeriggio) e si
è rivolto al pubblico uscendo con una battuta che la collega Chiara
Limelli, nel suo pezzo istituzionale, non ha esplicitato del tutto
per motivi di buona educazione.
«Ammazza, se ce n'è di gente che non fa un cazzo!»
Una prima antichissima regola dello spettacolo è quella di non
criticare mai il pubblico, neppure per scherzo. Probabilmente le
regole sono cambiate da quando i biglietti sono gratuiti o quando
c'è di mezzo la Film Commission.
Ma se è vero che il primo giorno si è dovuto forzare la mano alla
spontaneità del pubblico, forse poteva essere trovata qualche gag
migliore.
Per contro c'è da dire che lo spettacolo, nonostante tutto, è
piacevole da vedere anche in assenza di talenti e di battute
simpatiche.
Pare che i bravi vengano mescolati con sapientemente casualità con
i meno bravi, e anche questo fa parte della professionalità della
produzione.
Così come ci pare giusto che i più bravi si portino con sé i propri
sostenitori, come è avvenuto oggi.
Meno comprensibile la necesità di suv e mercedes blu con vetri fumé
per ognuno dei big dello spettacolo che hanno preso parte allo
spettacolo.
Ma anche questo deve far parte dei meccanismi degli show
televisivi.