Progetto di Valorizzazione della Casa degli Affreschi di Ossana
Con il suo straordinario ciclo pittorico del XV secolo rappresenta un’importante testimonianza nel panorama storico artistico della Valle di Sole e del Trentino

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È con il posizionamento di una gigantografia su una delle facciate del bene che il Comune di Ossana, in Val di Sole, comunica l’avvio del progetto di valorizzazione multimediale della Casa degli Affreschi che sorge nel centro del paese.
L’iniziativa è resa possibile grazie al contributo di 10.300 euro messo a disposizione da FAI – Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo nell’ambito dell’ottava edizione de «I Luoghi del Cuore», il censimento nazionale dei luoghi da non dimenticare in cui il bene ha ricevuto 3.167 voti e si è posizionato al primo posto della classifica del Trentino Alto Adige.
Con il suo straordinario ciclo pittorico risalente al XV secolo e le sue peculiarità architettoniche e costruttive, la Casa degli Affreschi rappresenta un’importante testimonianza nel panorama storico artistico della Valle di Sole e del Trentino.
Celati per secoli dietro gli strati d’intonaco e i rivestimenti lignei delle stanze, le decorazioni murali della casa sono state riscoperte e rimesse in luce solo nell’estate del 2000 rivelando raffigurazioni a soggetto religioso e profano: figure allegoriche delle Virtù, cardinali e teologali, teorie di Santi e scene di caccia e di vita cortese decorano le pareti dei locali del primo piano dell’edificio.
La struttura conserva quindi un impianto medievale: l’androne a piano terra in pietra, con arcate e pilastri in parte tamponati, volte e una grande colonna lignea in stile gotico al primo piano, una copertura a botte al secondo.
Luogo misterioso e fino a qualche tempo fa sconosciuto per la maggior parte della popolazione della valle, la Casa degli Affreschi, di proprietà comunale, rimane però inaccessibile causa il precario stato di conservazione che ne preclude la visita.
Da qui, la volontà dell’Assessorato alla Cultura di Ossana di candidare nel 2016 il bene alla campagna nazionale del FAI per promuovere, da un lato, la conoscenza del bene e divulgarne il valore storico artistico e, dall’altro, stimolare l’interesse della politica provinciale ad avviare al più presto l’intervento di restauro necessario alla messa in sicurezza e alla salvaguardia dell’immobile.
In quell’occasione, l’amministrazione comunale di Ossana, con il sostegno del Gruppo FAI della Val di Sole e della Delegazione FAI di Trento, ha saputo appassionare e coinvolgere centinaia di cittadini della valle e di turisti riuscendo a far diventare la Casa degli Affreschi il sito il più amato della Regione Trentino Alto Adige.
Un amore che, fin da subito, è stato manifestato dal Comune che ha acquistato il bene all’indomani della sua scoperta.
«L’amministrazione comunale di allora, e di cui facevo parte, ha compreso immediatamente il significato di questa casa e ha investito risorse per l’acquisto – evidenzia infatti il primo cittadino di Ossana Luciano Dell’Eva –. Si tratta di uno dei beni culturali, assieme al castello e alla Via Crucis di Colle Tomino, a cui teniamo di più. Il prossimo obiettivo deve essere il recupero del bene per renderlo fruibile e visitabile a tutti i residenti della valle e ai nostri ospiti.»
«Il censimento del FAI ci ha permesso di accendere un riflettore su questo bene che ha un grandissimo valore storico artistico per Ossana e per l’intera Val di Sole – commenta quindi l’assessore alla Cultura del Comune di Ossana Laura Marinelli -. È stato molto bello vedere quanta gente del paese, quanti cittadini della valle e quanti turisti si siano presi a cuore il destino della casa accogliendo l’invito a sottoscrivere la campagna de “I Luoghi del Cuore”. L’amministrazione da sola non riesce a sostenere un intervento di restauro che risulta molto impegnativo. In attesa che la Provincia di Trento si attivi per promuovere il recupero di questo bene architettonico, abbiamo pensato di renderlo fruibile in un modo innovativo.»
L’impegno dell’amministrazione comunale verso il bene, infatti, continua con la realizzazione di un progetto di valorizzazione multimediale dal titolo «Il mistero svelato. Alla scoperta della Casa degli Affreschi» che consentirà di visitare, anche se virtualmente, gli splendidi affreschi custoditi nella casa.
Resa possibile grazie al contributo «I Luoghi del Cuore», il supporto della Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia Autonoma di Trento e il contributo economico dell’Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi, del BIM dell’Adige e di Funivie Folgarida Marilleva spa, l’iniziativa consentirà al visitatore di vivere un’esperienza attiva ed emotiva grazie alla possibilità di effettuare una visita guidata interattiva alla Casa degli Affreschi, le cui pitture saranno riprodotte digitalmente.
L’installazione, studiata e realizzata dall’agenzia di comunicazione Nitida Immagine srl di Cles, sarà collocata entro la prossima estate in una delle sale del vicino Castello di San Michele e promuoverà l’intero contesto storico e artistico della zona dando vita a sinergie e a un dialogo continuo tra i differenti siti di interesse: il maniero stesso, ma anche le chiese di San Vigilio e di Santa Maria Maddalena, Colle Tomino, il Monumento alla Pace e Valpiana con l’area Natura 2000.
Le immagini della Casa degli Affreschi, proiettate su più pareti opportunamente allestite, restituiranno così una visualizzazione a grande scala e di forte impatto al visitatore, che potrà scegliere direttamente quali temi sviluppare e approfondire.
«L’impegno della valle che ha votato la Casa degli Affreschi come “Luogo del Cuore” del FAI è un segnale forte di appartenenza e di responsabilità verso il proprio patrimonio culturale – evidenzia la Presidente Regionale FAI Trentino Giovanna degli Avancini -. La casa rimane misteriosa perché non è possibile entrarci, ma attraverso il progetto promosso dall’amministrazione comunale si riesce a rendere palese l’importantissimo patrimonio che si trova nell’edificio, al cui interno è conservato uno dei rari esempi di affreschi medievali a tema profano che si sono salvati in regione e che testimonia come la Val di Sole, dal punto di vista culturale, non fosse una zona periferica. Oggi il restauro del bene non è stato ancora avviato, ma questo progetto multimediale rappresenta già un lavoro di recupero e di documentazione. Da tanto tempo la valle cercava di valorizzarlo e aveva chiesto aiuto anche al FAI. Ora con I Luoghi del Cuore la Fondazione ha iniziato a prendersi a cuore il destino di questa casa.»
Infine, sono previste ulteriori azioni di valorizzazione del bene attraverso la promozione dell’installazione con visite guidate curate dall’associazione San Vigilio di Ossana, la realizzazione di un progetto educativo rivolto ad alcune classi della scuola primaria di Ossana, e l’organizzazione di un incontro culturale di approfondimento sulla casa da parte del Centro Studi per la Val di Sole.