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Progetto Antermoia, «2.496 Sfumature di colore»

La prova orale dell'esame di maturità degli studenti del Liceo delle Arti A. Vittoria

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Sarà materia dell’esame di maturità nella prova orale il progetto triennale di decorazione della scalinata del rifugio Antermoia, realizzato dagli studenti del Liceo delle Arti Vittoria in collaborazione con la Commissione Scuola e Formazione della SAT e IPRASE.
Lo ha annunciato con una punta di orgoglio stamane il dirigente scolastico professor Pennazzano nel corso della presentazione del progetto nell’aula magna del Vittoria.
Gli esami di maturità prevedono infatti dieci minuti di discussione sui progetti di alternanza scuola /lavoro e i 9 studenti guidati dal professor Rolando De Filippis hanno scelto proprio il progetto realizzato al rifugio Antermoia come oggetto della loro relazione.
Le decorazioni esposte in aula magna non hanno mancato di emozionare il pubblico di genitori, insegnanti e dirigenti provinciali presenti all’incontro di chiusura del progetto per il forte richiamo all’ambiente alpino, nella flora, nella fauna, nella riproduzione paesaggistica del laghetto poco sopra il rifugio e perfino della ninfa Antermoia dalla quale prende il nome il lago.
 

 
«Niente confronto a quello che potrete ammirare in loco – ha annunciato il professor De Filippis – i due piani di scale immergono l’escursionista che si ferma a pernottare in rifugio in un mondo di ninfe, di chiaro scuri, tra pareti rocciose, camosci, mufloni e galli cedroni.
«Non è stato facile – prosegue il professore – le parteti dell’edificio non sono certo i fogli di carte che si usano in aula e nemmeno i pennelli, cambia totalmente la prospettiva e quando abbiamo iniziato nel 2016, partendo da uno studio preliminare molto approfondito, confesso di aver avuto non poche preoccupazioni.
«Poi i ragazzi hanno avuto fiducia in me ed io in loro e si è creato un gruppo concentrato ed affiatato.»
Grande soddisfazione anche in SAT nelle parole della presidente della Commissione Scuola e Formazione Elia Perini, la quale dopo una breve illustrazione della storia del rifugio ha sottolineato così.
«È stato uno dei progetti di scuola/lavoro più entusiasmanti per la Commissione, per la cifra creativa espressa dai ragazzi che resterà impressa in qual luogo a testimonianza del loro impegno e dell’impegno di SAT nell’avvicinare i giovani alla montagna.»
 

 
I magnifici nove futuri decoratori di interni, Beatrice Cappi, Gaspare Gianluca Grimaldi, Adele Groaz, Nina Groff, Stefania Groff, Aurora Hechenblatkner, Sivia Inama Beatrice Oss, Natasha Pedergnana hanno poi raccontato le loro esperienze.
Qualcuno (pochi) andava in montagna fin da piccolo con i genitori, per altri è stata una scoperta inizialmente dura (dal fondo valle sono tre ore di cammino abbastanza duro per arrivare al rifugio) e con il passare del tempo sempre più entusiasmante.
Non appena il tempo lo permetterà il gestore del rifugio Martin Riz, organizzerà una inaugurazione ufficiale all’Antermoia, dove verrà anche posizionata una targa in legno di pero, con la descrizione del progetto e gli autori degli affreschi.
«Per ora il rifugio ha detto – Riz è ancora immerso nella neve – meglio aspettare che arrivi un po’ di caldo a rendere i sentieri accessibili.»

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